Agorà 4° EDIZIONE Stagione teatrale 2019-2020

Castel Maggiore, Argelato, Castello d’Argile, Pieve di Cento

Bentivoglio, Galliera, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale

Agorà

4° EDIZIONE

Stagione teatrale 2019-2020

28 settembre 2019-24 maggio 2020

promossa da Unione Reno Galliera

con il contributo di Regione Emilia Romagna

 

 

Artisti e compagnie della IV edizione di Agorà

 

Roberto Abbiati e Claudio Morganti, Anna Amadori e Fabrice Melquiot, Elena Bucci e Marco Sgrosso, Big Action Money – Teodoro Bonci del Bene, Nicola Borghesi, Maurizio Cardillo, Ascanio Celestini, Massimiliano Civica, Andrea Cosentino, Marta Cuscunà, Mariano Dammacco e Serena Balivo, Daria De Florian/Antonio Tagliarini, Oscar De Summa, Fanny & Alexander, Fabrizio Favale/Le Supplici, Liv Ferracchiati – The Baby Walk, Gli Omini, Silvia Gribaudi, Mariangela Gualtieri, Lodo Guenzi, Kepler -452, Francesca Mazza, Enzo Moscato, Giuliana Musso, Paolo Nori, Mario Perrotta, Saverio La Ruina, Sotterraneo, Teatrino Giullare, Ivan Vyrypaev, Premio Alberghini, Quartetto Senzaspine, Coro Arcanto, Cantodiscanto

 

Sabato 28 settembre 2019 (ore 21.00 -Teatro Biagi D’Antona, via La Pira, 54 Castel Maggiore) prende il via la 4° edizione di Agorà, rassegna teatrale itinerante nei comuni della Unione Reno Galliera nella Area metropolitana di Bologna: Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale. La rassegna è promossa da Unione Reno Galliera con la direzione artistica di Elena Di Gioia, realizzata con il contributo di Regione Emilia Romagna e prodotta da Associazione Liberty.

 

Con 36 spettacoli, 45 repliche, 2 anteprime nazionali, 3 progetti speciali, 3 laboratori, 17 location, oltre 30 compagnie coinvolte tra le più importanti della scena nazionale e internazionale, Agorà anche quest’anno presenta una proposta culturale di qualità.

 

Così nelle parole della direttrice artistica Elena Di Gioia: “la quarta edizione di Agorà è uno straordinario volo nel paesaggio della scena artistica contemporanea; spettacoli, letture, incontri, laboratori; uno speciale teatro diffuso nei teatri, nei musei, nelle ville storiche, nelle biblioteche, negli spazi culturali e nei paesaggi naturali e inediti dei comuni della Unione Reno Galliera. Agorà è una piazza della cultura e del teatro dove si ritrovano artisti e cittadini, una ‘mappa’ di bellezza e stupore. Si rafforza al quarto anno, la comunità di Agorà sia per le condivisioni e complicità con gli artisti con cui nascono e vengono sostenuti processi e progetti di creazione artistica nuovi, sia per la straordinaria partecipazione di pubblico che ha seguito il programma. Nel programma si incontrano maestri del teatro cosi come le più recenti formazioni artistiche, si presentano nuovi spettacoli, le più recenti produzioni così come i più significativi spettacoli di repertorio”.

 

 

“Per i nostri Comuni e per l’Unione Reno Galliera – scrive Belinda Gottardi, Sindaco con delega alla Cultura dell’Unione Reno Galliera – lo sviluppo e la crescita del territorio non possono prescindere dalla centralità della cultura. Ancora una volta i comuni dell’Unione vedranno il protagonismo di artisti e cittadini che rappresentano oramai una comunità solida, coinvolta nella nostra stagione teatrale, che si snoda nel tempo e nello spazio: teatri, luoghi culturali conosciuti e inediti, paesaggi. Le compagnie e gli artisti protagonisti della scena contemporanea insieme ai cittadini faranno del territorio dell’Unione Reno Galliera una vera e propria Agorà, una piazza della cultura e del teatro”.

