Calendario Eventi

NEI PROSSIMI MESI PEPITA PROMOTERS SARA’  L’UFFICIO STAMPA ANCHE DI:

apr 8 lun 2013
Affari di cuore di Colette Freedman, con Mariangela D’Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo @ Teatro Comunale
21:00 – 23:00
Affari di cuore di Colette Freedman, con Mariangela D'Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo @ Teatro Comunale | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Ultimo appuntamento per la stagione di Crevalcore, nell’ambito della stagione TTTXTE, Affari di cuore di Colette Freedman, tratto dal romanzo The affair di Anna Dillon, con Mariangela D’Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo.

Il testo di Freedman disseziona il rapporto amoroso, mettendo in scena la classica dinamica a tre – moglie, marito, amante – nella forma di un dramma psicologico raffinato e tagliente. Caterina e Roberto, sposati, due figli, vedono lentamente scivolare il loro matrimonio verso la noia. Lei sente la frustrazione di aver rinunciato alla carriera per la famiglia, lui è sempre più distratto dal lavoro. Roberto incontra Stefania, collega giovane e talentuosa, e flirta con lei. Caterina trova una traccia di questa relazione e cerca un confronto con la verità, costringendo così anche gli altri a fare i conti con le loro profonde motivazioni. Il bisogno di sapere la verità, per crudele che sia, e l’empatia, che inevitabilmente ci lega ai protagonisti, diventano motori di un testo che ci mette in gioco personalmente, con le nostre contraddizioni, passioni, debolezze. Guardiamo le vite degli altri attraverso il buco della serratura e allo stesso tempo ci sentiamo a casa, in uno dei tre vertici di questo dramma. Una straordinaria costruzione drammaturgica, che elegge il pubblico a diretto interlocutore, rendendolo così partecipe delle contraddizioni, passioni e debolezze dei tre protagonisti.

 

mag 16 gio 2013
Will Eisner – una vita per il fumetto di Bob Andelman (ed. DOUbLe SHOt il 16 maggio 2013)
mag 16 – 30 giugno 2013 all-day
Will Eisner a lavoro

Will Eisner a lavoro

Novità editoriale per la DOUbLe SHOt che presenta, il 16 maggio 2013, Will Eisner – una vita per il fumetto di Bob Andelman, la biografia ufficiale, ma soprattutto la più completa e ricca, dedicata al padre del romanzo a fumetti. Nel mese di settembre 2013 la GZ editori pubblicherà la biografia anche in formato e-book.

Bob Andelman è un scrittore americano esperto in biografie, che ha scavato nella vita di Eisner per regalarci questo profondo racconto sulla vita dell’autore di Contratto con Dio. L’edizione della DOUbLe SHOt non è una semplice traduzione dell’edizione statunitense pubblicata nel 2005 con il titolo Will Eisner: A Spirited Life dalla M Press (marchio editoriale della Dark Horse), ma l’edizione completa dei materiali prodotti da Andelman per raccontare la vita di Eisner. L’edizione italiana, inoltre, si arricchisce di ben 100 pagine di interviste a personaggi come Howard Chaykin, Denis Kitchen, ma anche Benjamin Herzberg, uno “smart guy” – come lo definisce Andelman – che ha aiutato Eisner nella lavorazione de Il complotto e Fagin l’ebreo. Oppure Ted Cabarga, che lavorò con Eisner nella produzione di PS Magazine, la rivista dell’esercito statunitense. Ci sono ben 13 interviste che rendono questa edizione italiana unica nel suo genere e a dir poco internazionale. La biografia di Eisner è il secondo volume di una collana dedicata ai grandi maestri del fumetto e segue “Grant Morrison: All Star” di Agozzino, Peruzzi e Solinas.

 

Will Eisner – una vita per il fumetto

Autore: Bob Andelman

Casa editrice:DOUbLe SHOt

Pubblicazione: 16 maggio 2013

Genere: saggio

Pagine: 450

Prezzo: 30,00 euro

Traduzione: Andrea Plazzi

Grafica e impaginazione: Alessio D’Uva

Sito: www.doubleshot.it

 

Will Eisner – una vita per il fumetto di Bob Andelman

Casa editrice: GZ Editori in formato e-book,

pubblicazione: settembre 2013

Prezzo: 10,00 euro

Sito: www.gz-editori.it

mag 21 mar 2013
Smell Festival dell’Olfatto (Bologna 21-26 maggio 2013) @ Museo della Musica
mag 21 – domenica all-day

4-LaboratoriSmell

Bologna ospita la IV edizione di Smell Festival dell’Olfatto, la rassegna dedicata alla cultura dell’olfatto e all’arte del profumo, ideata e diretta da Francesca Faruolo in collaborazione con Tempo.

