Calendario Eventi

NEI PROSSIMI MESI PEPITA PROMOTERS SARA’  L’UFFICIO STAMPA ANCHE DI:

mar 2 sab 2013
Occidente solitario con Claudio Santamaria @ Teatro Comunale
21:00 – 23:00
Occidente solitario con Claudio Santamaria @ Teatro Comunale | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Nell’ambito della stagione TTTXTE Occidente solitario di Martin McDonagh con Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Azzurra Antonacci, Massimo De Santis, con la regia di Juan Diego Porta Lopez.

In un mondo immerso nella crudeltà, nell’aggressività e nella disperazione… portando all’estremo i rapporti tra i personaggi, si arriva ad un livello di assurdità pura e semplice, su questo livello il dramma diventa una commedia nera, dove il delirio e la stravaganza sono tessuti delicatamente attraverso un umorismo eccentrico, cinico ed ironico.

La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’Irlanda, un luogo universale dove i personaggi ed i fatti raccontati sono rappresentativi di una società di disadattati in una condizione di solitudine ed indifferenza. Due fratelli in eterno conflitto, la recente morte del padre, l’impossibilità di vivere senza dispute e aggressioni, un’atmosfera quotidiana fatta di litigi e piccole vendette.

La giusta chiave di lettura di questo testo ce l’ha indicata Samuel Beckett quando ha affermato: “Non c’è niente di più comico dell’infelicità”.

mar 8 ven 2013
Teo Teocoli Show @ Cinema Teatro Fanin
21:00 – 23:00
Teo Teocoli Show @  Cinema Teatro Fanin | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Nell’ambito della stagione TTTXTE Teo Teocoli Show. Un evento unico, irripetibile, con un Teo mai visto, da quando ha deciso di frequentare poco la TV e di dedicare al cinema italiano solo alcuni apprezzati camei (come nel recente “Bar Sport”, tratto dal libro di Stefano Benni). La vita d’artista raccontata attraverso gli occhi incantati, l’improvvisazione sublime e la gestualità unica di un grande “showman”, questi sono gli elementi del “Teo Teocoli Show”. In più di due ore di divertimento, i monologhi raccontano un passato che appartiene a tutti, con la riproposizione di immagini ed aneddoti della nostra “memoria collettiva”; gli appunti comici e l’effervescenza dei personaggi creati da Teo, e presentati in veri e propri pamphlet teatrali, restituiscono ogni sera al pubblico un fuoriclasse della comicità. Giocato su più registri, il “Teo Teocoli Show” è la sintesi tra cabaret e varietà, con un repertorio irripetibile di gag, canzoni e storie con perifrasi esilaranti, che rendono lo spettacolo una serata da ricordare. Sul palco con Teo anche la musica dal vivo de La Doctor Beat Band.

mar 16 sab 2013
@ Museo della civiltà contadina – Istituzione Villa Smeraldi
15:30 – 20:00

museo civ contadina 3

Il Museo della civiltà contadina – Istituzione Villa Smeraldi inaugura una nuova sezione espositiva dal titolo Artigiani di campagna. Nella sezione che completa il percorso della esposizione permanente Contadini della pianura bolognese (1750-1950), sono illustrati con una ricca selezione di testimonianze materiali, fotografie e disegni, i numerosi mestieri artigiani che animavano la vita della campagna, dal fabbro al maniscalco, dal mugnaio al cestaio, al fabbricante di scope.

Domenica 17 marzo (ore 16.00) la nuova sezione espositiva sarà presentata in maniera ludica anche ai bambini con Caccia al mestiere, un gioco a squadre ambientato all’interno di Artigiani di campagna, che condurrà bambini ed adulti ad esplorare e conoscere le antiche botteghe artigiane.