 

E’ la prima nazionale di Se mi dicono di vestirmi da italiano non so come vestirmi di e con Paolo Nori e Nicola Borghesi - per la prima volta insieme - ad aprire sabato 28 settembre, questa 4° edizione.

Nato da un incontro suggerito da Elena Di Gioia e prodotto dall’Associazione Liberty in collaborazione con Stagione Agorà e Unione Reno Galliera, lo spettacolo presenta un testo originale, scritto a quattro mani dallo scrittore Paolo Nori e Nicola Borghesi, fondatore della compagnia bolognese Kepler -452, rivelazione del teatro italiano d’autore. Cosa significa essere italiani oggi? Lo spettacolo lo racconta con il tratto distintivo della scrittura ironica e pungente dei due autori, che sono anche gli interpreti (ore 21.00 Teatro Biagi D’Antona, via La Pira 54 Castel Maggiore).

 

Uno sguardo sul presente per indagare quanto profonda e duratura è la mutazione delle famiglie e quanto di universale, eterno, resta ancora è quanto propone Mario Perrotta in In nome del padre, primo capitolo di una nuova trilogia dedicata alla famiglia. Interamente scritto, diretto e interpretato dallo stesso Perrotta, lo spettacolo nasce da un intenso confronto con lo psicanalista Massimo Recalcati. Nel corpo di un solo attore tre padri diversissimi tra loro per estrazione sociale, provenienza geografica, condizione lavorativa sono in piena crisi di fronte al “mestiere più difficile del mondo” (sabato 12 ottobre ore 21.00 Teatro Alice Zeppilli – Pieve di Cento).

 

Tra le novità, la presenza per la prima volta in Italia di Ivan Vyrypaev, tra i più interessanti autori della scena, definito “genio del teatro e del cinema” e Leoncino d’oro alla Biennale di Venezia nel 2007 per il film Euforia. In Agorà, la Compagnia Big Action Money porta in scena, in esclusiva nazionale, Illusioni, (sabato 19 ottobre ore 21.00 Teatro Biagi D’Antona Castel Maggiore), uno dei più bei testi del drammaturgo Vyrypaev dall’omonimo testo di successo in Inghilterra, Polonia e Stati Uniti. In scena quattro storie, in un alternarsi imprevedibile di voci e corpi, una giostra sorprendente con colpi di scena. A seguire, incontro tra Vyrypaev e il pubblico, moderato da Gerardo Guccini (Università di Bologna). La presenza di Ivan Vyrypaev a Bologna è realizzata in una collaborazione speciale tra Agorà e ERT/Emilia Romagna Teatro Fondazione e promossa grazie a Cantiere Vyrypaev. Alle 18.00 all’Arena del Sole Vyrypaev presenta il suo nuovo volume di testi teatrali.

 

Divertenti, dissacranti, scorrettissime sono le barzellette provenienti da ogni parte del mondo che Ascanio Celestini racconta con la sapienza di un grande narratore in Studio di Barzellette. Le barzellette pescano nel torbido, nell’inconscio, ma attraverso l’ironia permettono di appropriarcene per smontarlo e conoscerlo. Lo spettacolo attinge a un corpus di oltre duecento storie raccolte in un libro edito da Einaudi, dal titolo Barzellette. Musiche eseguite dal vivo di Gianluca Casadei (giovedì 31 ottobre ore 21 Teatro La Casa del Popolo Castello d’Argile).

 

Grandi testi della letteratura sono la fonte d’ispirazione di diversi spettacoli in cartellone.

La Scimmia è la potente riscrittura di Giuliana Musso de Una Relazione per un’Accademia, racconto di Kafka nato dalle ferite dell’anima del grande scrittore ceco nel 1917, mentre i nazionalismi facevano tremare le vene dell’Europa. Lo spettacolo è il racconto di una strategia di sopravvivenza che prevede la perdita di sé stessi e del proprio sentire nel corpo (venerdì 8 novembre ore 21.00 Teatro Alice Zeppilli Pieve di Cento).

