Youngabout Festival internazionale giovani e cinema A cura dell’associazione culturale Gli anni in tasca (Bologna 3-9 marzo 2008)

 Dal 3 al 9 marzo 2008 a Bologna un’intera settimana dedicata ai giovani, spettatori ed interpreti del festival di cinema Youngabout – Festival internazionale giovani e cinema, curato dall’associazione culturale Gli anni in tasca. Il Festival propone film di rara intensità, adatti non solo per un pubblico di ragazzi, ma per tutti coloro che intendano lasciarsi trasportare dalle emozioni, rivivendole attraverso il grande schermo.

Il Festival è promosso dal Coordinamento adolescenti del Quartiere San Vitale, ha il sostegno del Settore Cultura e Rapporti con l’Università del Comune di Bologna, del Comune di San Lazzaro di Savena, della Provincia di Bologna, della Regione Emilia Romagna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, il patrocinio del Comune di Bologna, del Corso di Laurea in DAMS dell’Università di Bologna, della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna e il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Il tema della scelta, così importante per un’età di passaggio come l’adolescenza, è il filo rosso che unisce le pellicole, presentate in questa prima edizione del Festival e provenienti da tutto il mondo, opere non basate su effetti speciali o sensazionalistici, ma tese a risvegliare emozioni sopite o non ancora identificate, rese riconoscibili attraverso le immagini. I giovani protagonisti si trovano ad affrontare delle scelte importanti, in relazione agli eventi, che richiedono la messa in gioco del senso di responsabilità e nell’ottica di soluzioni di vita impreviste.

Youngabout dedica due EVENTI SPECIALI alla cinematografia di due importanti paesi europei: Inghilterra ed Olanda. Accanto a questi, due CONCORSI: uno per la sezione lungometraggi ed una per i corti realizzati dai ragazzi, che hanno partecipato al bando indetto dall’Associazione Gli anni in tasca.

Il vincitore per entrambe le sezioni, sarà decretato da una giuria di ragazzi delle Scuole Superiori di Bologna; in palio un premio in denaro per il film e per il corto attrezzature per realizzare video.

Tutti i film e i video sono proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

 Inghilterra

Venerdì 7 e sabato 8 marzo un’eccezionale retrospettiva dedicata alla cinematografia per ragazzi del periodo post-bellico inglese (anni ’40-‘50); verranno proiettati film assolutamente introvabili e dalla storia davvero eccezionale: furono tutti creati per un pubblico di ragazzi, all’interno del progetto Children’s Entertainment Films (CEF), fortemente voluto da Lord J. Arthur Rank e Mary Field, in Gran Bretagna, a partire dal 1944. Insegnante e storica, nata a Wimbledon nel 1896, Mary Field dal 1925 lavorò al British Instructional Film, nella produzione di filmati “specialistici” per le scuole. Dotata di una straordinaria curiosità e forza di volontà, affiancando i direttori della fotografia, i montatori, gli sceneggiatori apprese le diverse tecniche cinematografiche, diventando capace di padroneggiarle con sicurezza. Ma fu il produttore e uomo d’affari J. Arthur Rank, ad individuare e valorizzare le straordinarie qualità di Mary Field, come creativa e organizzatrice, affidandole il compito, allora pionieristico, di coordinatrice del settore produttivo e distributivo di film esclusivamente per ragazzi. Dal 1943 al 1951 Mary Field diresse ininterrottamente il Children’s Entertainment Films (C.E.F.). Rank, fervente metodista, fu anche mecenate e promotore di iniziative no-profit di forte intento educativo e formativo, credendo tenacemente nella vocazione “moralizzatrice” del cinema di qualità. Un’esperienza unica nel suo genere, una produzione in cui i film furono concepiti, prodotti, destinati ad un pubblico di minori, proiettati con straordinario successo, nei Cine Clubs per ragazzi dei circuiti delle Sale Odeon e Gaumont della Gran Bretagna e dei Paesi del Commonwealth. In Italia, il Festival di Venezia, nella Sezione per Ragazzi, selezionò e premiò alcuni dei film del C.E.F.