Tema attorno a cui ruotano gli eventi di questa edizione è L’effimero, una scelta nata dal desiderio di esplorare la doppia anima degli odori, tanto impalpabili, quanto intimamente legati alla memoria.

Smell 2013 – scrive Faruolo – intende sfiorare il centro del paradosso dell’Effimero, che coglie e illumina l’anima contraddittoria degli odori e delle nostre percezioni olfattive. Desidera percorrere la sottile linea di confine tra fugacità e permanenza, invitando a coniugare gli opposti. Con solenne leggerezza e volatile sedimento.”

Anche quest’anno il Festival propone un ampio programma fatto di incontri con creatori di fragranze, installazioni e laboratori sensoriali, che permettono al pubblico di espandere il proprio universo olfattivo. Quartier generale dell’evento si conferma il Museo della Musica di Bologna (Strada Maggiore 34 – www.museomusicabologna.it), che offreuna preziosa cornice alle iniziative, suggerendo un legame tra note musicali e note fragranti. Coinvolti anche numerosi altri luoghi della città, con percorsi tra atelier, palazzi storici e negozi selezionati.

Spiega la direttrice artistica: “Il profumo ha una natura sfuggente, è vero, ma è anche un fedelissimo custode del tempo. Possiamo infatti rivivere sensazioni ed emozioni perdute a partire da un richiamo odoroso”. Il fenomeno, conosciuto anche come “effetto Proust, rappresenta una nuova frontiera di ricerca nel campo della medicina e della psicologia. A Smell Festival se ne parla durante l’evento L’Odore. Percezione olfattiva della memoria, con il Prof. Gianni Brighetti, docente del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e Giuseppe Imprezzabile, art director di Meo Fusciuni Parfum,chemetteranno pubblico e stampa a conoscenza di una ricerca nata nel fertile terreno d’incontro tra arte e scienza.

Anche per il 2013 prosegue la collaborazione tra Smell Festival e Zonemoda-Università di Bologna, sede di Rimini, che ospita una lecture sulla creatività e la ricerca nell’ambito del profumo. L’incontro, coordinato dal Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Moda, Prof. Fabriano Fabbri e dalla Prof.ssa Antonella Mascio, vede protagonista lo staff di Fluidounce, giovane azienda di Parma la cui mission è produrre fragranze che siano “un mezzo sensibile per attivare ricordi e relazioni”, che “provochino all’azione” secondo “linee impavide di espressione personale”. Dopo l’incontro con gli studenti di Zonemoda, Fluidounce è di nuovo protagonista di un evento sabato 25 maggio al Museo della Musica di Bologna dove Alberto Borri e Serena Ghidini, fondatori e manager dell’azienda, presentano nu_be (www.nubeperfume.com) un nuovo concept di profumi ispirato agli elementi che hanno dato origine all’Universo: elio, carbonio, ossigeno, litio, idrogeno. Partecipano all’incontro anche la designer Francesca Gotti autrice del concept, dell’immagine e del packaging della collezione, e Tommaso Granelli, orchestratore del racconto di nu_be e attento alla traduzione del profumo sui differenti media non olfattivi.

A Smell Festival si parla anche di oli essenziali e del loro utilizzo a scopo curativo, insieme a Marco Valussi, fitoterapeuta laureato a Londra e ricercatore associato presso l’Unità di Biostatistica, Epidemiologia e Salute pubblica dell’Università di Padova, che presenta il suo nuovo libro Il Grande Manuale dell’Aromaterapia. Fondamenti di scienza degli oli essenziali, Tecniche Nuove 2013. (Sabato 25 maggio, Museo della Musica).

Novità di questa edizione, per iniziativa della storica marca di fazzoletti di carta Tempo, un focus sull’infanzia, che inizia domenica 26 maggio alle ore 11.00 allo “Spazio Tempo” (presso il Museo della Musica) con La mente profumata dei bambini, incontro aperto a genitori, insegnanti e a tutti gli interessati. L’evento, coordinato da Francesca Faruolo, è condotto dalla Clara Cavinato, tra le prime ad essersi interessate specificamente al tema dell’olfatto nella formazione dei più piccoli con una tesi di laurea, conseguita presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Milano Bicocca, su come lo sviluppo dell’olfatto può incidere sulle potenzialità di apprendimento dei bambini. A seguire una parte pratica, con il coinvolgimento dei partecipanti ad un gioco dimostrativo.