Tornando al pomeriggio di sabato 16 marzo, alle 16.30 viene presentata anche l’autobiografia di Giorgio Giovagnoni, Da contadino a imprenditore. Memorie di una vita, a cura di Anna Maria Martinuzzi, con introduzione di Tito Menzani. La presentazione vede l’intervento di Fabrizio Sarti, Presidente della Istituzione Villa Smeraldi e ed è animata da letture di alcuni brani del volume da parte di un attore della Associazione “Il temporale”. Nel volume, il quaderno n. 5 del Museo della civiltà contadina, dopo un breve saggio di Tito Mezzani sul valore storico della memorialistica, troviamo un lungo racconto autobiografico di Giorgio Giovagnoni, che descrive la sua doppia vita, cresciuto in una famiglia contadina racconta le difficoltà del lavoro dei campi di un ragazzo che fin da piccolo deve svolgere anche i servizi più duri e pericolosi, per diventare poi dopo la guerra apprendista operaio e grazie alle capacità e alla voglia di imparare, prima viene assunto come collaudatore esperto, poi decide di mettersi in proprio con tutte le soddisfazioni, ma anche le preoccupazioni che un’attività imprenditoriale comporta.

Alle 17.00 Tavola rotonda sul tema Radici storiche e ragioni di attualità dell’impresa artigiana, intervengono Andrea Tolomelli, Presidente della Unione Reno Galliera, Giovanna Trombetti, Direttore del Settore Sviluppo Economico della Provincia di Bologna, Tiziano Girotti (CNA Bologna), Alberto Guenzi (Università di Parma), Matteo Lepore, (Comune di Bologna). Modera Roberto Finzi (Università di Bologna).

Alle ore 18.45 aperitivo a cura della coop. Anima.

Con l’arrivo della primavera, il Museo della civiltà contadina offre anche quest’anno nelle domeniche pomeriggio, un fitto cartellone di proposte adatte a tutte le età.

A quindici chilometri da Bologna, nel cuore di un ampio parco all’inglese, Villa Smeraldi ospita dal 1973 il Museo della civiltà contadina della pianura bolognese, che attraverso attività didattiche, visite guidate, proposte laboratoriali, mostre temporanee e permanenti, ha il doppio scopo di farconoscere il lavoro e la vita nelle campagne bolognesi tra Ottocento e Novecento, e avvicinare il fruitore alla natura e ai suoi frutti, con una particolare attenzione all’educazione dei più giovani.

Come ormai di consueto nel pomeriggio di Pasqua, (31 marzo – ore 16.00) Caccia all’uovo, una caccia al tesoro alla scoperta del parco di Villa Smeraldi con premio finale un uovo di Pasqua. A cura della Coop. Soc. Anima.

Il 14 aprile (ore 16.00) Tintura della canapa con i fiori di cartamo, laboratorio per bambini affiancati da adulti. Dopo una breve presentazione delle principali piante tintorie, laboratorio di preparazione e tintura naturale di un filato di canapa con fiori di cartamo (Carthamus tinctorius) a cura di Anna Roberti.

Il 28 aprile (ore 16.00) Trasformiamo il latte, laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni di trasformazione del latte vaccino in formaggio fresco, ricotta e burro. Al termine degustazione del formaggio Parmigiano Reggiano.

Il 12 maggio (ore 16.30) Macchine per sollevare l’acqua, nell’ambito di Archeologite, incontro dedicato alla conoscenza delle macchine per il sollevamento dell’acqua dall’antichità fino ai primi motori inanimati, all’esterno sarà possibile vedere in azione una macchina utilizzata dalla fine dell’Ottocento per lo svuotamento dei maceri da canapa. In collaborazione con l’Associazione Gruppo della Stadura.

La domenica successiva il 19 maggio (ore 16.30) iniziano i sempre apprezzati appuntamenti dedicati alla frutta di stagione. La frutta si conosce mangiandola: la fragola, degustazione guidata di diverse varietà di fragole per imparare a riconoscerle attraverso il confronto. La visita alla sezione espositiva darà un quadro d’insieme dei metodi di coltivazione e conservazione della frutta. In collaborazione con CRA – Unità di Ricerca per la Frutticoltura (Forlì) e con il Dipartimento di Colture Arboree di Bologna

L’incontro del 9 giugno (ore 16.30) è dedicato a Labirinto di canapa, visita guidata a cura di alcune classi del territorio al labirinto ricavato all’interno del canapaio piantato a Villa Smeraldi. In collaborazione con il Dipartimento di Scienze e tecnologie agroambientali di Bologna e la Bottega della canapa.

Ultimo appuntamento in calendario per la primavera il 30 giugno (ore 16.30) con l’attesa Festa della mietitura e trebbiatura, visita guidata alla sezione del museo dedicata alla storia della coltivazione del frumento; a seguire, dimostrazione di preparazione del pane fatto in casa e cottura nel forno a legna. All’esterno, esposizione di macchine e dimostrazione di trebbiatura tradizionale. In collaborazione con l’Associazione Gruppo della Stadura.

