Contronatura 2006 – la palpebra rovesciata Stagione teatrale a cura di Cantharide (marzo-maggio 2006, Spazio Binario – Zola predosa, Bo)

Claudio Morganti

Sabato 4 marzo 2006 (ore 16.00) presso il Palazzo Comunale di Zola Predosa (p.zza di Vittorio) grande festa di inaugurazione per Spazio Binario, il nuovo Auditorium della città, che da marzo a maggio accoglie Contronatura 2006: La palpebra rovesciata, stagione teatrale a cura dell’Associazione Cantharide, in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura del Comune di Zola Predosa e della Provincia di Bologna, inserita nel progetto Invito in Provincia .

L’inaugurazione, che prevede momenti di musica, teatro e danza con saggi dei laboratori ragazzi, si sviluppa su tutto il pomeriggio (fino alle 20), alternandosi agli interventi delle Istituzioni e rendendo il nuovo spazio luogo “aperto” e di festa.

Come scrive Cantharide: “dare ad uno spazio teatrale il nome Binario ha volutamente un significato ironico: il binario, in prima lettura, è quello della Suburbana che nel teatro praticamente passa, e collega lo spazio con la città di Bologna e con il territorio in direzione di Bazzano. Il teatro oggi deve avere caratteristiche di reciprocità, di necessità, di crescita e di incontro, caratteristiche che sono insite in un percorso, in un viaggio su appunto un lungo binario, che ci porti verso un futuro più condiviso e consapevole.”

 La rassegna Contronatura 2006: La palpebra rovesciata, ruota intorno ai temi del potere, nelle loro molteplici sfaccettature e alla forza inspiegabile e indomabile dell’amore.

“ In teatro – scrive Cantharide – non è tanto la rappresentazione realistica degli eventi ad interessarci, quanto la passione che li invade caricandoli di significati e immagini traducibili in pura emozione….. Gli spettacoli scelti sono accomunati dal medesimo intento: offrire generosamente al pubblico una visione della realtà, sondando e approfondendo, come nei sogni, le tante possibilità espressive e significative che questa realtà suggerisce. Gli spettacoli che da sempre amiamo e ospitiamo creano passione e molteplicità nel confronto fiducioso e sincero con il pubblico.”

 Sabato 11 marzo (ore 21) la stagione si apre con due importanti autori del teatro di ricerca italiano: Claudio Remondi e Riccardo Caporossi che insieme a Davide Savignano presentano Me &Me.

Sulla scena si muove una individualità sdoppiata in due persone, opposte e complementari, due signori che si trovano costretti a compiere un’azione che li porta a confrontarsi e che accende non pochi diverbi. Il contrasto nasce dalle differenze, rese esplicite da alcuni particolari fisici: uno parla facilmente e l’altro è taciturno, uno è vestito in nero e l’altro in bianco.

 Sabato 18 marzo (ore 21), Vittime di incerte passioni – Libero adattamento da La Sonata a Kreutzer di L. Tolstoj di e con Loriano Della Rocca.

Un reo confesso di un delitto passionale, assolto dalla legge degli uomini ma non da quella di Dio, prende coscienza del suo delitto e ammette la sua colpa.

“In questo adattamento scenico – dice il regista – il primo obiettivo è stato di non tradire lo spirito e i motivi della vicenda originale; ho però scelto di allontanarmi dai riferimenti all’epoca in cui è ambientato il dramma, pensandolo in una forma più vicina a noi e facendo prendere al pubblico, ora, il posto di quel primo testimone. L’uxoricida, assolto dai giudici per avere ucciso a difesa del suo onore, causa del tradimento della moglie, resta anonimo ci resta nell’identità. Credo per una precisa intenzione dell’autore di rendere questa storia emblematica per una vasta schiera di umani”.

 Sabato 1 aprile (ore 21), il palcoscenico di Spazio Binario accoglie il nuovo lavoro, prodotto dall’Associazione Cantharide, un concerto –spettacolo dal titolo Nostalgia dell’invisibile.

“Quest’anno la musica – scrive l’Ass. Cantharide – è il punto di partenza e nello specifico la musica barocca, suggestionata da certe figure femminili fatate, appassionatamente travianti, provenienti dai miti dell’antica Grecia e dalla letteratura medievale. Quella musica e quei personaggi sono poi apparsi ai nostri occhi estremamente attuali, rivelatori. Da qui il nostro lavoro: un concerto in cui lasciar affiorare la presenza invisibile del teatro.”

 Sabato 8 aprile (ore 21) si prosegue con Furor di popolo, il nuovo spettacolo di Claudio Morganti, uno dei teatranti tra i più geniali della scena contemporanea. Morganti, attore-autore di grande intensità e rigore stilistico, nel suo ultimo lavoro fa confluire i grandi del teatro: dal drammaturgo svedese Strindberg, all’autore nipponico Yukio Mishima, passando per Shakespeare, sempre con lucido sguardo sulla contemporaneità.

Venerdì 14 aprile (ore 21) un salto nella cultura Yddish con l’eclettico Moni Ovadia che presenta La bottiglia vuota, importante spettacolo del suo vasto repertorio.

La bottiglia vuota è un monologo divertente e ironico che fa comprendere lo spirito più acuto dell’umorismo ebraico. Attraverso aneddoti, racconti e canzoni tratte dal patrimonio culturale dell’ebraismo orientale, Moni Ovadia traccia la storia e le caratteristiche dei “khassidim” (ebrei ortodossi di ispirazione mistica). Sul palco, insieme a Ovadia che accompagna la sua narrazione con la chitarra, alcuni musicisti gitani, tra cui il fisarmonicista Albert Mihai e il clarinettista Mitika Ion Bosnea, autentici interpreti di musiche della loro cultura, che eseguono i brani della tradizione Rom. In un originale spettacolo/concerto la grande capacità affabulatoria di Moni Ovadia per narrare con levità le piccole e grandi vicende di un popolo all’insegna della tolleranza e dell’integrazione. “Uno spettacolo come viaggio tra incontri e scoperte, a volte inattesi, un ampio divagare colto e leggero, alternando raffinate interpretazioni di testi della tradizione a brani musicali.

 La stagione di conclude in esterno lunedì 1 maggio (ore 18  – luogo da definire ) con Pàssanta della compagnia Nuova Complesso Camerata.

Lo spettacolo, tratto dal romanzo Po Canto Biddanoa di Benvenuto Lobina, è un affresco storico che dalla fine della prima guerra mondiale sino al tracollo del regime fascista racconta le vicende tragiche delle genti di un paesino sperduto nella provincia cagliaritana.

Tredici attori in scena, dall’inizio alla fine, col pubblico attorno, a raccontare tutta la storia, con momenti coreografici, con alcune musiche mirate, ma soprattutto con la volontà di giungere ad un effetto epico, di romanzo storico, che il gruppo insegue da tempo.

INFO: tel 334 3660798

e-mail: cantharide@libero.it

www.cantharide.it

Biglietto Intero: euro 10,00

ridotto euro 7,00

sconto di 1 euro per Ring Card,

a teatro con i tuoi: i minorenni accompagnati a teatro dai genitori hanno l’ingresso gratuito.

Prevendita: Ufficio IAT di Zola Predosa presso Villa Edvige Garagnani, via Masini 11 tel 051 752472

Vendita biglietti un’ora prima di ogni spettacolo presso lo Spazio Binario.

Per raggiungere Zola Predosa: corriera 671 dall’autostazione di Bologna, autobus 94 e suburbana Bologna-Vignola in partenza dal binario 7 piazzale ovest della stazione centrale di Bologna.

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