 

In Shakespearology, il nuovo spettacolo della compagnia fiorentina Sotterraneo, premio Ubu 2018, rievoca il Bardo in persona in un one-man show che ribalta i ruoli abituali: dopo secoli passati a interrogare la sua vita e le sue opere, finalmente è Shakespeare che dice la sua, interrogando il pubblico di oggi. In scena Woody Neri, drammaturgia di Daniele Villa (sabato 11 gennaio ore 21 Teatro Biagi D’Antona Castel Maggiore). Lo spettacolo è parte di Progetto Sotterraneo, focus dedicato alla compagnia, promosso da Agorà e Ater Circuito Regionale dell’Emilia Romagna/ Teatro Comunale Laura Betti, in collaborazione con ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione, Ateliersì, Teatro dei Segni, Ravenna Teatro, Scenario Festival.

 

Ottocento è un viaggio con Elena Bucci e Marco Sgrosso de Le Belle Bandiere attraverso un secolo pieno di fascino e di trasformazioni, di romanzi indimenticabili, di personaggi emblematici. Un lavoro che è al tempo stesso un omaggio al Romanticismo e alla potenza del Teatro, alla sua capacità di attraversare il tempo e raccontare con lucidità l’essere umano e le sue passioni (sabato 1 febbraio ore 21 Teatro La Casa del Popolo Castello d’Argile).

La compagnia ravennate Fanny & Alexander è in scena con Se questo è Levi, maratona teatrale in tre tappe sull’opera di Primo Levi eccezionalmente allestita nelle sale del Castello di Bentivoglio/Istituto Ramazzini. A partire dai documenti audio e video delle teche Rai, Andrea Argentieri veste i panni dello scrittore torinese, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona. È un incontro a tu per tu, in cui lo scrittore testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione (tre “maratone Levi”: Domenica 16 febbraio; domenica 23 febbraio; domenica 1 marzo | repliche ore 17, 18, 19 – Istituto Ramazzini/Castello di Bentivoglio).

 

Da Il processo di Franz Kafka, nasce Circo Kafka di Roberto Abbiati, diretto da Claudio Morganti. I due artisti costruiscono un vero e proprio circo in cui si aggira uno Yorick contemporaneo, buffone, artista incompreso, disperatamente solo, così simile al teatro che dovrà soccombere, all’interno di una società in cui l’arte vive reietta e ignorata (sabato 28 marzo ore 21 Teatro di Argelato).

 

Per la prima volta Marco Sgrosso legge A colpi d’ascia – un’irritazione, riduzione dal romanzo di Thomas Bernhard tra i più fulminanti autori austriaci, prima tappa di un nuovo progetto dedicato all’autore. Con spietata ironia, Bernhard scandaglia miserie, vizi e ipocrisie dell’ambiente artistico. Senza sconti per nessuno, letteralmente ‘a colpi d’ascia’, disegna implacabili ritratti di attori, musicisti, scrittori e intellettuali riuniti nell’atroce mondanità di una “cena artistica”, dove falsità, invidie, arroganze e meschinità affiorano senza pudore e il suicidio di un’amica comune diventa palcoscenico di ridicole vanità” (venerdì 8 maggio ore 21 Oratorio San Giuseppe -San Giorgio di Piano).

Mentre, Maurizio Cardillo legge Domenica di Vargas Llosa, Premio Nobel per la letteratura nel 2010. Ciò che mi affascina in Domenica – scrive Cardillo – è anche ciò che mi repelle: la sfida, la violenza, l’ossessione maschile del misurarsi sul piano fisico (sabato 29 febbraio ore 21 – Biblioteca Luzi San Pietro in Casale).

 

Un’esperienza insolita è quella che il pubblico è invitato a vivere con lo spettacolo in prima nazionale, Bestiario Immaginato. Incontri con creature mai toccate dalla luce del sole del Premio Ubu Francesca Mazza e del Teatrino Giullare, prima tappa del progetto ZOOGONIE dedicato ai Bestiari, a quelle collezioni di stupore e immaginazione che hanno catalogato, nel continuo interscambio tra natura e cultura, filosofia, immaginazione e leggende, animali reali e immaginari. Bestiario Immaginato è un percorso teatrale per due spettatori alla volta, ideato appositamente all’interno del Museo Casa Frabboni in cui attraverso il tatto, l’udito, il gusto e l’olfatto vengono sollecitate curiosità, stupore, inquietudine, emozioni (giovedì 5 – venerdì 6 – dalle ore 17 alle ore 22; domenica 8 dicembre dalle ore 15 alle ore 21, Museo Casa Frabboni San Pietro in Casale).