 Inoltre a partire dal mese di maggio, la prima, la terza e, nel caso, la quinta domenica di ogni mese dalle ore 15.00, il parco ospita il mercato contadino di Bentivoglio offrendo la possibilità di acquistare i prodotti di stagione della pianura bolognese.

Per partecipare alle iniziative in programma e visitare anche il museo è previsto il pagamento di un biglietto di € 4,00 per gli adulti e € 2,00 per i bambini.

 Il numero dei partecipanti alle visite guidate e ai laboratori è limitato a 25 persone circa, pertanto è consigliata la prenotazione nei giorni feriali dalle ore 9 alle 12 presso la segreteria del museo (tel. 051 891050).

mar 21 gio 2013
Berlinguer. I pensieri lunghi con Eugenio Allegri @ Sala Ilaria Alpi
21:00 – 23:00
Berlinguer. I pensieri lunghi con Eugenio Allegri @ Sala Ilaria Alpi | Crevalcore | Emilia-Romagna | Italia

I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela. Idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, talvolta anche loschi, senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, senza perseguire il bene comune. Sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con “boss” e “sotto-boss”. Penso che la degenerazione dei partiti sia il punto essenziale della crisi italiana.” (Enrico Berlinguer LA QUESTIONE MORALE ne «La Repubblica», 28 luglio 1981).

Lo spettacolo, in forma di monologo, non vuol essere né biografico né celebrativo, ma lavora per raccontare uno spaccato di storia italiana con le sue contraddizioni ed utopie, tragedie e speranze, cercando di disegnare un’epoca dove fedi ed ideologie sembravano ancora possibili. Berlinguer/ I pensieri lunghi è un racconto teatrale che, utilizzando anche le parole e le riflessioni dei grandi intellettuali del ‘900 (da Gramsci a Pasolini, da Saramago ad Allende), mette a fuoco ciò che abbiamo rimosso, perduto, trasformato, negato.

mar 22 ven 2013
@ Museo Giuseppe Scarabelli di Imola
18:00 – 19:30
Collezione di entomologia, particolare di una cassetta di coleotteri

Collezione di entomologia, particolare di una cassetta di coleotteri

Si inaugura il nuovo Museo Giuseppe Scarabelli di Imola, all’interno del polo museale di San Domenico, dopo una chiusura durata sette anni, alla presenza del Sindaco Daniele Manca e dell’Assessore alla cultura Valter Galavotti.

A poco più di un anno dall’inaugurazione nel dicembre 2011 del percorso “Collezioni d’arte della città”, il Museo di San Domenico si arricchisce del nuovo Museo Giuseppe Scarabelli con i suoi oltre 25.000 pezzi esposti di geologia, archeologia, scienze naturali, oltre ai materiali etnografici precolombiani e africani, compresa una piccola mummia egizia. Apre così al pubblico l’intero primo piano dell’antico complesso domenicano restaurato.

Peculiarità di grande valore scientifico e di forte suggestione per il visitatore, è costituita dal nucleo originale del Museo -il cosiddetto Gabinetto di Storia Naturale fondato nel 1857 da Giuseppe Scarabelli insieme ad altri tre studiosi, collezionisti e concittadini imolesi- che ha sempre mantenuto l’ordinamento originale, costituendo un raro esempio di museo ottocentesco giunto integro fino a noi.

Il progetto scientifico e museografico attuale è rispettoso dell’allestimento storico, traducendolo in un linguaggio contemporaneo: in questa direzione hanno congiuntamente operato lo staff del Museo -in particolare Laura Mazzini per la cura scientifica e Claudia Baroncini per gli strumenti comunicativi- e Mannes Laffi di mudesign che ha ideato l’allestimento e la nuova identità visiva.

L’archeologa Laura Mazzini ha coordinato il lavoro di numerosi specialisti esterni e restauratori, giungendo alla realizzazione di un progetto scientifico fondato sul disegno costitutivo e le finalità di Scarabelli, arricchito da una nuova sezione dal titolo “Una storia a ritroso”, ideata come una galleria del tempo che a tappe aiuta il visitatore ad immergersi nel clima dell’antico Gabinetto.

