le mostre di OLANDIAMO? (Firenze, giugno-ottobre 2008)

Firenze e gli antichi Paesi Bassi (1430-1530)

Dialoghi tra artisti: da Jan van Eyck a Ghirlandaio,

da Memling a Raffaello…

Palazzo Pitti

Firenze 19 giugno-26 ottobre 2008

 

Fiamminghi e olandesi a firenze

 Disegni dalle collezioni degli Uffizi

Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi

Firenze 25 giugno-2 settembre 2008

Entra nel vivo dell’arte la seconda edizione di Olandiamo?, con due importanti e differenti mostre sull’arte figurativa neerlandese, da giugno a ottobre a Firenze.

Olandiamo? è il festival dedicato alle arti ed alla creatività olandese, organizzato dall’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte (NIKI) di Firenze e dalla Sezione Culturale dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi per festeggiare i cinquant’anni di attività dell’Istituto.

Il Festival si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e di Sua Maestà la Regina Beatrix.

Giovedì 19 giugno 2008 alle ore 18.00 nella suggestiva cornice di Palazzo Pitti (Galleria Palatina -Sala Bianca, Piazza Pitti, Firenze) alla presenza del Ministro olandese all’Istruzione, Cultura e Scienza Ronald Plasterk, si inaugura con una cerimonia ufficiale Firenze e gli antichi Paesi Bassi (1430-1530). Dialoghi tra artisti da Jan van Eyck a Ghirlandaio, da Memling a Raffaello…, con la direzione di Serena Padovani e a cura di Bert W. Meijer (per l’inaugurazione, ingresso ad invito. Apertura al pubblico dal 20).

Grazie agli intensi rapporti commerciali ed artistici con gli antichi Paesi Bassi, e all’importanza delle scuole pittoriche di quelle regioni, nel Quattrocento è grande in Italia, e in particolare nella Firenze dei Medici, l’interesse per i dipinti fiamminghi. L’adozione, nella tecnica pittorica, dell’olio come legante dei colori, assume larga diffusione sotto l’influsso degli innovativi e brillantissimi risultati della pittura di Jan van Eyck e dei suoi numerosi imitatori e seguaci, promuovendo anche a Firenze una domanda assai significativa, attestata dalla presenza di molte opere provenienti dal Nord. Membri di importanti famiglie fiorentine come i Portinari, i Baroncelli, i Pagagnotti, i Tani, accreditati a Bruges come rappresentanti di imprese commerciali e bancarie, agirono, nel campo artistico, come elementi di congiunzione tra il mercato locale e la richiesta dall’Italia, facendosi intermediari o acquirenti di opere destinate a dar lustro alle chiese, ai palazzi, alle ville fiorentine, o alle loro proprie abitazioni e cappelle a Firenze e al Nord.

La mostra, che prosegue fino al 26 ottobre, mette a confronto capolavori delle scuole pittoriche fiorentine e degli antichi Paesi Bassi, presenti a Firenze nel periodo 1430 – 1530, con il duplice scopo di verificare l’effettiva realtà dei reciproci influssi, ma anche la sostanziale autonomia stilistica delle due scuole, e di sottolineare la stretta relazione fra le due culture.

Le opere neerlandesi in mostra, scelte attraverso una selezione mirata dei grandi maestri – da Jan van Eyck a Luca di Leida – commissionati e acquistati dai banchieri e mercanti fiorentini, attestano il ruolo fondamentale di quegli artisti come modelli di stile, di iconografia e di tecnica pittorica per i maestri fiorentini e per le loro botteghe.

Le opere, vendute poi dai discendenti delle famiglie che li possedevano, smembrate e disperse sul mercato antiquario, vengono per la prima volta dopo vari secoli in parte ricomposte e presentate integralmente.

E’ possibile quindi vedere ricomposti i trittici eseguiti per Benedetto Pagagnotti dal grande Hans Memling e dal Maestro della Leggenda di Sant’Orsola, le cui tavole sono oggi divise tra diversi musei a Cherbourg, Fiesole, Firenze, Londra e New York.

Oltre alle opere pittoriche di Fra Angelico, di Raffaello e Andrea del Sarto, la fortuna degli esempi nordici viene documentata anche da una scelta di incisioni, a testimonianza della larghissima diffusione di tipologie, soggetti, e soluzioni formali inediti per il tempo.

Una serie di miniature e dipinti fiorentini illustrano le risposte degli artisti locali contemporanei; con accostamenti a volte straordinariamente stimolanti, viene evidenziata l’attenzione ai modelli, ma anche la radicale diversità della concezione spaziale e la piena indipendenza delle soluzioni pittoriche, nei temi sacri e nei ritratti di Andrea del Castagno, del Ghirlandaio, del Botticelli, del Perugino e di Raffaello.