 

In Primi passi sulla luna il 50° anniversario dell’allunaggio è l’occasione per Andrea Cosentino, Premio Speciale UBU 2018, di reinterpretare questo “grande passo per l’umanità” con uno stile ironico e tagliente, narrando, tra l’ossessione per le storie vere e la sete di realtà, dell’allunaggio, grazie alla sua personale interpretazione di bizzarri personaggi, volti a dipingere un quadro surreale e critico della nostra visione del mondo (sabato 16 novembre ore 21 -Teatro di Argelato).

 

Anna Amadori e Fabrice Melquiot, dopo la mise en lecture de I girasoli, presentato nella scorsa edizione di Agorà, propongono lo spettacolo tratto dal testo del drammaturgo francese, tradotto appositamente grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell’Università di Bologna. In I girasoli si evince il talento di Melquiot di lavorare sul quotidiano tanto profondamente da portarlo alla dimensione del fantastico e dell’eroico con l’abilità di far coincidere comico e tragico e sovrapporli come specchi riflessi. In scena un cast di quattro attrici d’eccezione: Anna Amadori, Consuelo Battiston, Marina Occhionero, Giuliana Bianca Vigogna con la musica in scena del Quartetto Senzaspine. Produzione Liberty in collaborazione con Stagione Agorà e Unione Reno Galliera, con il contributo di Alliance Française di Bologna (sabato 23 novembre ore 21.00 Teatro La Casa del Popolo Castello d’Argile).

 

Un gioco divertente e appassionante è L’Asta del Santo-Un mercante in fiera sulle vite dei santi! de Gli Omini, compagnia teatrale toscana da anni portavoce di una narrazione della contemporaneità intelligente, profonda e acuta. L’Asta del Santo vede protagonisti un mazzo di carte disegnate, un Santo e diversi miracoli, per festeggiare la fine e l’inizio del nuovo anno. In scena Francesco Rotelli e Luca Zacchini (lunedì 30 dicembre ore 21.00 Teatro Biagi D’Antona Castel Maggiore).

 

In occasione della Giornata della Memoria, Marta Cuscunà è in scena con E’ bello vivere liberi, da lei ideato, scritto, diretto e interpretato. Lo spettacolo si ispira alla biografia della partigiana Ondina Peteani che, a soli 17 anni si arruola con la Resistenza e partecipa attivamente alla lotta antifascista. È bello vivere liberi! festeggia il suo decimo compleanno. Un successo del teatro con cui la Cuscunà ha vinto il PREMIO SCENARIO PER USTICA 2009 (venerdì 31 gennaio matinée per le scuole e ore 21.00 Teatro Biagi D’Antona Castel Maggiore).

 

Scampoli è la conferenza spettacolo a cura del regista Premio Ubu Massimiliano Civica, una conversazione attraverso curiosità, aneddoti, episodi della vita di alcuni protagonisti del mondo del teatro e del cinema. Robert Mitchum, Roberto Rossellini, Jerry Lewis, Emanuele Luzzati, Andrea Camilleri: attraverso le vite di questi e di altri uomini di spettacolo si tenta di tracciare il ritratto di artisti ideali, modelli forse irraggiungibili, ma proprio per questo ‘esemplari’ (sabato 15 febbraio ore 21 Teatro di Argelato).

 

Mario e Saleh è lo sguardo inedito di Saverio La Ruina sull’immigrazione. Un occidentale cristiano e un migrante musulmano sono vittime di un terremoto, la relazione ravvicinata tra i due si evolve tra differenze e riconoscimenti. Eventi esterni e fatti concreti ribaltano le percezioni che hanno l’uno dell’altro. Le certezze che sembrano farsi strada si ridefiniscono continuamente alla luce di quanto accade, sorprendendo loro per primi (sabato 22 febbraio ore 21 Teatro Alice Zeppilli Pieve di Cento).