Il progetto di allestimentodi Mannes Laffi dà una veste contemporanea all’antico Museo, nel rispetto delle vetrine originali, del loro ordinamento e dell’antico sapore, reinterpretato attraverso l’utilizzo di materiali come il legno, le decorazioni delle pareti, che sono texture e comunicazione allo stesso tempo, e un progetto illuminotecnico tecnologicamente aggiornato e capace di creare un’atmosfera suggestiva.

Il nuovo Museo Giuseppe Scarabelli proietta nel nuovo millennio gli ideali scarabelliani.

Educazione dei giovani: tra le attività principali del Museo vi è la collaborazione con scuole e università, per mantenere viva l’eredità di Scarabelli e i suoi scopi didattici e formativi.

Divulgazione e circolazione dei contenuti scientifici: per questo il progetto di allestimento ha realizzato un museo al 100% accessibile, eliminando completamente le barriere architettoniche e scegliendo le nuove tecnologie per integrare la comunicazione. Un sistema  Wi-Fi permetterà durante la visita di accedere al sito dei Musei civici e con i propri tablet e smartphone consultare la guida multimediale del Museo oppure scegliere gli iPad messi a disposizione nel percorso per “navigare” e visitare le sezioni e le vetrine ottocentesche.

Il Gabinetto di Storia Naturale, nello spirito di Scarabelli che lo fondò come luogo di ricerca vivo e attivo e in contatto con studiosi italiani ed europei, si offre anche ad una “visita virtuale” dei suoi contenuti, essendo disponibile sul web la guida multimediale, strumento che nasce per essere sempre  implementabile, aggiornata su nuovi studi e scoperte scientifiche. Il Museo infatti rappresenta ancora oggi un importante documento scientifico, un patrimonio unico, prezioso, sempre stimolante per la conoscenza del territorio imolese e in generale dell’ambiente in cui viviamo.

Nella serata inaugurale una degustazione di vini curata dall’Associazione Italiana Sommelier sarà l’occasione per festeggiare insieme questa importante apertura e attendere l’inizio delle visite guidate curate dagli esperti del Museo che dalle 20 fino alle 23  accompagneranno alla scoperta di questo affascinante nuovo percorso museale.

mar 23 sab 2013
Stefano Benni e Fausto Mesolella in Ci manca Totò @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena
21:00 – 23:00
Stefano Benni e Fausto Mesolella

Stefano Benni e Fausto Mesolella

Stefano Benni e Fausto Mesolella insieme per un nuovo progetto tra musica e poesia dal titolo Ci manca Totò, un live surreale in cui la chitarra di Mesolella, filo conduttore dell’intero concerto, accompagna le letture di Benni e le sue performance vocali. Il primo spunto per questo nuovo progetto è stata la comune passione per il Principe della risata.

Lo scrittore, che per l’occasione presenta diversi testi, sorprende indossando a stralci i panni del cantante, per lui inediti, con uno stile del tutto personale a metà strada tra il rap, il recitato ed il melodico. Tra le novità, un brano scritto per Fabrizio De Andrè e uno su Totò, con un testo sospeso tra ironia e malinconia. Non mancano pezzi inediti di Fausto Mesolella, il cui primo CD da solista è uscito a marzo 2012. Difficile etichettare questo progetto. L’improvvisazione continua, frutto dell’interazione tra i due artisti, rende infatti questo spettacolo unico e in continua evoluzione. I due artisti si sono incontrati per la prima volta su un palco alla Libera Università di Alcatraz, ospiti di Jacopo Fo. “Tutto è nato per caso” dice Fausto Mesolella “Abbiamo capito di trovarci bene insieme e ci è venuta voglia di fare uno spettacolo”.

Stefano Benni è uno scrittore e poeta italiano. Autore di vari romanzi e antologie di racconti di successo, tra i quali Bar Sport, Elianto, Terra!, La compagnia dei celestini, Baol, Comici spaventati guerrieri, Saltatempo, Margherita Dolcevita e Il bar sotto il mare. I suoi romanzi contengono, tramite la costruzione di mondi e situazioni immaginarie, una forte satira della società italiana degli ultimi decenni. Il suo stile di scrittura fa ampio uso di giochi di parole, neologismi e parodie di altri stili letterari.

