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NEI PROSSIMI MESI PEPITA PROMOTERS SARA’  L’UFFICIO STAMPA ANCHE DI:

feb 16 sab 2013
Ivano Marescotti in La Fondazione @ Teatro Comunale
21:00 – 22:00
Ivano Marescotti in La Fondazione  @ Teatro Comunale | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Ivano Marescotti in La Fondazione di Raffaello Baldini, regia di Valerio Rinasco.

Raffaello Baldini ha consegnato all’attore, autore, interprete romagnolo Ivano Marescotti, prima di morire, il suo ultimo testo dal titolo La fondazione, poi pubblicato presso Einaudi, dicendogli: “fanne quello che credi”. Il libro parla di un tipo che nella sua vita non riesce a buttare via nulla. Tiene da conto tutto, perfino le cartine che avvolgono le arance. La moglie lo ha mollato, ma lui preferisce vivere tra la sua “roba”. Perché quella “roba” non rappresenta la sua vita, quella roba “è” la sua vita stessa. E quando quella “spazzatura” verrà buttata, anche lui seguirà la stessa sorte. Uno spettacolo comico solo perché spesso e fortunatamente, riusciamo anche a ridere di noi stessi: “i difetti degli altri somigliano troppo ai nostri” (Leo Longanesi).

«La fondazione è un testo di scavo, rivisitazione, dotato di una straordinaria forza poetica. Se il testo di Raffaello Baldini è straordinario, l’interpretazione di Marescotti è la chiave per accedervi. Marescotti riesce a far sì che ciò che è patetico venga sollevato dalla sua contrizione, per essere portato su un tavolo anatomico non raggelante o distaccato, ma intriso di una poesia che ce lo rende così vicino da coinvolgerci sino all’identificazione col “male di vivere” che attraversa un tempo e una società, la nostra» (Walter Pretolani).

feb 17 dom 2013
Davide Enia in Così in terra @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena
21:30 – 23:30
Davide Enia in Così in terra @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena | Sant\'agata Bolognese | Emilia-Romagna | Italia

L’attore siciliano, voce tra le più importanti del teatro di narrazione italiana, Davide Enia in Così in terra, con le musiche eseguite dal vivo del Maestro Giulio Barocchietti.

Così in terra è una storia di pugili, a Palermo, dal 1942 al 1992. Sullo sfondo le bombe che cadono sulla città. Prima la Seconda Guerra Mondiale e poi gli attentati mafiosi. Le bombe sono come pugni, sferrati a tradimento, sulle case e sulle teste delle persone, che non indossano guantoni, non possono alzare la guardia, sono pugili colpiti nel sonno. Davidù inizia a boxare da ragazzo come suo padre detto Il Paladino, morto in un incidente stradale quando era ancora nel grembo della madre. Come suo zio Umbertino, che aveva appreso l’arte del pugilato dal Negro, un soldato americano e poi ha messo in piedi una palestra a Palermo. Le loro storie, comiche e tragiche, scivolano le une nelle pieghe delle altre, componendo il ritratto di una famiglia, di una città, di un mondo in battaglia, pieno di grazia e ferocia. La narrazione si muove tra presente e passato, dentro le vite di questi pugili, con Rosario, il nonno di Davidù partito per la guerra e fatto prigioniero, con Umbertino scapolo incallito sempre in cerca di nuovi amori, e con Davidù, che vive i suoi primi turbamenti sentimentali e contemporaneamente rincorre il titolo regionale.

I pugili del romanzo, ognuno a suo modo, sono figure positive, forti, sempre pronte ad aiutare i più deboli. Hanno coraggio, conoscono il senso dell’amicizia e dell’amore, sentono l’obbligo e il piacere della trasmissione, dell’insegnamento. Davidù impara le coniugazioni latine dalla nonna Provvidenza, la boxe dallo zio, la rettitudine morale dal nonno. Davidù è il riassunto, il ragazzo che si è nutrito di racconti, di esempi, di insegnamenti.

E sono proprio esempi quelli che Davide Enia mette in scena. Esempi di come si possa restare in piedi con dignità, di come ci si possa allenare alla resistenza, ogni giorno, in una terra da troppi anni in battaglia.