 

Oscar De Summa torna ad indagare la mitologia ed il suo ruolo illuminante rispetto alla contemporaneità con il nuovo spettacolo #Prometeo. Prometeo, che dona all’umanità il fuoco, fonte di conoscenza e progresso, in questo ultimo lavoro del regista e attore brindisino incarna una figura chiave per decifrare il grande cambiamento del nuovo secolo, ovvero la rivoluzione dell’informazione e il passaggio al digitale capace di entrare nelle vite di ognuno e modificarle nel profondo. Sul palco Oscar De Summa, Marina Occhionero, Rebecca Rossetti, Luca Carbone (sabato 7 marzo ore 21 Teatro La Casa del Popolo Castello d’Argile).

 

Graces, il nuovo lavoro della coreografa Silvia Gribaudi, vincitore dell’azione CollaborAction#4 2018/2019, è l’ultima testimonianza di un processo che vede l’artista torinese interrogarsi sulla bellezza. In Graces, Gribaudi sovverte le convenzioni legate all’immagine del corpo e ai ruoli di genere e dà vita a uno spettacolo divertente e gioioso (sabato 4 aprile ore 21 Teatro Alice Zeppilli Pieve di Cento).

 

Un momento di “archeologia artistica” con Scavi di Daria De Florian e Antonio Tagliarini, performance affascinante, ospitata nelle bellissime sale di Villa Smeraldi – Museo della civiltà contadina, in cui i due artisti raccontano la ricerca fatta su Michelangelo Antonioni per lo spettacolo Quasi niente, una sorta di diario di lavoro sugli “scavi” al fondo Antonioni di Ferrara, in cui si dà conto degli appunti del regista di Deserto Rosso. Il progetto si confronta con i procedimenti del processo creativo, con lo scontro meraviglioso e faticoso tra idea e materia – scavando con pazienza, come fanno gli archeologi (sabato 18 aprile ore 18 e ore 21 Villa Smeraldi Bentivoglio).

 

Arriva in Agorà il nuovo spettacolo di Mariangela Gualtieri Vedo ancora una piccola porta. Il “rito sonoro” della poetessa cesenate, fondatrice della compagnia Valdoca, prosegue l’avventura dentro il sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo fra la poetessa, drammaturga e interprete Mariangela Gualtieri e Stefano Aiolli, giovane strumentista e compositore toscano. Al centro dell’incontro, il canto sulla natura, poesie d’amore, paesaggi interiori brevi come haiku. Due poemetti aprono e chiudono questo nuovo rito sonoro: Sermone ai cuccioli della mia specie, esortazione a chiunque abbia cura dell’infanzia e Dai dormiveglia del sangue, riflessione ardente intorno al formarsi di una vocazione poetica (sabato 14 marzo ore 21.00 Teatro Zeppilli- Pieve di Cento).

 

Focus sull’identità di genere con Un eschimese in Amazzonia della Compagnia The Baby Walk Liv Ferracchiati. Vincitore del premio Scenario 2017, lo spettacolo pone al centro il confronto tra la persona transgender (l’Eschimese) e la società (il Coro). La presenza degli “eschimesi” nella società chiede a tutti di rimettere in discussione le regole. La società segue le sue vie strutturate e l’Eschimese si trova, letteralmente, ad improvvisare, perché la sua presenza non è prevista. Un affondo ironico, serrato e amaro nel nostro contesto socio-culturale, un tragitto sul desideriodella felicità tra ricerca personale e il coro della collettività

(sabato 21 marzo ore 21.00 -Teatro Biagi D’Antona di Castel Maggiore).

 

Enzo Moscato, attore, regista, filosofo e cantante, esponente di spicco della nuova drammaturgia partenopea, è ad Agorà con Modo Minore, spettacolo musicale, pensato come un viaggio obliquo nella canzone napoletana ed internazionale tra gli anni ‘50, ‘60 e ’70, con il contrappunto di testi originali di dello stesso Moscato, autentico e grande maestro del teatro (sabato 9 maggio ore 21 Teatro Alice Zeppilli – Pieve di Cento).