 Fausto Mesolella è un musicista italiano. Milita da 30 anni instancabilmente al servizio della musica come arrangiatore, produttore, scrittore e musicista. In pianta stabile con gli Avion Travel dalla loro nascita alla loro separazione, lavora al contempo con musicisti nazionali ed internazionali prestando il suo suono e la sua maestria di arrangiatore e scrittore. Nel marzo 2012 pubblica il suo primo disco da solista autoprodotto Suonerò fino a farti fiorire.

apr 8 lun 2013
Affari di cuore di Colette Freedman, con Mariangela D’Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo @ Teatro Comunale
21:00 – 23:00
Affari di cuore di Colette Freedman, con Mariangela D'Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo @ Teatro Comunale | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Ultimo appuntamento per la stagione di Crevalcore, nell’ambito della stagione TTTXTE, Affari di cuore di Colette Freedman, tratto dal romanzo The affair di Anna Dillon, con Mariangela D’Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo.

Il testo di Freedman disseziona il rapporto amoroso, mettendo in scena la classica dinamica a tre – moglie, marito, amante – nella forma di un dramma psicologico raffinato e tagliente. Caterina e Roberto, sposati, due figli, vedono lentamente scivolare il loro matrimonio verso la noia. Lei sente la frustrazione di aver rinunciato alla carriera per la famiglia, lui è sempre più distratto dal lavoro. Roberto incontra Stefania, collega giovane e talentuosa, e flirta con lei. Caterina trova una traccia di questa relazione e cerca un confronto con la verità, costringendo così anche gli altri a fare i conti con le loro profonde motivazioni. Il bisogno di sapere la verità, per crudele che sia, e l’empatia, che inevitabilmente ci lega ai protagonisti, diventano motori di un testo che ci mette in gioco personalmente, con le nostre contraddizioni, passioni, debolezze. Guardiamo le vite degli altri attraverso il buco della serratura e allo stesso tempo ci sentiamo a casa, in uno dei tre vertici di questo dramma. Una straordinaria costruzione drammaturgica, che elegge il pubblico a diretto interlocutore, rendendolo così partecipe delle contraddizioni, passioni e debolezze dei tre protagonisti.

 

mag 16 gio 2013
Will Eisner – una vita per il fumetto di Bob Andelman (ed. DOUbLe SHOt il 16 maggio 2013)
mag 16 – 30 giugno 2013 all-day
Will Eisner a lavoro

Will Eisner a lavoro

Novità editoriale per la DOUbLe SHOt che presenta, il 16 maggio 2013, Will Eisner – una vita per il fumetto di Bob Andelman, la biografia ufficiale, ma soprattutto la più completa e ricca, dedicata al padre del romanzo a fumetti. Nel mese di settembre 2013 la GZ editori pubblicherà la biografia anche in formato e-book.

Bob Andelman è un scrittore americano esperto in biografie, che ha scavato nella vita di Eisner per regalarci questo profondo racconto sulla vita dell’autore di Contratto con Dio. L’edizione della DOUbLe SHOt non è una semplice traduzione dell’edizione statunitense pubblicata nel 2005 con il titolo Will Eisner: A Spirited Life dalla M Press (marchio editoriale della Dark Horse), ma l’edizione completa dei materiali prodotti da Andelman per raccontare la vita di Eisner. L’edizione italiana, inoltre, si arricchisce di ben 100 pagine di interviste a personaggi come Howard Chaykin, Denis Kitchen, ma anche Benjamin Herzberg, uno “smart guy” – come lo definisce Andelman – che ha aiutato Eisner nella lavorazione de Il complotto e Fagin l’ebreo. Oppure Ted Cabarga, che lavorò con Eisner nella produzione di PS Magazine, la rivista dell’esercito statunitense. Ci sono ben 13 interviste che rendono questa edizione italiana unica nel suo genere e a dir poco internazionale. La biografia di Eisner è il secondo volume di una collana dedicata ai grandi maestri del fumetto e segue “Grant Morrison: All Star” di Agozzino, Peruzzi e Solinas.

