CONTRONATURA 2008 – Esemplare stagione teatrale a cura di Cantharide (Auditorium Spazio Binariodi Zola Predosa (presso il Palazzo Comunale, Piazza di Vittorio 1, Zola Predosa, Bo gennaio-marzo 2008 )

Elena Galeotti in Niobe

Sabato 12 gennaio 2008 (ore 21.00) presso Spazio Binario (Piazza di Vittorio, Zola Predosa) prende il via la decima edizione di Contronatura, la stagione teatrale a cura dell’Associazione Cantharide, dedicata quest’anno al teatro emiliano romagnolo: alla sua forza e alla sua costanza nella ricerca di sempre nuove e coinvolgenti forme espressive.

Contronatura è in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura del Comune di Zola Predosa e della Provincia di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna.

“Sono passati dieci anni dal nostro primo progetto teatrale a Zola Predosa – scrive Cantharide – e come allora al centro del nostro lavoro rimane il desiderio di riflettere sull’uomo e il suo universo tramite l’arte dell’attore e della messinscena, nonché la necessità di dialogare e confrontarsi con il territorio. Esemplare è il sottotitolo scelto per questa decima edizione poiché “gli artisti coinvolti nei nostri progetti teatrali – continua Cantahride – portano avanti un lavoro esemplare, mossi non dal successo né tanto meno da facili guadagni, bensì dal desiderio di affrontare il pubblico per un confronto sincero e costruttivo. Pensiamo che esemplare sia anche lo spettatore che dell’atto teatrale è parte integrante, e ne determina la vita”. Non potevano quindi mancare grandi maestri del teatro di ricerca italiano e spettacoli per un pubblico di tutte le età pronto a divertirsi e a confrontarsi con le emozioni.

Apre la stagione Alessandra Frabetti con  Shakespeare in death – Tributo a Leo, spettacolo dedicato al grande maestro Leo De Berardinis, da cinque anni in coma. Scrive Alessandra: “ A me che fin dagli anni settanta del secolo scorso ho avuto la fortuna di crescere a teatro con quel nutrimento, sembra doveroso non solo rendere omaggio ad un maestro come Leo, ma soprattutto trasferire ai miei colleghi più giovani ciò che del suo teatro resta vivo nella mia esperienza del tutto soggettiva di spettatrice – attrice”.La Frabetti parte da un montaggio di scene significative, desunte da alcune delle più importanti tragedie shakespeariane, per creare un gioco scenico, che alterna momenti archetipici, come è previsto nella scrittura di Shakespeare, ad altri di puro e imprevedibile divertimento. Felice ritorno, sabato 19 gennaio (ore 21.00), quello di Ivano Marescotti, che sul palcoscenico di Spazio Binario presenta Pronto chi parla? – una Fondazione, recital sulla difficile condizione di uomini ai margini della società, tratto dall’ultimo testo del poeta Raffaello Baldini, consegnato prima di morire all’attore ravennate dallo stesso autore. Si tratta di figure emarginate, straziate e “messe in croce” da una società inaccogliente, che proprio per vulnerabilità finiscono per apparire comici e tragici al tempo stesso. Accanto al testo di Baldini, Marescotti propone un’assonanza con alcuni racconti di Dino Buzzati che, come i testi del poeta santarcangiolese, partono da situazioni di vita banale, quotidiana, comica per giungere, attraverso la metafora poetica, ad esprimere il tragico della vita.

 Sabato 2 febbraio (ore 21.00) la compagnia bolognese Teatrino Giullare presenta il nuovo visionario allestimento Alla meta, di Thomas Bernhard. Dopo il successo strepitoso del loro Finale di partita per attori, marionette e una scacchiera, il Teatrino Giullare si confronta questa volta con il delirio verbale di Bernhard, con la profonda vertiginosità delle sue parole e la forza graffiante e spiazzante di azioni e silenzi. Il tutto con gli ingredienti di un teatro di figura innovativo, spettacolare, poetico e stralunato, un teatro fantastico, popolato oltre che da attori in carne ed ossa da attori di legno, argilla, ombre, maschere e marchingegni scenici.

Domenica 17 febbraio (ore 17.00) Cantazibul, il gruppo formato dai giovani del territorio, che da anni seguono a Zola i laboratori teatrali dell’Associazione Canthardide, presenta Idèe vide (Idea vuota): racconto, scritto dagli stessi ragazzi insieme ad un gruppo di giovani attori francesi, del viaggio che li ha condotti ad elaborare la storia dello spettacolo; di come si sono nascosti, della paura del vuoto, delle invisibili emozioni dalle quali poi sono nati personaggi e trame.

Idèe vide è stato presentato lo scorso luglio al Festival Internazionale di Teatro Ragazzi, “Festival d’Enfants sur Scène” di Trégeux (Francia).

Sabato 23 febbraio (ore 21.00) Filippo Plancher con Né padre né figlio, un viaggio attraverso se stessi per esplorare il campo delle relazioni tra padre e figlio, partendo dalla condizione di padre separato.

“Lo stato di spaesamento nel quale si trova il protagonista all’inizio – precisa Plancher – lo porta via via a ricomporre la sua identità attraverso il riscontro con la madre e con gli altri personaggi che incrocia”.

“Ho immaginato – confessa il regista Salvatore Arena – un attore che sostasse nei luoghi del racconto, che vibrasse di un bisogno. Siamo partiti dalla solitudine sentimento intimo e primordiale, dallo sperdimento che provoca un abbandono, dal sentirsi inadeguato in ogni luogo, dal non capirsi come marito – padre – figlio. C’è stata come la necessità allora di mettere ordine in un cassetto pieno di fogli, di togliere polvere dai sentimenti. Un viaggio sofferto e faticoso in cui ci si è guardati dentro e scoperti fragili, spaventati”.

Venerdì 7 marzo alle ore 21.00 – e in replica domenica 9 alle ore 17 e lunedì 10 alle 21.00 – l’Associazione Cantharide presenta Le piume di Niobe, ultimo appuntamento della stagione.

Elena Galeotti porta in scena lo smarrimento di una cantante lirica che, perduta la possibilità di esibirsi in pubblico, vaga con i suoi accompagnatori-musicisti alla ricerca di un luogo famigliare per ritrovare sé stessa e sfuggire dai fantasmi di una madre e un amore che l’hanno resa “maledetta” proprio come la Melusina dell’antico mito medievale. Niobe non può più cantare, il suo bene più prezioso, e improvvisamente il mondo appare ai suoi occhi piccolo, confuso e caotico. Niobe è terrorizzata dall’idea di perdersi perché ogni luogo è diventato un “non-luogo”. Attraverso la musica rivive i ricordi di un passato da grande diva, ma le difficoltà del suo malessere fisico la fanno ripiombare con violenza in un presente nudo e crudo . Niobe è sola e non manca di umorismo. La sua arte è l’unica ancora di salvezza e va ritrovata, Niobe continua, nonostante tutto, a prepararsi, ad allenarsi, perché la sua è una “questione di stile che diventa una filosofia di vita”.

 

INFO: tel 334/3660798

 

e-mail: cantharide@libero.it

 

www.cantharide.it

 

 Biglietto Intero: euro 10,00

 

ridotto euro: 8, 00

 

a teatro con i tuoi: i minorenni accompagnati a teatro dai genitori hanno l’ingresso gratuito.

 

 Prevendita: Ufficio IAT di Zola Predosa presso Villa Edvige Garagnani, via Masini 11 tel 051 752472

 

Vendita biglietti un’ora prima di ogni spettacolo presso lo Spazio Binario

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