Mercoledì 25 giugno 2008, ospitato dal gabinetto disegni e stampe degli uffizi (via della Ninna, 5) alla presenza del Ministro olandese agli Affari Europei Frans Timmermans e con la direzione di Marzia Faietti, si inaugura Fiamminghi e Olandesi a Firenze. Disegni dalle collezioni degli Uffizi a cura di Wouter Th. Kloek e Bert W. Meijer (per l’inaugurazione, ingresso ad invito. Apertura al pubblico dal 26).

La mostra offre al pubblico una selezione rappresentativa dei fogli più belli dell’importante collezione del gabinetto e stampe degli uffizi, coprendo un arco che va dai primitivi Fiamminghi della fine del quattrocento fino ai vedutisti italianizzanti di inizio ‘700, con qualche excursus all’epoca degli Olandesi della scuola di Posillipo. La scelta percorre, con opere significative ed emblematiche, i vari generi: dalla scena narrativa religiosa e mitologica al ritratto, dal paesaggio alla battaglia, alla scena di vita quotidiana. Sono presenti opere di artisti di primo piano, quali: gli anonimi quattrocenteschi Luca di Leida, Jan Gossaert, Pieter Breugel il vecchio, Bartolomaeus Spranger, Mathijs e Paul Bril, Pietro Paolo Rubens, Anthonie Van Dyck, Jacob Jordaens, Justus Suttermans, Cornelis Poelenburgh, Herman van Swanevelt e tanti altri.

Fiamminghi e Olandesi. Disegni dalle collezioni degli Uffizi non offre soltanto un’immagine suggestiva delle interpretazioni di religiosità, società e spazio vitale, predilette dall’arte delle provincie settentrionali e meridionali dei Paesi Bassi, ma presenta anche aspetti fondamentali dei rapporti artistici esistiti tra il Nord e l’Italia, che durante vari secoli nelle due aree hanno arricchito reciprocamente ed in maniera singolare artisti, opere e pubblico.

Tra le novità, si segnalano i disegni di Hendrick Goltzius e Jan van Scorel e la ricostruzione della provenienza di molti dei fogli esposti, acquistati da cardinal Leopoldo de’ Medici, la cui collezione di più di 10.000 disegni costituisce il nucleo più importante del fondo antico dei disegni oggi agli Uffizi.

La mostra prosegue fino al 2 settembre per poi trasferirsi all’Istitut Néerlandais di Parigi.

Olandiamo? si compone degli omaggi che i più importanti operatori culturali fiorentini rivolgono alla cultura olandese. Da marzo a ottobre, in un lungo cartellone trasversale, i luoghi più prestigiosi dell’arte italiana, quali il Gabinetto disegni e Stampe della Galleria degli uffizi, la Galleria Palatina di Palazzo Pitti, il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina e i Festival Sonar International Short Film, Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee, Intercity diventano vetrine del “Dutch touch”: rassegne, workshop, rappresentazioni teatrali, concerti e mostre, per raccontare la vivace creatività e gli intensi scambi culturali di ieri e di oggi.

L’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte (NIKI) di Firenze, che fa capo all’Università di Utrecht, occupa un posto di primaria importanza nel prestigioso panorama delle Istituzioni scientifico-culturali attive a Firenze. Sin dalla sua fondazione nel 1958, il NIKI ha svolto un ruolo determinante nel campo degli studi storico-artistici e nella diffusione dell’arte e degli artisti neerlandesi a Firenze e in Italia e nello sviluppo di reciproci scambi, che da secoli intercorrono tra due delle maggiori scuole artistiche europee.

Comitato d’Onore:

Gaetano Cortese, Ambasciatore d’Italia, L’Aia

Egbert F. Jacobs, Ambasciatore dei Paesi Bassi, Roma

Leonardo Domenici, Sindaco di Firenze

Aleid Wolfsen, Sindaco di Utrecht

Augusto Marinelli, Magnifico Rettore, Università di Firenze

Yvonne van Rooy, Presidente del collegio direttivo, Università Utrecht

Hans Drost, Presidente Fondazione I Cinquecento

Pim Haak, Presidente Fondation Custodia

Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino

Ronald de Leeuw, Direttore Rijksmuseum

Henk van Os, University Professor, Università di Amsterdam

Bruno Santi, Direttore Soprintendente Opificio delle Pietre Dure di Firenze

Sponsor: Ente Cassa di Risparmio di Firenze, Banca Antonveneta, Jolly Carlton Hotel Firenze.

Con il contributo di: Ministero degli Affari Esteri dei Paesi Bassi, Nederlands Fonds voor de Podiumkunsten (Fondo olandese per le arti teatrali), Firenze Musei.

Partner: Università di Utrecht, Utrechts Universiteitsfonds, Stichting I Cinquecento, Theaterinstituut Nederland (Istituto Teatrale Olandese), Comune di Firenze,  Soprintendenza Polo Museale Fiorentino, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Galleria Palatina, Festival Sonar International Short Film Festival, Festival Fabbrica Europa, Intercity Festival, Il Centro di Cultura Contemporanea Strozzina e le gallerie ST Open Gallery, Fondazione Studio Marangoni.

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