 

Will Eisner – una vita per il fumetto

Autore: Bob Andelman

Casa editrice:DOUbLe SHOt

Pubblicazione: 16 maggio 2013

Genere: saggio

Pagine: 450

Prezzo: 30,00 euro

Traduzione: Andrea Plazzi

Grafica e impaginazione: Alessio D’Uva

Sito: www.doubleshot.it

 

Will Eisner – una vita per il fumetto di Bob Andelman

Casa editrice: GZ Editori in formato e-book,

pubblicazione: settembre 2013

Prezzo: 10,00 euro

Sito: www.gz-editori.it

mag 28 mar 2013
Le opere veneziane di Bosch si preparano a tornare nella città natale dell’artista @ Galleria dell\\\'Accademia
18:00 – 30 giugno 2013 @ 19:00

Le opere di Jheronimus Bosch (‘s-Hertogenbosch, NL ca. 1450–1516) attualmente conservati a Venezia, il Trittico degli eremiti, il Trittico della martire crocifissa così come le Quattro visioni dell’Aldilà saranno esposte in Olanda nella città di ‘s-Hertogenbosch nel 2016. Nel 2016 ricorrerà il 500° anniversario dalla morte dell’artista medioevale, che nacque e lavorò e morì a ‘s-Hertogenbosch. A 500 anni dalla morte, la sua città lo commemorerà con una grandiosa mostra internazionale.

Alla fine del 2011, i due trittici e i quattro pannelli furono esaminati nei musei veneziani da un team di scienziati provenienti da Olanda, Canada e Stati Uniti. Un’opera di conservazione apparve opportuna e sarà realizzata il prossimo anno con il contributo economico del Bosch Research and Conservation Foundation (BRCP) e del Getty Foundation (Los Angeles), che erogherà un finanziamento “Getty Grant” dell’importo di € 145.000, nell’ambito del progetto Panel Paintings Inititative.Il trattamento di conservazione sarà completato in tempo, perche i dipinti possano essere esposti al Noordbrabants Museum di ‘s-Hertogenbosch, per la mostra Bosch Visions.

Il 28 maggio presso la Galleria dell’Accademia di Venezia (Campo della Carità, 1050), sono state apposte le firme finali dell’accordo per la conservazione e il prestito dei lavori veneziani del grande pittore olandese.

Il team di ricerca del BRCP ha già terminato la fase di studio, che precede il trattamento. Il BRCP è un gruppo di studio internazionale di storia dell’arte, che si avvale di moderne tecnologie per la rivalutazione delle opere di JheronimusBosch. In questo progetto, storici dell’arte, curatori e restauratori di Istituzioni di tutto il mondo lavorano insieme per analizzare e preservare le opere di uno dei più creativi artisti di tutti i tempi. Il gruppo di studio nasce da un’iniziativa della Fondazione Jheronimus Bosch 500, del Noordbrabants Museum e dell’Università Radboud di Nijmegen (NL), con il supporto della Queen’s University di Kingston (Ontario, Canada), del Stichting Restauratie Atelier Limburg (SRAL) di Maastricht (NL) e dell’Università dell’Arizona, Tucson (USA).

Jheronimus Bosch visse e lavorò a ‘s‑Hertogenbosch dal 1450 circa alla sua morte nel 1516. L’artista surreale raggiunse l’immortalità come innovatore della tradizione dell’immaginario esistente. Il patrimonio di Bosch include circa 45 opere. I suoi dipinti e disegni sono gestiti e conservati in 18 collezioni, divisi in oltre 15 città, sparse in più di 10 paesi e in 2 continenti. Il BRCP studia le opere in stretta collaborazione con i loro proprietari.

L’anno 2016 vedrà il culmine degli eventi per la commemorazione del 500° anniversario di Jheronimus Bosch, che sono iniziati nel 2010. ‘s‑Hertogenbosch darà l’avvio all’anno di celebrazione con la mostra Bosch Visions al Noordbrabants Museum, con la certezza che mai prima sono state ammirate tante opere di Bosch tutte insieme in una sola mostra.

Dopo due anni di ristrutturazione e rinnovamento sull’edificio, recentemente il Noordbrabants Museum di ‘s‑Hertogenbosch è stato riaperto dalla Principessa Beatrice.