Enia è anche autore dell’omonimo libro (Dalai edizioni), sua prima opera di narrativa, finalista al Premio Strega e al Premio Bancarella 2012.

feb 21 gio 2013
Giobbe Covatta in 2112 tra cento anni @ Cinema Teatro Fanin
21:00 – 23:00
Giobbe Covatta in 2112 tra cento anni @ Cinema Teatro Fanin  | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Ancora una volta è un numero il titolo del nuovo spettacolo di Giobbe Covatta, dopo “7” (come i sette vizi capitali) e “30” (come gli articoli della carta dei diritti dell’uomo): “2112” è una data. I personaggi che vivranno tra cento anni saranno i nostri discendenti (figli, nipoti o pronipoti che siano) ed avranno ereditato da noi il nostro patrimonio economico, sociale e culturale, ma anche il mondo nello stato in cui glielo avremo lasciato. Ma come sarà il mondo tra cento anni? Da Giobbe Covatta un nuovo spettacolo dove comicità, ironia e satira si accompagnano alla divulgazione scientifica, su quelli che sono senza dubbio i grandi temi del nostro secolo: sostenibilità del Pianeta e di conseguenza delle sue popolazioni. Un’occasione di divertimento, ma anche per comprendere che la fine del mondo prevista dai Maya per il 2012, potrebbe essere solo stata rimandata di un centinaio d’anni.

Giobbe Covatta (classe 1956) nato in Puglia ma cresciuto a Napoli, dopo gli esordi come animatore turistico la sua gavetta ha inizio nel 1987 sul canale Odeon Tv. Mel 1990 arriva la svolta e trova il suo trampolino di lancio nel Maurizio Costanzo Show, che gli concede la fama nazionale. Nel 1991, esordisce al teatro Ciak di Milano con l’opera “Parabole Iperboli”. Nel 1994, con la collaborazione di Greenpeace, realizza uno spettacolo che tratta la salvaguardia delle balene con il titolo “Aria Condizionata” dall’irriverente sottotitolo (e le balene mò stanno incazzate…..). Dal 1995 al 1997 è sempre in scena, prima con lo spettacolo “Primate Assoluto”, poi debutta a Roma al Teatro Parioli con “Io e Lui”, spettacolo scritto e diretto con altri due attori di teatro partenopei Vincenzo Salemme e Francesco Paolantoni, e infine “Art” dove è diretto da Ricky Tognazzi. Grandissimo successo a livello nazionale è il suo “Dio li fa e poi li accoppa”, tanto da convincerlo a concedere il bis con “Dio li fa…Terzo millennio”. Nel 1993, però, ha anche esordito sul grande schermo con Pacco, doppio pacco e contropaccotto, poi in Camere da letto del 1997, e nel 1999 è protagonista in Muzungu – Uomo bianco. Nel biennio 2001 e 2002 ritorna in teatro con la commedia “Double Act” al teatro Parioli e riappare anche su Rai 2, con a fianco Serena Dandini e Corrado Guzzanti nel programma L’Ottavo Nano. La passione per la vela lo conduce a essere ospite in Velisti per caso e a diventare un simpatico maestro di navigazione in Vela spiego io in onda sul Sailing Channel per l’emittente Sky.

Molta fortuna ha avuto anche nell’editoria dove i suoi libri hanno riscontrato sempre un buon successo di pubblico. Già con il primo libro Parola di Giobbe, rivisitazione della Bibbia, pubblicata nel 1991, sbanca le classifiche con un milione di copie vendute. Nel 1993 e nel 1996 pubblica Pancreas – Trapianto del libro Cuore e Sesso? Fai da te!. Nel 1999 ritorna con Dio li fa e poi li accoppa, tratto dal suo spettacolo, dove rivisita Creazione e Diluvio. Nel 2001 va in scena Corsi e ricorsi, ma non arrivai, spettacolo teatrale che porta lo stesso titolo di un libro pubblicato nel 2005, mentre è del 2004 Melanina e Varechina, uno spettacolo che affronta il rapporto fra Africa e mondo occidentale. A gennaio 2007, debutta in teatro con Seven. La stagione 2007/2008 di Zelig, condotta da Claudio Bisio e Vanessa Incontrada ospita Covatta in scena con un nuovo personaggio. Nell’estate 2008 prende parte ad una serie televisiva prodotta da Mediaset, “Medici Miei”, nella quale impersona il Dottor Colantuono, primario nella clinica Sanabel. A gennaio 2010, debutta in teatro con Trenta, spettacolo dedicato ai 30 articoli della Dichiarazione universale dei diritti umani. A marzo 2011, in coppia con Enzo Iacchetti a teatro con “Niente progetti per il futuro” una commedia con ben 87 repliche nei teatri di tutta Italia.

mar 2 sab 2013
Occidente solitario con Claudio Santamaria @ Teatro Comunale
21:00 – 23:00
Occidente solitario con Claudio Santamaria @ Teatro Comunale | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Nell’ambito della stagione TTTXTE Occidente solitario di Martin McDonagh con Claudio Santamaria, Filippo Nigro, Azzurra Antonacci, Massimo De Santis, con la regia di Juan Diego Porta Lopez.