I workshop dello “Spazio Tempo”, rivolti anche agli adulti, sono previsti sabato 25 e domenica 26 maggio e sono finalizzati a distinguere le essenze, comporre accordi profumati, potenziare la propria immaginazione sensoriale (info e iscrizioni: www.tempo.it).

L’aspetto magico e curativo legato all’uso della piante, dei profumi e delle essenze è trattato in collaborazione con la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, giovedì 23 marzo dalle 18.00 presso l’Aula Magna del Complesso di Santa Cristina (piazzetta Giorgio Morandi 2), dove Erika Maderna presenta il suo libro Medichesse. La vocazione femminile alla cura (Aboca, 2012).

Il Festival è come sempre promotore delle nuove tendenze nella produzione di fragranze esclusive, artigianali e di nicchia, con uno sguardo anche alle realtà indipendenti rispetto ai consueti canali di distribuzione. Grazie alla collaborazione con il Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, l’hotel 5 stelle lusso di Bologna, nasce in quest’ottica Ephemeral Perfume Showcase: un party e, insieme, un percorso espositivo sensoriale attraverso le proposte della miglior profumeria selettiva, che si svolge venerdì 24 maggio dalle ore 18.00 alle 23.00. Tra le eleganti sale del 1° piano dell’Hotel, il pubblico può scoprire le più esclusive fragranze d’autore, le profumazioni per ambiente e le candele artigianali, frutto dell’incontro tra ricerca e creatività con una costante attenzione alla qualità del prodotto. Approfondimenti sulla cultura del profumo sono previsti, dalle 19.00 alle 23.00, nella prestigiosa sala conferenze “Camerino Di Europa”, dove si alterneranno incontri e “olfazioni” (degustazioni di fragranze) guidate da esperti. Un servizio di aperitivo e buffet è disponibile sulla terrazza dell’albergo con vista della Torre di Palazzo Fava dalle 19.00 alle 21.30. Mentre per tutta la durata del Festival il Ristorante del Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, I Carracci, propone un menu “effimero”, che interpreta il tema di Smell Festival 2013 attraverso i sapori e i profumi dell’alta cucina. Ingresso libero e gratuito senza consumazione (Aperitivo con buffet € 25 a persona. Cena ristorante Carracci € 50 P.P.)

Durante il Festival, inoltre, tutta la città si anima dando vita al programma di ‘Round Smell Festival, un circuito di eventi, incontri, presentazioni, workshop dislocati nel tessuto urbano di Bologna, tra concept store, profumerie, atelier di moda, associazioni culturali, gallerie d’arte.

Il programma dettagliato è disponibile dal mese di maggio su www.smellfestival.it.

Per dettagli sulle modalità di partecipazione agli eventi consultare il sito o chiedere a info@smellfestival.it

IMMAGINE: Anche quest’anno l’immagine di Smell Festival è stata affidata a Georges Bousquet. L’illustratore francese ha scelto una visione simbolica dell’effimero suggerendo un’analogia con il sogno che, un po’ come il profumo, è luogo evanescente di elaborazione del vissuto.

mag 28 mar 2013
Le opere veneziane di Bosch si preparano a tornare nella città natale dell’artista @ Galleria dell\\\'Accademia
18:00 – 30 giugno 2013 @ 19:00

Le opere di Jheronimus Bosch (‘s-Hertogenbosch, NL ca. 1450–1516) attualmente conservati a Venezia, il Trittico degli eremiti, il Trittico della martire crocifissa così come le Quattro visioni dell’Aldilà saranno esposte in Olanda nella città di ‘s-Hertogenbosch nel 2016. Nel 2016 ricorrerà il 500° anniversario dalla morte dell’artista medioevale, che nacque e lavorò e morì a ‘s-Hertogenbosch. A 500 anni dalla morte, la sua città lo commemorerà con una grandiosa mostra internazionale.

Alla fine del 2011, i due trittici e i quattro pannelli furono esaminati nei musei veneziani da un team di scienziati provenienti da Olanda, Canada e Stati Uniti. Un’opera di conservazione apparve opportuna e sarà realizzata il prossimo anno con il contributo economico del Bosch Research and Conservation Foundation (BRCP) e del Getty Foundation (Los Angeles), che erogherà un finanziamento “Getty Grant” dell’importo di € 145.000, nell’ambito del progetto Panel Paintings Inititative.Il trattamento di conservazione sarà completato in tempo, perche i dipinti possano essere esposti al Noordbrabants Museum di ‘s-Hertogenbosch, per la mostra Bosch Visions.

Il 28 maggio presso la Galleria dell’Accademia di Venezia (Campo della Carità, 1050), sono state apposte le firme finali dell’accordo per la conservazione e il prestito dei lavori veneziani del grande pittore olandese.