I due trittici veneziani sono conservati presso la Galleria dell’Accademia, mentre i quattro pannelli si trovano a Palazzo Grimani. Il progetto di conservazione sarà condotto a Venezia da un team formato da esperti italiani ed olandesi e da tre giovani restauratori internazionali, che seguiranno un training, finanziato dal Getty Grant ed erogato al BRCP, destinato al restauro strutturale dei trittici veneziani. Con l’aggettivo “strutturale” si intende il restauro del supporto (in altre parole il pannello di legno). Il sussidio fa parte del Panel Paintings Inititative (PPI) del Getty Foundation, progetto che ha come scopo la formazione di giovani restauratori e a metà carriera di specializzarsi in questo tipo di restauro. Tali interventi sono complicati e gli esperti di alto livello abilitati ad effettuarli sono ben pochi al mondo. Grazie al PPI, il know-how di questi restauratori verrà trasmesso alle generazioni più giovani.

Trittitico della martire crocefissa di Jheronimus Bosch

Trittico della martire crocefissa di Jheronimus Bosch

Il 28 maggio 2013 Giovanna Damiani, Soprintendente Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare e Paul Rüpp, Presidente della Fondazione BRCP e Charles de Mooij, Direttore del Noordbrabants Museum hanno firmato l’accordo di cooperazione alla presenza della signora Jet Bussemaker, Ministro della cultura, dell’educazione e delle scienze del Regno dei Paesi Bassi e dell’Onorevole Ilaria Buitoni Dell’Acqua Borletti, Sottosegretario per i Beni e le attività Culturali.

giu 1 sab 2013
Il lavoro creativo degli Italiani d’Olanda (1 giugno – 24 novembre 2013) @ 55° Biennale di Venezia
giu 1 – 24 novembre 2013 all-day

Sono tre gli italiani residenti in Olanda chiamati a presentare la loro ricerca artistica, in occasione della prossima Biennale di Venezia (1 giugno – 24 novembre 2013).

L’artista Rossella Biscotti (in Olanda dal 2004) è stata invitata per l’esposizione internazionale, l’artista Francesca Grilli (dal 2007) presenterà un nuovo lavoro al Padiglione Italia, mentre Lorenzo Benedetti (dal 2008), direttore del Museo De Vleeshal di Middelburg, ha presentato il progetto vincente per il Padiglione olandese con il nuovo lavoro di Mark Manders.

La presenza di artisti provenienti dall’Olanda alla prossima Biennale è promossa attivamente dalla Sezione Culturale dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, con il sostegno a diversi progetti artistici e attività di comunicazione.

L'artista Rossella Biscotti
L’artista Rossella Biscotti

Rossella Biscotti è stata invitata dal curatore della Biennale, Massimiliano Gioni, (da qui è diverso tutto il paragrafo) a produrre un’opera site-specific per la 55° Esposizione Internazionale d’Arte. Per l’occasione l’artista ha dato vita ad un lavoro dal carattere processuale, che coinvolge attivamente le detenute della Casa di Reclusione femminile di Venezia-Giudecca. Da gennaio 2013 infatti, all’interno del carcere, ha luogo il “Laboratorio Onirico”, appuntamento bisettimanale condotto dall’artista stessa, dove un gruppo di detenute si incontra per collettivizzare i propri sogni ed attuare un processo di soggettivazione e riflessione sull’istituzione in cui si trovano a partire dalle proprie esperienze oniriche http://www.rossellabiscotti.com.

L'artista Francesca Grilli
L’artista Francesca Grilli

Francesca Grilli è uno dei 14 artisti selezionati per il Padiglione Italia, curato dal direttore del museo Macro di Roma, Bartolomeo Pietromarchi. Sulla continuità del suo filone di ricerca intrapresa negli ultimi anni, dice: “Il lavoro sarà di nuovo incentrato su una mia continua ricerca sul suono e la voce. Ci sarà continuità con la recente residenza al Museo Macro di Roma ‘Variazione per voce’” http://www.francescagrilli.com.

Lorenzo Benedetti, direttore del Museo De Vleeshal di Middelburg
Lorenzo Benedetti, direttore del Museo De Vleeshal di Middelburg

Lorenzo Benedetti, infine, propone un progetto di Mark Manders, il cui lavoro è stato selezionato per il Padiglione Olandese, il Padiglione Rietveld (http://www.venicebiennale.nl/), lo storico spazio dell’Olanda che festeggia i suoi 50 anni alla Biennale.

Manders “è conosciuto per le sue sculture poetiche in colori sobri con un certo mistero, ma con un’attrazione visuale fortissima”, secondo Benedetti. Il lavoro di Manders è anti-spettacolare in chiara continuità con il patrimonio artistico olandese. “Mark fa uso della tavolozza di Rembrandt e condivide l’ideale di Rietveld di semplificare la sua arte”.