 

La musica d’autore è presente nella 4° edizione di Agorà con due progetti: È la musica che ci unisce e il Premio Alberghini. È la musica che ci unisce, finanziato nell’ambito del Piano di zona per la salute ed il benessere sociale del Distretto socio-sanitario Pianura Est, prevede due appuntamenti, entrambi a ingresso libero: con il Gruppo Cantodiscanto e con il Coro Arcanto.

Cantodiscanto – che lavora fin dalle origini sulla musica popolare – presenta canzoni e musiche originali dal repertorio ispirato al Sud italiano e al Mediterraneo e canzoni rivisitate da diversi Paesi del Mondo. Sul palco Guido Sodo (strumenti a corda, voce), Frida Forlani (voce), Paolo Caruso (darbouka, cajon, pandeiro, drums), Ivan Valentini (sax soprano, sax alto), Giovanni Calcaterra (contrabbasso) e con i partecipanti ai Laboratori musicali del progetto È la musica che ci unisce! (sabato 7 dicembre ore 21 -Teatro La Casa del Popolo Castello d’Argile).

Arcanto, il Coro diretto fin dai suoi esordi da Giovanna Giovannini, che porta in scena il più ampio repertorio musicale di Giovanna Marini, è in cartellone con Te Deum. Coro per un amico. Dedicato a Giuseppe Bertolucci, ha come fil rougel’avvicendarsi di mutamenti, tempi, segmenti di vite(domenica 22 dicembre ore 18 Teatro Don Dante Bolelli Galliera).

 

Per il gran finale della stagione, Agorà sceglie un luogo insolito, il centro sociale anziani Pertini di Castel Maggiore, per l’allestimento dell’ultimo spettacolo e la festa finale. E’ la coppia Nicola Borghesi e Lodovico Guenzi (cantante de Lo Stato Sociale) con Capitalismo magico di Kepler-452 a chiudere questa 4° edizione. Capitalismo magico è una passeggiata di due amici di una vita, storditi e disorientati nell’alba dei trent’anni, alla ricerca di ciò che nella realtà ancora pulsa di una viva, inspiegabile, perturbante magia. A seguire, crescentine e serata danzante a cura del Centro Pertini (sabato 23 maggio ore 21 Centro Pertini Castel Maggiore).

 

 

PROGETTI SPECIALI

Tre i progetti speciali di questa 4° edizione:

 

Danza e paesaggio

Le stagioni invisibili

 

Dalla collaborazione tra Agorà e la Compagnia Le Supplici nasce una nuova edizione del progetto speciale Le stagioni invisibili alla scoperta di un nuovo intreccio tra la danza della compagnia Le Supplici e i luoghi di incanto e da scoprire.

Le stagioni invisibili si compone di quattro performance di danza dirette da Fabrizio Favale a scandire il passaggio delle quattro stagioni in luoghi naturali e all’aperto. Un progetto itinerante che parte da una ricerca della compagnia basata sul ciclo delle Stagioni e sulla cultura popolare arcaica e si innesta in incontri con il pubblico nel meraviglioso paesaggio della Unione Reno Galliera. Ogni evento è unico, costruito site specific e si svolge in luoghi sempre diversi per ogni stagione. In scena Daniele Bianco, Vincenzo Cappuccio, Andrea Del Bianco, Martina Danieli, Fabrizio Favale, Francesco Leone, Valentina Palmisano, Mirko Paparusso, Angelo Petracca, Filippo Scotti.

Specialità dei luoghi, alcuni aperti per la prima volta al pubblico:

Dalla pista di velivoli leggeri immersa nel verde a poderi e campi in cui la natura si manifesta nella sua bellezza, dalle grandi vasche d’acqua, filari e coltivazioni fino all’unicità del paesaggio postindustriale di una discarica, in luoghi di incanto e apparizione, per festeggiare le quattro stagioni scandite dal rapporto danza e paesaggio.