Il team di ricerca del BRCP ha già terminato la fase di studio, che precede il trattamento. Il BRCP è un gruppo di studio internazionale di storia dell’arte, che si avvale di moderne tecnologie per la rivalutazione delle opere di JheronimusBosch. In questo progetto, storici dell’arte, curatori e restauratori di Istituzioni di tutto il mondo lavorano insieme per analizzare e preservare le opere di uno dei più creativi artisti di tutti i tempi. Il gruppo di studio nasce da un’iniziativa della Fondazione Jheronimus Bosch 500, del Noordbrabants Museum e dell’Università Radboud di Nijmegen (NL), con il supporto della Queen’s University di Kingston (Ontario, Canada), del Stichting Restauratie Atelier Limburg (SRAL) di Maastricht (NL) e dell’Università dell’Arizona, Tucson (USA).

Jheronimus Bosch visse e lavorò a ‘s‑Hertogenbosch dal 1450 circa alla sua morte nel 1516. L’artista surreale raggiunse l’immortalità come innovatore della tradizione dell’immaginario esistente. Il patrimonio di Bosch include circa 45 opere. I suoi dipinti e disegni sono gestiti e conservati in 18 collezioni, divisi in oltre 15 città, sparse in più di 10 paesi e in 2 continenti. Il BRCP studia le opere in stretta collaborazione con i loro proprietari.

L’anno 2016 vedrà il culmine degli eventi per la commemorazione del 500° anniversario di Jheronimus Bosch, che sono iniziati nel 2010. ‘s‑Hertogenbosch darà l’avvio all’anno di celebrazione con la mostra Bosch Visions al Noordbrabants Museum, con la certezza che mai prima sono state ammirate tante opere di Bosch tutte insieme in una sola mostra.

Dopo due anni di ristrutturazione e rinnovamento sull’edificio, recentemente il Noordbrabants Museum di ‘s‑Hertogenbosch è stato riaperto dalla Principessa Beatrice.

I due trittici veneziani sono conservati presso la Galleria dell’Accademia, mentre i quattro pannelli si trovano a Palazzo Grimani. Il progetto di conservazione sarà condotto a Venezia da un team formato da esperti italiani ed olandesi e da tre giovani restauratori internazionali, che seguiranno un training, finanziato dal Getty Grant ed erogato al BRCP, destinato al restauro strutturale dei trittici veneziani. Con l’aggettivo “strutturale” si intende il restauro del supporto (in altre parole il pannello di legno). Il sussidio fa parte del Panel Paintings Inititative (PPI) del Getty Foundation, progetto che ha come scopo la formazione di giovani restauratori e a metà carriera di specializzarsi in questo tipo di restauro. Tali interventi sono complicati e gli esperti di alto livello abilitati ad effettuarli sono ben pochi al mondo. Grazie al PPI, il know-how di questi restauratori verrà trasmesso alle generazioni più giovani.

Trittitico della martire crocefissa di Jheronimus Bosch

Trittico della martire crocefissa di Jheronimus Bosch

Il 28 maggio 2013 Giovanna Damiani, Soprintendente Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare e Paul Rüpp, Presidente della Fondazione BRCP e Charles de Mooij, Direttore del Noordbrabants Museum hanno firmato l’accordo di cooperazione alla presenza della signora Jet Bussemaker, Ministro della cultura, dell’educazione e delle scienze del Regno dei Paesi Bassi e dell’Onorevole Ilaria Buitoni Dell’Acqua Borletti, Sottosegretario per i Beni e le attività Culturali.

giu 1 sab 2013
Il lavoro creativo degli Italiani d’Olanda (1 giugno – 24 novembre 2013) @ 55° Biennale di Venezia
giu 1 – 24 novembre 2013 all-day

Sono tre gli italiani residenti in Olanda chiamati a presentare la loro ricerca artistica, in occasione della prossima Biennale di Venezia (1 giugno – 24 novembre 2013).

L’artista Rossella Biscotti (in Olanda dal 2004) è stata invitata per l’esposizione internazionale, l’artista Francesca Grilli (dal 2007) presenterà un nuovo lavoro al Padiglione Italia, mentre Lorenzo Benedetti (dal 2008), direttore del Museo De Vleeshal di Middelburg, ha presentato il progetto vincente per il Padiglione olandese con il nuovo lavoro di Mark Manders.

La presenza di artisti provenienti dall’Olanda alla prossima Biennale è promossa attivamente dalla Sezione Culturale dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, con il sostegno a diversi progetti artistici e attività di comunicazione.