Mentre un tempo gli artisti olandesi cercavano ispirazione in Italia, ora gli italiani chiedono la residenza in Olanda per poter sviluppare il loro percorso professionale ed artistico. La scena italiana nei Paesi Bassi è vivace e i rapporti tra gli artisti sono stretti, soprattutto ad Amsterdam. Luogo centrale è il ristorante l’Ozio, del bresciano e collezionista d’arte Marco Nember. Ha aperto il suo ristorante tre anni fa, e oltre alla proposta gastronomica, presenta 2-3 mostre all’anno. In più il museo De Vleeshal di Middelburg (www.vleeshal.nl), diretto dallo stesso Benedetti, è diventato un importante centro dove conoscere meglio i migliori artisti della scena contemporanea.

La scelta dell’Olanda non è casuale. Gli artisti italiani hanno trovato nel loro paese di adozione, lo spazio e il tempo per sperimentare. Il costo di studi e spazi è contenuto. In più, c’è la disponibilità di strutture e fondi a disposizione degli artisti. I Paesi Bassi hanno sempre prestato grande attenzione all’arte contemporanea, creando strutture importanti come la Rijksakademie, De Appel, Witte de With e tanti altri. E con la recente riapertura del museo Stedelijk di Amsterdam, il mondo artistico, nonostante i tagli è in grande fermento.

Tra gli italiani d’Olanda, ci sono curatori, come Lorenzo Benedetti, Lorenzo Bruni, Francesco Stocchi, Luca Cerizza, Angela Serino, Alessandra Saviotti e Francesco Bernardelli e poi artisti, come Rossella Biscotti, Francesca Grilli, Giorgio Andreotta Calò, Domenico Mangano e Nico Feragnoli.

“Da sempre ci sono forti legami tra l’Italia e l’Olanda” dice Benedetti. Storicamente i pittori fiamminghi ed olandesi avevano un grande interesse per l’Italia. Ma anche in tempi più recenti, artisti come Ger van Elk, Marinus Boezem, Jan Dibbets si avvicinarono molto all’arte povera. Penso inoltre a Rudi Fuchs che è stato direttore di Rivoli a Torino. Adesso il legame è all’inverso. Sono gli italiani che vanno in Olanda, soprattutto a causa della situazione in Italia”. Gli artisti italiani hanno scelto l’Olanda, dice Grilli, “perché offre la possibilità di fare ricerca. Tutti gli artisti italiani in Olanda lavorano con discipline ibride, come installazioni e video. Progetti che richiedono parecchio tempo e mezzi”.

La permanenza in Olanda è stata fondamentale per ognuno. Come afferma Lorenzo Benedetti, che dirige De Vleeshal, storico centro di eccellenza olandese per la ricerca in campo dell’arte visiva. ”È uno spazio speciale in un paese speciale. Anche se sono anni burrascosi, l’Olanda rimane comunque attenta alla ricerca. Ed è il paese con il maggiore numero di musei di arte contemporanea sin dall’inizio, come il Van Abbe di Eindhoven, Boymans Van Beuningen di Rotterdam e lo Stedelijk di Amsterdam”.

Per Rossella Biscotti: “In Olanda c’è un clima molto internazionale, molti scambi. È un paese aperto, culturalmente stimolante.”

Quest’anno in Olanda è entrato in vigore il nuovo piano di politica culturale. Il programma di sostegno alle arti visivi è gestito, con fondi pubblici, ma in assoluta indipendenza dalla Fondazione Mondriaan. Non sono tempi facili per il settore culturale, che tradizionalmente in Olanda è molto sostenuto dallo stato e i fondi sono notevolmente diminuiti. Questo però non è solo un problema, ma può anche costituire il motivo per sviluppare una nuova visione e una nuova qualità della proposta artistica. Il sistema dell’arte olandese si sta adeguando alla nuova realtà. Forse gli artisti italiani sono più abituati ad operare in un sistema senza la continua certezza di sostegno pubblico, come sostiene Francesca Grilli: “Gli italiani hanno una maggiore elasticità, che è necessaria, siamo un po’ più pronti a tutto.”

Per informazioni: Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi

Tel. 06 32286001

www.olanda.it