(Domenica 6 ottobre ore 16 Pista Reno Air Club Casadio Argelato AUTUNNO They arrive not for us; Domenica 15 dicembre ore 15 Area di riequilibrio ecologico a Balia a San Giorgio di Piano INVERNO All animals calm;

Domenica 22 marzo ore 16 Impianto di discarica – Galliera PRIMAVERA I’m growing all around; Domenica 24 maggio ore 16 Impianto Idrovoro storico di Bagnetto – Castello d’Argile ESTATE Another language).

 

 

 

 

Lapsus Urbano // Resistenza – Kepler -452

In Lapsus Urbano // Resistenza, progetto della Compagnia Kepler-452, pensato appositamente per Agorà e per la ricorrenza del 25 aprile, il tessuto urbano del comune di Castel Maggiore verrà osservato attraverso la lente della memoria della Resistenza partigiana, attraversando le voci di chi, tra gli abitanti, della resistenza ha una esperienza diretta e di chi, invece, oggi la vive come una ricorrenza distante e vuota di un senso di memoria, una voce narrante guiderà il gruppo di spettatori nella ricerca, oggi, del senso del ricordare, osservando i segni del passato e interrogando il presente (da giovedì 23 a lunedì 27 aprile ore 18 spettacolo itinerante – Castel Maggiore Prenotazione obbligatoria. Spettacolo per 40 spettatori).

 

 

Repertorio dei soprannomi della città e della provincia di Bologna

Una serata speciale dedicata ai soprannomi per raccontare il caleidoscopio di storie racchiuse nelle nostre città è Repertorio dei soprannomi della città e della provincia di Bologna lettura corale di Paolo Nori, a conclusione del laboratorio tenuto espressamente in Agorà (nel mese di marzo 2020) per raccogliere memorie, aneddoti, storie sui soprannomi del nostro territorio. Scrive Nori “Raccontare il motivo di un soprannome è raccontare una storia. L’idea è che raccontando una cosa marginale, di secondo piano, non ufficiale, come i soprannomi, salti fuori una faccia della città non ufficiale e quindi forse più vera e più interessante di quella che va a finir sulle lapidi o nei libri di storia”. 

Prima della prossima pubblicazione, verrà letto il Repertorio dei soprannomi della città e della provincia di Bologna, un’avventura collettiva di scrittura tenuta da Paolo Nori con il gruppo di partecipanti del laboratorio di Agorà (sabato 16 maggio ore 21 Porta Ferrara San Giorgio di Piano).

 

 

LABORATORI

Tre i laboratori pensati appositamente per il pubblico di Agorà: il laboratorio di scrittura con Paolo NoriRepertorio dei soprannomi della città e della provincia di Bologna, il laboratorio di lettura espressiva, lettura a voce alta con Anna Amadori e il laboratorio teatrale condotto da Mariano Dammacco e Serena Balivo.

Lo scrittore Paolo Nori conduce un seminario di scrittura che darà poi origine al Repertorio dei soprannomi della città e della provincia di Bologna, un libro che racconta storie sui soprannomi. L’idea che sta dietro questo libretto è che raccontando una cosa marginale, di secondo piano, non ufficiale, come i soprannomi, salti fuori una faccia della città non ufficiale e quindi forse più vera e più interessante di quella che va a finir sulle lapidi o nei libri di storia. Il laboratorio è aperto a tutti coloro che sono interessati alla scrittura, anche se alle prime esperienze (sabato 14 e domenica 15 marzo e sabato 28 e domenica 29 marzo 2020 dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30 presso Biblioteca Arbizzani – Piazza Indipendenza 1 San Giorgio di Piano In collaborazione con To soréla entertainment).

 

Il laboratorio con Anna Amadori dal titolo Vi prometto… che d’ora in poi sarò buono è un laboratorio di lettura dedicato a Pinocchio di Carlo Lorenzini. Pinocchio è un libro infinito, sorprendente a ogni ritorno. Il laboratorio è un invito a una nuova esplorazione di Pinocchio, del suo mondo notturno e invernale, selvatico e misterioso, beffardo e moralista, di fughe affannate e beffe crudeli, di risate a crepapelle a danno soltanto del povero burattino. La scrittura di Lorenzini allena al fraseggio e all’andamento ritmico dell’italiano. La varietà dei registri, la forza degli idiomi dei personaggi fanno di Pinocchio un testo essenziale per conoscere la ricchezza lessicale e sperimentare la duttilità espressiva della nostra lingua nella lettura ad alta voce (da ottobre a gennaio Biblioteca Luzi – San Pietro in Casale). Da ottobre 2019 a gennaio 2020.