L'artista Rossella Biscotti
L’artista Rossella Biscotti

Rossella Biscotti è stata invitata dal curatore della Biennale, Massimiliano Gioni, (da qui è diverso tutto il paragrafo) a produrre un’opera site-specific per la 55° Esposizione Internazionale d’Arte. Per l’occasione l’artista ha dato vita ad un lavoro dal carattere processuale, che coinvolge attivamente le detenute della Casa di Reclusione femminile di Venezia-Giudecca. Da gennaio 2013 infatti, all’interno del carcere, ha luogo il “Laboratorio Onirico”, appuntamento bisettimanale condotto dall’artista stessa, dove un gruppo di detenute si incontra per collettivizzare i propri sogni ed attuare un processo di soggettivazione e riflessione sull’istituzione in cui si trovano a partire dalle proprie esperienze oniriche http://www.rossellabiscotti.com.

L'artista Francesca Grilli
L’artista Francesca Grilli

Francesca Grilli è uno dei 14 artisti selezionati per il Padiglione Italia, curato dal direttore del museo Macro di Roma, Bartolomeo Pietromarchi. Sulla continuità del suo filone di ricerca intrapresa negli ultimi anni, dice: “Il lavoro sarà di nuovo incentrato su una mia continua ricerca sul suono e la voce. Ci sarà continuità con la recente residenza al Museo Macro di Roma ‘Variazione per voce’” http://www.francescagrilli.com.

Lorenzo Benedetti, direttore del Museo De Vleeshal di Middelburg
Lorenzo Benedetti, direttore del Museo De Vleeshal di Middelburg

Lorenzo Benedetti, infine, propone un progetto di Mark Manders, il cui lavoro è stato selezionato per il Padiglione Olandese, il Padiglione Rietveld (http://www.venicebiennale.nl/), lo storico spazio dell’Olanda che festeggia i suoi 50 anni alla Biennale.

Manders “è conosciuto per le sue sculture poetiche in colori sobri con un certo mistero, ma con un’attrazione visuale fortissima”, secondo Benedetti. Il lavoro di Manders è anti-spettacolare in chiara continuità con il patrimonio artistico olandese. “Mark fa uso della tavolozza di Rembrandt e condivide l’ideale di Rietveld di semplificare la sua arte”.

Mentre un tempo gli artisti olandesi cercavano ispirazione in Italia, ora gli italiani chiedono la residenza in Olanda per poter sviluppare il loro percorso professionale ed artistico. La scena italiana nei Paesi Bassi è vivace e i rapporti tra gli artisti sono stretti, soprattutto ad Amsterdam. Luogo centrale è il ristorante l’Ozio, del bresciano e collezionista d’arte Marco Nember. Ha aperto il suo ristorante tre anni fa, e oltre alla proposta gastronomica, presenta 2-3 mostre all’anno. In più il museo De Vleeshal di Middelburg (www.vleeshal.nl), diretto dallo stesso Benedetti, è diventato un importante centro dove conoscere meglio i migliori artisti della scena contemporanea.

La scelta dell’Olanda non è casuale. Gli artisti italiani hanno trovato nel loro paese di adozione, lo spazio e il tempo per sperimentare. Il costo di studi e spazi è contenuto. In più, c’è la disponibilità di strutture e fondi a disposizione degli artisti. I Paesi Bassi hanno sempre prestato grande attenzione all’arte contemporanea, creando strutture importanti come la Rijksakademie, De Appel, Witte de With e tanti altri. E con la recente riapertura del museo Stedelijk di Amsterdam, il mondo artistico, nonostante i tagli è in grande fermento.

Tra gli italiani d’Olanda, ci sono curatori, come Lorenzo Benedetti, Lorenzo Bruni, Francesco Stocchi, Luca Cerizza, Angela Serino, Alessandra Saviotti e Francesco Bernardelli e poi artisti, come Rossella Biscotti, Francesca Grilli, Giorgio Andreotta Calò, Domenico Mangano e Nico Feragnoli.

“Da sempre ci sono forti legami tra l’Italia e l’Olanda” dice Benedetti. Storicamente i pittori fiamminghi ed olandesi avevano un grande interesse per l’Italia. Ma anche in tempi più recenti, artisti come Ger van Elk, Marinus Boezem, Jan Dibbets si avvicinarono molto all’arte povera. Penso inoltre a Rudi Fuchs che è stato direttore di Rivoli a Torino. Adesso il legame è all’inverso. Sono gli italiani che vanno in Olanda, soprattutto a causa della situazione in Italia”. Gli artisti italiani hanno scelto l’Olanda, dice Grilli, “perché offre la possibilità di fare ricerca. Tutti gli artisti italiani in Olanda lavorano con discipline ibride, come installazioni e video. Progetti che richiedono parecchio tempo e mezzi”.