In un mondo immerso nella crudeltà, nell’aggressività e nella disperazione… portando all’estremo i rapporti tra i personaggi, si arriva ad un livello di assurdità pura e semplice, su questo livello il dramma diventa una commedia nera, dove il delirio e la stravaganza sono tessuti delicatamente attraverso un umorismo eccentrico, cinico ed ironico.

La storia è ambientata in un piccolo villaggio dell’Irlanda, un luogo universale dove i personaggi ed i fatti raccontati sono rappresentativi di una società di disadattati in una condizione di solitudine ed indifferenza. Due fratelli in eterno conflitto, la recente morte del padre, l’impossibilità di vivere senza dispute e aggressioni, un’atmosfera quotidiana fatta di litigi e piccole vendette.

La giusta chiave di lettura di questo testo ce l’ha indicata Samuel Beckett quando ha affermato: “Non c’è niente di più comico dell’infelicità”.

mar 8 ven 2013
Teo Teocoli Show @ Cinema Teatro Fanin
21:00 – 23:00
Teo Teocoli Show @  Cinema Teatro Fanin | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Nell’ambito della stagione TTTXTE Teo Teocoli Show. Un evento unico, irripetibile, con un Teo mai visto, da quando ha deciso di frequentare poco la TV e di dedicare al cinema italiano solo alcuni apprezzati camei (come nel recente “Bar Sport”, tratto dal libro di Stefano Benni). La vita d’artista raccontata attraverso gli occhi incantati, l’improvvisazione sublime e la gestualità unica di un grande “showman”, questi sono gli elementi del “Teo Teocoli Show”. In più di due ore di divertimento, i monologhi raccontano un passato che appartiene a tutti, con la riproposizione di immagini ed aneddoti della nostra “memoria collettiva”; gli appunti comici e l’effervescenza dei personaggi creati da Teo, e presentati in veri e propri pamphlet teatrali, restituiscono ogni sera al pubblico un fuoriclasse della comicità. Giocato su più registri, il “Teo Teocoli Show” è la sintesi tra cabaret e varietà, con un repertorio irripetibile di gag, canzoni e storie con perifrasi esilaranti, che rendono lo spettacolo una serata da ricordare. Sul palco con Teo anche la musica dal vivo de La Doctor Beat Band.

mar 21 gio 2013
Berlinguer. I pensieri lunghi con Eugenio Allegri @ Sala Ilaria Alpi
21:00 – 23:00
Berlinguer. I pensieri lunghi con Eugenio Allegri @ Sala Ilaria Alpi | Crevalcore | Emilia-Romagna | Italia

I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela. Idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, talvolta anche loschi, senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, senza perseguire il bene comune. Sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con “boss” e “sotto-boss”. Penso che la degenerazione dei partiti sia il punto essenziale della crisi italiana.” (Enrico Berlinguer LA QUESTIONE MORALE ne «La Repubblica», 28 luglio 1981).

Lo spettacolo, in forma di monologo, non vuol essere né biografico né celebrativo, ma lavora per raccontare uno spaccato di storia italiana con le sue contraddizioni ed utopie, tragedie e speranze, cercando di disegnare un’epoca dove fedi ed ideologie sembravano ancora possibili. Berlinguer/ I pensieri lunghi è un racconto teatrale che, utilizzando anche le parole e le riflessioni dei grandi intellettuali del ‘900 (da Gramsci a Pasolini, da Saramago ad Allende), mette a fuoco ciò che abbiamo rimosso, perduto, trasformato, negato.

mar 23 sab 2013
Stefano Benni e Fausto Mesolella in Ci manca Totò @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena
21:00 – 23:00
Stefano Benni e Fausto Mesolella

Stefano Benni e Fausto Mesolella

Stefano Benni e Fausto Mesolella insieme per un nuovo progetto tra musica e poesia dal titolo Ci manca Totò, un live surreale in cui la chitarra di Mesolella, filo conduttore dell’intero concerto, accompagna le letture di Benni e le sue performance vocali. Il primo spunto per questo nuovo progetto è stata la comune passione per il Principe della risata.