 

Laboratorio teatrale | Condotto da Mariano Dammacco e Serena Balivo

Il flauto di vertebre / ABC dell’attore

Laboratorio in quattro incontri. Ogni incontro sarà centrato su una tecnica del lavoro dell’attore: l’uso del corpo, il pronunciare il testo, l’improvvisazione, la relazione con l’altro attore. Da febbraio a marzo 2020.

La Piccola Compagnia Dammacco è nata nel 2009 dall’incontro tra Mariano Dammacco, attore, autore, regista e pedagogo teatrale di esperienza ventennale e Serena Balivo. La compagnia porta avanti il proprio percorso con l’intenzione di perseguire un’idea di teatro d’arte e d’autore e al tempo stesso popolare e svolge la sua attività a partire da una ricerca centrata sul lavoro dell’attore e sulla composizione di drammaturgie originali. Nel 2017 Serena Balivo vince il Premio UBU come attrice under 35.

 

Per informazioni e iscrizioni ai laboratori Alessandra Farneti:

laboratori@associazioneliberty.it335/7797640 Tutte le informazioni sul sito www.stagioneagora.it

 

Nell’ambito della collaborazioni teatrali a livello regionale che Agorà promuove per incentivare forme di mobilità degli spettatori e il clima di una ‘esperienza teatrale condivisa’, sabato 30 novembre è prevista una navetta per lo spettacolo Elvira con Toni Servillo al Teatro Rasi a Ravenna nell’ambito de La Stagione dei Teatri di Ravenna Teatro (ore 18.30 partenza da Pieve di Cento, ore 19 partenza da Argelato).

 

 

Stagione Agorà

promossa da Unione Reno Galliera con il contributo di Regione Emilia-Romagna

direzione artistica Elena Di Gioia

produzione Associazione Liberty e Unione Reno Galliera

Al centro di Agorà un articolato progetto di teatro diffuso: spettacoli, laboratori, incontri, nuove creazioni e condivisioni con artisti della scena contemporanea, nei teatri e nei luoghi diffusi di otto comuni della Unione Reno Galliera nella Area metropolitana di Bologna.

 

Main sponsor Unipol Gruppo e Hera

Sponsor Coop Alleanza 3.0, Coop Reno, Gruppo Camst, Società Dolce, Ariostea Broker, Lachiter, Borghi Impianti oleodinamici S.p.a., Emil Banca, Energy Group, Roboqbo, Gelateria G7, ASA Azienda Servizi Ambientali S.C.p.A.

Con la partecipazione di ATER

Con la collaborazione di Città Metropolitana di Bologna, Istituzione Villa Smeraldi – Museo della Civiltà Contadina, Biblioteche Associate, Istituto Ramazzini, Premio Giuseppe Alberghini, Centro Sociale Sandro Pertini-Castel Maggiore, A.N.P.I., Direzione Didattica di Castel Maggiore, Associazione Culturale Russia Emilia-Romagna, Eurasian Travel

 

Progetto “Le stagioni invisibili – Ciclo Coreografico Infinito/The Creation of Seasons”

con il contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, ATER, Regione Emilia-Romagna

con il sostegno di MiBAC e SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Per Chi Crea”

con la collaborazione di Unione Reno Galliera, Consorzio della Bonifica Renana, Reno Air Club, Stazione Ecologica di Galliera

 

 

Per informazioni:

Dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13

Telefono, WhatsApp e SMS: 333.8839450

biglietteria.teatri@renogalliera.it

Per il programma completo:

www.stagioneagora.it

www.renogalliera.it/agora

 

UFFICIO STAMPA PEPITApuntoCOM

051 3547571 | 333 2366667 | 347.2105801 info@pepitapromoters.com