La permanenza in Olanda è stata fondamentale per ognuno. Come afferma Lorenzo Benedetti, che dirige De Vleeshal, storico centro di eccellenza olandese per la ricerca in campo dell’arte visiva. ”È uno spazio speciale in un paese speciale. Anche se sono anni burrascosi, l’Olanda rimane comunque attenta alla ricerca. Ed è il paese con il maggiore numero di musei di arte contemporanea sin dall’inizio, come il Van Abbe di Eindhoven, Boymans Van Beuningen di Rotterdam e lo Stedelijk di Amsterdam”.

Per Rossella Biscotti: “In Olanda c’è un clima molto internazionale, molti scambi. È un paese aperto, culturalmente stimolante.”

Quest’anno in Olanda è entrato in vigore il nuovo piano di politica culturale. Il programma di sostegno alle arti visivi è gestito, con fondi pubblici, ma in assoluta indipendenza dalla Fondazione Mondriaan. Non sono tempi facili per il settore culturale, che tradizionalmente in Olanda è molto sostenuto dallo stato e i fondi sono notevolmente diminuiti. Questo però non è solo un problema, ma può anche costituire il motivo per sviluppare una nuova visione e una nuova qualità della proposta artistica. Il sistema dell’arte olandese si sta adeguando alla nuova realtà. Forse gli artisti italiani sono più abituati ad operare in un sistema senza la continua certezza di sostegno pubblico, come sostiene Francesca Grilli: “Gli italiani hanno una maggiore elasticità, che è necessaria, siamo un po’ più pronti a tutto.”

Per informazioni: Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi

Tel. 06 32286001

www.olanda.it

giu 27 gio 2013
COMPAGNIA DI SOLLICCIANO in FRANKENSTEIN, storia di un corpo / Regia Elisa Taddei @ Teatro del Carcere di Sollicciano
20:00 – 23:00
Foto di Sara Desideri e Anna Casini

Foto di Sara Desideri e Anna Casini

 Con

Kamel Abdelrani,  Samir Ben Abdzine, Massimo Bono, Piero Bottini, Frederico Buhrer, Elisabetta Bronzi, Vito Calabrese, Ciro Castaldi,  Luigi D’Alessandro, El Kedri El Ayech, Francesco Finocchiaro, Marco Franci,  Iacopo Gallori, Yu Ji Wen, Ben Naucer Mansour , Stefano Marucci, Massimiliano Monti, Jebil Nadir, Maurizio Panarese, Vincenzo Pisano, Ennio Proietti, Maurizio Squillaci, Daniele Tellini, Ciro Torino

 

La Compagnia di Sollicciano, formata da attori-detenuti, con la regia di Elisa Taddei dell’Associazione Krill Teatro, presenta Frankenstein, storia di un corpo, la nuova produzione in prima nazionale.

Il progetto ha il sostegno della Fondazione Carlo Marchi e della Regione Toscana, all’interno del progetto ‘Teatro e Carcere’.

Frankenstein, storia di un corpo nasce da una rilettura del classico di Mary Shelley. Nel rapporto tra scienza e natura, nel dibattito controverso su quali siano i limiti oltre i quali la scienza non debba spingersi, lo spettacolo di quest’anno rivolge l’attenzione al risultato di questa ricerca scientifica, che nel romanzo della Shelley è incarnato dal mostro, la “creatura”. Rifiutato dal Dott. Frankenstein come esperimento fallito, il protagonista parla attraverso ciò che il suo corpo può raccontare.

Lo spettacolo è il tentativo di dare voce al mostro di Frankenstein attraverso le sensazioni, le storie e le domande che nascono in relazione al corpo; domande come “Cosa nasconde un corpo tatuato?”

Nel suo essere “mostruoso”, la creatura di Frankenstein parla della scoperta di un’identità diversa, ma riconducibile a quella di tanti altri, e dunque parla anche di condivisione e fratellanza.

A differenza di ciò che succede nella storia originale dove il rifiuto del Dott. Frankenstein si trasforma in fuga, questa volta si assiste, nella comicità grottesca degli uomini scienziati, a qualcosa di terrificante, il tentativo violento di aggiustare, sanare, ricostruire questo corpo “sbagliato”.

Ma non c’è alcun rimedio…e una domanda rimane aperta: chi è il mostro ?