Lo scrittore, che per l’occasione presenta diversi testi, sorprende indossando a stralci i panni del cantante, per lui inediti, con uno stile del tutto personale a metà strada tra il rap, il recitato ed il melodico. Tra le novità, un brano scritto per Fabrizio De Andrè e uno su Totò, con un testo sospeso tra ironia e malinconia. Non mancano pezzi inediti di Fausto Mesolella, il cui primo CD da solista è uscito a marzo 2012. Difficile etichettare questo progetto. L’improvvisazione continua, frutto dell’interazione tra i due artisti, rende infatti questo spettacolo unico e in continua evoluzione. I due artisti si sono incontrati per la prima volta su un palco alla Libera Università di Alcatraz, ospiti di Jacopo Fo. “Tutto è nato per caso” dice Fausto Mesolella “Abbiamo capito di trovarci bene insieme e ci è venuta voglia di fare uno spettacolo”.

Stefano Benni è uno scrittore e poeta italiano. Autore di vari romanzi e antologie di racconti di successo, tra i quali Bar Sport, Elianto, Terra!, La compagnia dei celestini, Baol, Comici spaventati guerrieri, Saltatempo, Margherita Dolcevita e Il bar sotto il mare. I suoi romanzi contengono, tramite la costruzione di mondi e situazioni immaginarie, una forte satira della società italiana degli ultimi decenni. Il suo stile di scrittura fa ampio uso di giochi di parole, neologismi e parodie di altri stili letterari.

 Fausto Mesolella è un musicista italiano. Milita da 30 anni instancabilmente al servizio della musica come arrangiatore, produttore, scrittore e musicista. In pianta stabile con gli Avion Travel dalla loro nascita alla loro separazione, lavora al contempo con musicisti nazionali ed internazionali prestando il suo suono e la sua maestria di arrangiatore e scrittore. Nel marzo 2012 pubblica il suo primo disco da solista autoprodotto Suonerò fino a farti fiorire.

apr 8 lun 2013
Affari di cuore di Colette Freedman, con Mariangela D’Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo @ Teatro Comunale
21:00 – 23:00
Affari di cuore di Colette Freedman, con Mariangela D'Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo @ Teatro Comunale | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Ultimo appuntamento per la stagione di Crevalcore, nell’ambito della stagione TTTXTE, Affari di cuore di Colette Freedman, tratto dal romanzo The affair di Anna Dillon, con Mariangela D’Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo.

Il testo di Freedman disseziona il rapporto amoroso, mettendo in scena la classica dinamica a tre – moglie, marito, amante – nella forma di un dramma psicologico raffinato e tagliente. Caterina e Roberto, sposati, due figli, vedono lentamente scivolare il loro matrimonio verso la noia. Lei sente la frustrazione di aver rinunciato alla carriera per la famiglia, lui è sempre più distratto dal lavoro. Roberto incontra Stefania, collega giovane e talentuosa, e flirta con lei. Caterina trova una traccia di questa relazione e cerca un confronto con la verità, costringendo così anche gli altri a fare i conti con le loro profonde motivazioni. Il bisogno di sapere la verità, per crudele che sia, e l’empatia, che inevitabilmente ci lega ai protagonisti, diventano motori di un testo che ci mette in gioco personalmente, con le nostre contraddizioni, passioni, debolezze. Guardiamo le vite degli altri attraverso il buco della serratura e allo stesso tempo ci sentiamo a casa, in uno dei tre vertici di questo dramma. Una straordinaria costruzione drammaturgica, che elegge il pubblico a diretto interlocutore, rendendolo così partecipe delle contraddizioni, passioni e debolezze dei tre protagonisti.

 

giu 27 gio 2013
COMPAGNIA DI SOLLICCIANO in FRANKENSTEIN, storia di un corpo / Regia Elisa Taddei @ Teatro del Carcere di Sollicciano
20:00 – 23:00
Foto di Sara Desideri e Anna Casini

Foto di Sara Desideri e Anna Casini

 Con

Kamel Abdelrani,  Samir Ben Abdzine, Massimo Bono, Piero Bottini, Frederico Buhrer, Elisabetta Bronzi, Vito Calabrese, Ciro Castaldi,  Luigi D’Alessandro, El Kedri El Ayech, Francesco Finocchiaro, Marco Franci,  Iacopo Gallori, Yu Ji Wen, Ben Naucer Mansour , Stefano Marucci, Massimiliano Monti, Jebil Nadir, Maurizio Panarese, Vincenzo Pisano, Ennio Proietti, Maurizio Squillaci, Daniele Tellini, Ciro Torino

 

La Compagnia di Sollicciano, formata da attori-detenuti, con la regia di Elisa Taddei dell’Associazione Krill Teatro, presenta Frankenstein, storia di un corpo, la nuova produzione in prima nazionale.

Il progetto ha il sostegno della Fondazione Carlo Marchi e della Regione Toscana, all’interno del progetto ‘Teatro e Carcere’.