Venerdì 7 al Cinema Odeon (Via Mascarella, 3) a partire dalle ore 18.30, è possibile assistere alla proiezione di quattro di questi preziosi lungometraggi, tra i moltissimi prodotti in quel periodo, di cui molti purtroppo sono andati perduti; quelli rimasti sono oggi conservati negli archivi del British Film Institute di Londra. I primi due film in programma vinsero la medaglia d’oro al Festival di Venezia nella sezione ragazzi. Il drago del castello di Pendragon (The dragon of Pendragon castle) regia di John Baxter (GB, 1950, 52’), storia di un’insolita amicizia fra un bimbo ed un draghetto; Il tunnel segreto (The secret tunnel) regia di William C. Hammond (GB, 1947, 50’), un film all’insegna del giallo, ricco di suspense, dove i ragazzi ritrovano un prezioso quadro rubato; Ballerina (The little ballerina) regia di Gilbert Lewis (GB, 1947, 60’), la quattordicenne Joan sogna di diventare una ballerina di danza classica; ed infine Natale nei boschi (Bush Christmas) regia di Ralph Smart (GB, 1947, 74’), ambientato in Australia, dove alcuni ragazzi si mettono alla ricerca di una cavallina rubata.

Nel corso del pomeriggio saranno proiettati anche due corti sempre provenienti dalla videoteca del BFI: Tom’s ride di Darrel Catling, (Gran Bretagna, 1944, 10’), Tom desidera una bicicletta; un giorno trova per strada un borsellino pieno di soldi, ma invece di usare quel denaro per l’agognata bicicletta, fa di tutto per restituire il borsellino alla legittima proprietaria.

Un cartone animato sulla vita delle api è invece Bee wise! di Anson Dyer (Gran Bretagna, 1946, 8′).

Sabato 8 marzo (dalle ore 9.30) in occasione della Festa della donna, inoltre, la storia di Mary Field sarà ripercorsa con alcuni esperti nel convegno “Omaggio a Mary Field”, che si terrà presso la Sala del Silenzio (Quartiere San Vitale – Vicolo Bolognetti, 2). Il convegno intende mettere a confronto la modalità di lavoro della Field, risalente agli anni Quaranta e Cinquanta, con l’attualità, indagando anche come la cinematografia sappia raccontare l’infanzia e la pubertà e soprattutto se sia ancora capace di parlare a questo pubblico speciale, tenendo conto dei nuovi linguaggi, con uno sguardo più ampio sull’universo giovanile. Partecipano al convegno Adriana Scaramuzzino Vicesindaco del Comune di Bologna, Carmelo Adagio Presidente del Quartiere San Vitale, il pedagogista Giovanni Amodio, Angela Mastrolonardo dell’Associazione Gli anni in tasca, Fleur Buckley Responsabile dell’archivio del British Film Institute, Giacomo Manzoli Presidente del Corso di Laurea DAMS- Università di Bologna, Peppe D’Antonio direttore artistico Festival delle Culture Giovanili e Monica Dall’Asta docente di Storia delle teorie del cinema presso l’Università di Bologna.

Nel pomeriggio verranno proposti due workshop curati da Matteo Giacchella sulle modalità di realizzazione di un corto con i bambini e Federico Ajello sul tema delle nuove tecnologie in relazione alle vecchie e nuove generazioni.

(Per partecipare al convegno è necessaria l’iscrizione all’indirizzo giovanni.amodio@comune.bologna.it).

Olanda

Mercoledì 5 marzo dalle 16.30 alla Scuderia (Piazza Verdi, 4), una giornata dedicata alle nuove tendenze cinematografiche provenienti dai Paesi Bassi con un’attenzione particolare al documentario per ragazzi di fattura olandese. Una cinematografia poco conosciuta nel nostro Paese, ma tra le più attive e feconde d’Europa.

Alla presenza della regista Mischa Kamp sono proiettati, in prima visione nazionale, tre documentari: Naked (Bloot), regia di Mischa Kamp (Olanda 2007, 36’), con la tecnica della “rotoscop animation”, personaggi veri ridisegnati, sono raccontate storie personali sui cambiamenti del corpo durante l’adolescenza; Chicken (Kip) regia di Remy van Heugten (Olanda, Marocco, 2007, 15’), una riflessione sulla difficoltà di accettare la diversità del proprio nucleo familiare; I want to go home (Hobby: naar huis gaan) regia di Annelies Kruk (Olanda, 2007, 15’); la regista racconta con notevole delicatezza, la scelta di una giovane coppia di accogliere in affido due fratelli adolescenti, che hanno una difficile situazione familiare. Sono poi presentati tre cortometraggi d’animazione caratterizzati da uno humour irriverente e sottile: Intermezzo di Emma Hazenak (Olanda, 2007, 3’), una donna pulisce la sua casa, ascoltando musica, infastidita da alcune mosche. A seguire Moi di Job, Joris & Marieke (Olanda, 2006, 2’), Pelle, uno strano personaggio, si perde in uno spazio buio. Per concludere Tree (Boom) di Tomas Schats (Olanda, 1’), un filmato ricco di humour, al centro un albero meta di uccelli migratori.