Anche quest’anno sono stati coinvolti nel lavoro i ragazzi degli Istituti superiori, in particolare ha partecipato al progetto il gruppo di studenti disabili del Liceo Artistico di Porta Romana di Firenze, che ha curato la realizzazione dell’immagine dello spettacolo presente nel materiale promozionale (manifesti, brochure ecc.) ed alcuni importanti materiali di scena dello spettacolo.

Il progetto “Teatro a Sollicciano”, accolto dalla Direzione del Carcere di Firenze, nasce nell’ottobre del 2004 sotto la guida di Elisa Taddei. Nel 2004 viene approvato dal Coordinamento Teatro e Carcere, promosso dalla Regione Toscana, a cui aderiscono le principali realtà artistiche che operano nel settore teatro e carcere, presenti sul territorio regionale. Da allora, la compagnia di attori detenuti del carcere di Sollicciano ha prodotto ogni anno uno spettacolo nuovo.

A partire dal 2005 questo progetto viene sostenuto dalla Fondazione Carlo Marchi, che opera “per la diffusione della cultura e del civismo in Italia ” e dal Comune di Scandicci.

Fino ad oggi la Compagnia di Sollicciano ha realizzato tredici spettacoli, risultato di percorsi annuali di lavoro e ad essa hanno partecipato più di duecento detenuti tra attori, scenografi, assistenti al suono e alle luci.

Negli ultimi anni la compagnia è riuscita ad ottenere i permessi per uscire dal carcere e ha potuto presentare i suoi lavori in teatri come il Teatro Studio di Scandicci.

Novità di quest’anno l’introduzione di un biglietto per il pubblico, che servirà a retribuire la prestazione in scena degli attori-detenuti.

Per assistere allo spettacolo è necessario prenotare entro il 15 giugno inviando la fotocopia del documento di identità al numero di fax 055/7372363. Nel fax dovrà inoltre essere specificato a quale delle due date si vuole partecipare e riportare un recapito telefonico per eventuali comunicazioni. La persona che ha inviato i propri dati, dovrà presentarsi il giorno prescelto direttamente all’entrata del carcere con un documento.

lug 18 gio 2013
Festival Volterrateatro 2013 (Volterra, PI 22-28 luglio 2013) @ Volterra, PI
15:00 – 28 luglio 2013 @ 23:30

immaginesantogenet compagniadellafortezza 

Si rialza il sipario sul Festival VolterraTeatro, giunto alla sua XXVII edizione.

Il Festival, diretto da Armando Punzo, si svolgerà a Volterra e nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Montecatini Val di Cecina, dal22 al 28 luglio.

Fedele alla sua storica vocazione eclettica, VolterraTeatro 2013 insisterà, anche quest’anno, nel solco della contaminazione artistica e della sperimentazione più avanzata.

È all’interno di tale dimensione di poliedricità che si chiarisce la scelta, portata avanti con audacia già da diversi anni, di eleggere la poesia a spazio privilegiato della riflessione culturale coltivata dal Festival volterrano.

La poesia come dimensione trasversale in cui si fondono diverse declinazioni espressive, come sguardo inattuale e dunque lucido sulla realtà, come luogo inedito di reinvenzione dell’immaginario contemporaneo.

In uno tra i vari anticipi di programma, che introdurranno alla settimana clou del Festival, proprio la poesia si renderà protagonista di una esperienza performativa ospitata da La Rocca Sillana di Pomarance (19 luglio), superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi. L’evento è promosso da “Officina Rolandi” di Pomarance

Punta di diamante di una rassegna, che prevede il coinvolgimento di importanti formazioni artistiche, sarà lo spettacolo della ormai storica Compagnia della Fortezza.

Da venticinque anni, infatti, le mura della Fortezza Medicea di Volterra custodiscono uno degli spazi più innovativi della scena teatrale italiana ed internazionale.

Lo spazio recluso del carcere, forzato con tenacia nelle sue retoriche totalizzanti dalle logiche di una teatralità professionale, pionieristica e audace, si è rivelato, quasi per paradosso, luogo principe di apertura, fucina di lavoro per architetti di dimensioni altre rispetto a quella fenomenica, intervallo di tempo fuori dal tempo ordinario.

Nata dall’intuizione di Armando Punzo, la Compagnia della Fortezza, notoriamente composta da detenuti-attori del Carcere di Volterra, si è conquistata nel tempo un importante ruolo all’interno della storia teatrale contemporanea tout court, imponendosi all’attenzione di pubblico ed addetti ai lavori per la creazione di nuovi linguaggi teatrali e come specialista in fabbricazione di mondi immaginari abitati da corpi e voci di irriproducibile potenza.