Anche fra i lungometraggi in concorso, in programma sempre per mercoledì 5, un omaggio all’Olanda e ad un regista importante come Ben Sombogaart, che partecipa con il suo ultimo film Crociate in Jeans (Kruistocht in spijkerbroek).

Concorsi

Da lunedì 3 marzo iniziano le proiezioni degli otto film in concorso, in programma due al giorno, al mattino ore 9.30 al Cinema Odeon (Via Mascarella, 3) in contemporanea sale A e B.

Tutti i film della giornata sono poi proiettati uno di seguito all’altro in replica serale al Cinema Perla (Via S. Donato, 34) (ore 20.00 e 22.30).

Tutti i film sono preceduti da cortometraggi, sempre sul tema dei giovani e anche questi provenienti da tutto il mondo. Alcuni film saranno replicati anche alla Scuderia sabato 8 e domenica 9.

Lunedì primi due film in programma (Sala A) Vanaja, regia di Rajanesh Domalpalli (India, USA, 2006, 111’). Protagonista la quattordicenne indiana Vanaja, figlia di un pescatore, al quale una veggente predice un futuro da grande danzatrice.

Il film è preceduto dal corto Market (Plac) di Ana Husman (9’, Croazia, 2007) sui ritmi del mercato a Zagabria, girato con la tecnica a passo uno del cinema d’animazione.

Contemporaneamente in Sala B il corto olandese I want to go home            e la proiezione del film La tète de maman, regia di Carine Tardieu (Francia, 2007, 95’). Attraverso lo sguardo dell’adolescente Lulù, la regista osserva il difficile rapporto tra adulti e ragazzi, soprattutto in ambito familiare.

Martedì 4 marzo in Sala A viaggio in Brasile con Proibito proibire, regia di Jorge Duràn, (Brasile, 2006, 100’). Paulo, studente di medicina, svolge il tirocinio in ospedale a Rio. Una delle sue pazienti, gravemente ammalata, gli raccomanda i suoi figli. Per tener fede alla promessa, la vita di Paulo e dei suoi amici viene a contatto con la dura realtà delle favelas. Il film è introdotto dal corto Hilda & Karl di Toke Constantin Hebbeln, (12’, Germania), in cui si racconta la nascita di un tenero amore tra due operai di un’acciaieria.

In Sala B la mattina inizia con un momento di poesia e romanticismo con il corto d’animazione The Danish Poet, regia di Torill Kove, (15’, Norvegia, Canada, 2006), protagonista il poeta in crisi Kasper che si reca in Norvegia per incontrare la scrittrice Sigrid Undset… (Il film ha vinto l’Oscar nel 2007 come miglior cortometraggio).

Di seguito a dura realtà familiare di un bambino nel film Il fabbro (Ghofl-saz) regia di Gholamreza Ramezani (Iran, 2007, 76’); a Teheran il giovane figlio di un fabbro, attraversa una profonda crisi interiore: denunciare o meno suo padre per maltrattamenti? Il regista non ha dubbi… solo il coraggio del singolo può migliorare la società. Mercoledì 5 marzo, in Sala A il brevissimo corto d’animazione George grows (George Wächst), regia di Martin Schmidt, (2’ Germania, 2007) precede il film, tracciando la parabola della vita dell’uomo.

Nella giornata dedicata all’Olanda, si inizia appunto con un film proveniente dai Paesi Bassi del famoso regista Ben Sombogaart, Crociate in jeans (Kruistocht in spijkerbroek) (Olanda, 2006, 125’), tratto dal romanzo di Thea Beckman. Durante una partita in Germania, il quindicenne olandese Dolf sbaglia clamorosamente un goal. Per tornare indietro nel tempo e ripetere l’azione, usa la macchina del tempo che la mamma scienziata sta sperimentando, ma uno sbaglio nella programmazione spedisce il ragazzo nella Germania del Medio Evo.

In Sala B due brevissimi corti La leçon de dans di Philippe Prouf, (5’, Francia), un’ironica analisi dei gesti inventati da un ragazzo che balla in discoteca e il cartone olandese Intermezzo.

Di seguito un altro film brasiliano, Antonia regia di Tata Amaral (Brasile, 2006, 90’), quattro ragazze, nate e cresciute nei sobborghi di Săo Paulo, decidono di formare una band, chiamandola “Antonia”. Proprio quando la loro esperienza si sta consolidando, accadono degli episodi che causano delle fratture nel gruppo.

Giovedì 6 marzo in Sala B alla presenza del regista Mark Jay, proiezione cui seguirà un dibattito, del film Dolphins regia di Mark Jay (GB, 2007, 100’). Brent Black ha una passione per le automobili. Una sera, tornando a casa, evita miracolosamente di investire una ragazza Ophelia, il cui sguardo lo colpisce profondamente. Anche se provengono da mondi diversi, tra i due nasce una forte attrazione. Il film è introdotto da un corto di produzione olandese Tree (Boom).

In Sala A dopo la proiezione del brevissimo corto olandese Moi, ultimo film in concorso Dorm regia di Songyos Sugmakanan (Thailandia, 2006, 106’), il giovane regista sceglie il genere horror per raccontare una storia di formazione. Chatree, tredici anni, ama bighellonare con gli amici. I genitori, esasperati, decidono di mandarlo in collegio. Inizia così per il giovane una nuova vita in un luogo lugubre, abitato da ragazzi ostili, che gli danno il benvenuto raccontando storie di fantasmi.

Nel pomeriggio di giovedì (ore 16.00) presso la Scuderia il legame fra cinema e videogiochi viene affrontato in una tavola rotonda, dove l’illustre ospite scozzese Hugh Hancock, parla del tema della MACHINIMA (si pronuncia “muh-sheen-eh-mah”): realizzare minifilm utilizzando i videogame. Il creatore di questo neologismo è proprio Hancock, 24enne presidente della Strange Company, che ha realizzato horror movie, commedie, gialli, spot pubblicitari e videoclip utilizzando il joystick, gli scenari e i personaggi dei videogame. Opere estremamente geniali ed artistiche a bassissimo costo, distribuite in rete e scaricabili gratuitamente dal sito www.machinima.com (Info: www.strangecompany.org).

 Venerdì 7 marzo al Cinema Odeon Sala A ore 9.30 proiezione dei cortometraggi in concorso girati dai ragazzi, e selezionati tra i moltissimi arrivati in seguito al bando di concorso indetto dall’Associazione Gli anni in tasca.

Contemporaneamente in Sala B (in replica anche alle 20.20 sempre all’Odeon) la versione italiana di Persepolis (Francia, 2007, 95’), film fuori concorso, tratto dall’omonimo best seller di graphic novel di Marjane Satrapi, che ha firmato la regia insieme a Vincent Paronnaud. Nel 2000 l’iraniana Satrapi ha scritto un romanzo autobiografico a fumetti, riscuotendo un grande successo. Qualche anno dopo ha dato vita ai suoi personaggi, facendoli diventare i protagonisti di un film applaudito e premiato al Festival di Cannes 2007. Persepolis è la storia della formazione dell’autrice stessa, nata a Teheran nel 1970, in una famiglia progressista, segnata dalla rivoluzione komeinista e dal terrore della guerra Iran-Iraq. Proprio a causa del conflitto Marjane fu costretta a rifugiarsi, a soli quattordici anni, in Europa, dove ha conosciuto l’amore, la solitudine, l’amicizia e l’amarezza della discriminazione.

Il film è preceduto dal corto tutto italiano, candidato all’Oscar 2008, Il supplente di Andrea Jublin, (15’, Italia, 2006); in una classe entra un supplente piuttosto strano: strapazza i ragazzi, dice cose senza senso, fino all’arrivo del preside…

Sabato 8 marzo dopo il convegno alle ore 19.00 alla Scuderia alla presenza della madrina d’accezione la Vicesindaco del Comune di Bologna Adriana Scaramuzzino, premiazione del lungometraggio e del corto vincitori dei rispettivi concorsi. A seguire alle 20.30 per celebrare la Festa della donna, replica del film brasiliano Antonia di Tata Amaral.

Domenica 9 marzo il Festival si conclude sempre presso la Scuderia con Dodici ore di cinema. Dalle ore 12.00 una maratona di alcuni dei lunghi e dei corti presentati durante la settimana.

L’Associazione culturale Gli anni in tasca, il cinema e i ragazzi nasce a Bologna nel 1997 con l’intento di far conoscere ed amare ad un pubblico giovane il cinema di qualità. L’Associazione propone la visione, nelle sale cinematografiche, di opere significative appartenenti ad una cinematografia di carattere internazionale e per lo più estranee al circuito commerciale. A tal fine organizza da dodici anni una rassegna chiamata Un film nello zaino, che coinvolge le scuole materne, elementari, medie inferiori e superiori di Bologna e Provincia. Da questa lunga esperienza è nato il Festival Youngabout.

Info tel. 345/2125230

Email: info@youngabout.com

www.youngabout.com

Per le proiezioni all’Odeon e al Perla

intero € 5.00 ridotto € 3.00

Per usufruire del biglietto ridotto è necessario ritirare la Youngabout card presso l’Info point della Scuderia dal 25 febbraio ore 19-21

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