Santo Genet Commediante e Martire – primo studio (23-26 luglio) è il titolo provvisorio del nuovo atteso lavoro della Compagnia, che in questa occasione si confronta con le opere e gli scritti di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese tra i più discussi e controversi del nostro Novecento teatrale. A firmare regia e drammaturgia dello spettacolo che sarà presentato nel Carcere di Volterra, come di consueto, Armando Punzo.

La Compagnia compie nel 2013 un quarto di secolo, e i festeggiamenti per il traguardo raggiunto si fondono, senza soluzione di continuità, con il Festival VOLTERRATEATRO 2013.

Proprio sulle suggestioni dall’universo di Genet, ad esempio, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso, si innesterà il lavoro dell’artista toscano Mario Francesconi.

VOLTERRATEATRO è promosso da Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C.. Un contributo notevole proviene anche da Idealcoop e Nuova Idealcoop cooperativa sociale, ente attivo sul territorio della Val di Cecina, da diversi anni al fianco del Festival. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, storica sostenitrice del Festival.

lug 25 gio 2013
Festival Volterrateatro 2013 (Volterra, PI 22-28 luglio 2013) @ Volterra, PI
15:00 – 4 agosto 2013 @ 23:30

immaginesantogenet compagniadellafortezza 

Si rialza il sipario sul Festival VolterraTeatro, giunto alla sua XXVII edizione.

Il Festival, diretto da Armando Punzo, si svolgerà a Volterra e nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Montecatini Val di Cecina, dal22 al 28 luglio.

Fedele alla sua storica vocazione eclettica, VolterraTeatro 2013 insisterà, anche quest’anno, nel solco della contaminazione artistica e della sperimentazione più avanzata.

È all’interno di tale dimensione di poliedricità che si chiarisce la scelta, portata avanti con audacia già da diversi anni, di eleggere la poesia a spazio privilegiato della riflessione culturale coltivata dal Festival volterrano.

La poesia come dimensione trasversale in cui si fondono diverse declinazioni espressive, come sguardo inattuale e dunque lucido sulla realtà, come luogo inedito di reinvenzione dell’immaginario contemporaneo.

In uno tra i vari anticipi di programma, che introdurranno alla settimana clou del Festival, proprio la poesia si renderà protagonista di una esperienza performativa ospitata da La Rocca Sillana di Pomarance (19 luglio), superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi. L’evento è promosso da “Officina Rolandi” di Pomarance

Punta di diamante di una rassegna, che prevede il coinvolgimento di importanti formazioni artistiche, sarà lo spettacolo della ormai storica Compagnia della Fortezza.

Da venticinque anni, infatti, le mura della Fortezza Medicea di Volterra custodiscono uno degli spazi più innovativi della scena teatrale italiana ed internazionale.

Lo spazio recluso del carcere, forzato con tenacia nelle sue retoriche totalizzanti dalle logiche di una teatralità professionale, pionieristica e audace, si è rivelato, quasi per paradosso, luogo principe di apertura, fucina di lavoro per architetti di dimensioni altre rispetto a quella fenomenica, intervallo di tempo fuori dal tempo ordinario.

Nata dall’intuizione di Armando Punzo, la Compagnia della Fortezza, notoriamente composta da detenuti-attori del Carcere di Volterra, si è conquistata nel tempo un importante ruolo all’interno della storia teatrale contemporanea tout court, imponendosi all’attenzione di pubblico ed addetti ai lavori per la creazione di nuovi linguaggi teatrali e come specialista in fabbricazione di mondi immaginari abitati da corpi e voci di irriproducibile potenza.

Santo Genet Commediante e Martire – primo studio (23-26 luglio) è il titolo provvisorio del nuovo atteso lavoro della Compagnia, che in questa occasione si confronta con le opere e gli scritti di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese tra i più discussi e controversi del nostro Novecento teatrale. A firmare regia e drammaturgia dello spettacolo che sarà presentato nel Carcere di Volterra, come di consueto, Armando Punzo.

La Compagnia compie nel 2013 un quarto di secolo, e i festeggiamenti per il traguardo raggiunto si fondono, senza soluzione di continuità, con il Festival VOLTERRATEATRO 2013.

Proprio sulle suggestioni dall’universo di Genet, ad esempio, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso, si innesterà il lavoro dell’artista toscano Mario Francesconi.

VOLTERRATEATRO è promosso da Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C.. Un contributo notevole proviene anche da Idealcoop e Nuova Idealcoop cooperativa sociale, ente attivo sul territorio della Val di Cecina, da diversi anni al fianco del Festival. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, storica sostenitrice del Festival.