Frankenstein, storia di un corpo nasce da una rilettura del classico di Mary Shelley. Nel rapporto tra scienza e natura, nel dibattito controverso su quali siano i limiti oltre i quali la scienza non debba spingersi, lo spettacolo di quest’anno rivolge l’attenzione al risultato di questa ricerca scientifica, che nel romanzo della Shelley è incarnato dal mostro, la “creatura”. Rifiutato dal Dott. Frankenstein come esperimento fallito, il protagonista parla attraverso ciò che il suo corpo può raccontare.

Lo spettacolo è il tentativo di dare voce al mostro di Frankenstein attraverso le sensazioni, le storie e le domande che nascono in relazione al corpo; domande come “Cosa nasconde un corpo tatuato?”

Nel suo essere “mostruoso”, la creatura di Frankenstein parla della scoperta di un’identità diversa, ma riconducibile a quella di tanti altri, e dunque parla anche di condivisione e fratellanza.

A differenza di ciò che succede nella storia originale dove il rifiuto del Dott. Frankenstein si trasforma in fuga, questa volta si assiste, nella comicità grottesca degli uomini scienziati, a qualcosa di terrificante, il tentativo violento di aggiustare, sanare, ricostruire questo corpo “sbagliato”.

Ma non c’è alcun rimedio…e una domanda rimane aperta: chi è il mostro ?

Anche quest’anno sono stati coinvolti nel lavoro i ragazzi degli Istituti superiori, in particolare ha partecipato al progetto il gruppo di studenti disabili del Liceo Artistico di Porta Romana di Firenze, che ha curato la realizzazione dell’immagine dello spettacolo presente nel materiale promozionale (manifesti, brochure ecc.) ed alcuni importanti materiali di scena dello spettacolo.

Il progetto “Teatro a Sollicciano”, accolto dalla Direzione del Carcere di Firenze, nasce nell’ottobre del 2004 sotto la guida di Elisa Taddei. Nel 2004 viene approvato dal Coordinamento Teatro e Carcere, promosso dalla Regione Toscana, a cui aderiscono le principali realtà artistiche che operano nel settore teatro e carcere, presenti sul territorio regionale. Da allora, la compagnia di attori detenuti del carcere di Sollicciano ha prodotto ogni anno uno spettacolo nuovo.

A partire dal 2005 questo progetto viene sostenuto dalla Fondazione Carlo Marchi, che opera “per la diffusione della cultura e del civismo in Italia ” e dal Comune di Scandicci.

Fino ad oggi la Compagnia di Sollicciano ha realizzato tredici spettacoli, risultato di percorsi annuali di lavoro e ad essa hanno partecipato più di duecento detenuti tra attori, scenografi, assistenti al suono e alle luci.

Negli ultimi anni la compagnia è riuscita ad ottenere i permessi per uscire dal carcere e ha potuto presentare i suoi lavori in teatri come il Teatro Studio di Scandicci.

Novità di quest’anno l’introduzione di un biglietto per il pubblico, che servirà a retribuire la prestazione in scena degli attori-detenuti.

Per assistere allo spettacolo è necessario prenotare entro il 15 giugno inviando la fotocopia del documento di identità al numero di fax 055/7372363. Nel fax dovrà inoltre essere specificato a quale delle due date si vuole partecipare e riportare un recapito telefonico per eventuali comunicazioni. La persona che ha inviato i propri dati, dovrà presentarsi il giorno prescelto direttamente all’entrata del carcere con un documento.

lug 18 gio 2013
Festival Volterrateatro 2013 (Volterra, PI 22-28 luglio 2013) @ Volterra, PI
15:00 – 28 luglio 2013 @ 23:30

immaginesantogenet compagniadellafortezza 

Si rialza il sipario sul Festival VolterraTeatro, giunto alla sua XXVII edizione.

Il Festival, diretto da Armando Punzo, si svolgerà a Volterra e nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Montecatini Val di Cecina, dal22 al 28 luglio.

Fedele alla sua storica vocazione eclettica, VolterraTeatro 2013 insisterà, anche quest’anno, nel solco della contaminazione artistica e della sperimentazione più avanzata.

È all’interno di tale dimensione di poliedricità che si chiarisce la scelta, portata avanti con audacia già da diversi anni, di eleggere la poesia a spazio privilegiato della riflessione culturale coltivata dal Festival volterrano.

La poesia come dimensione trasversale in cui si fondono diverse declinazioni espressive, come sguardo inattuale e dunque lucido sulla realtà, come luogo inedito di reinvenzione dell’immaginario contemporaneo.

In uno tra i vari anticipi di programma, che introdurranno alla settimana clou del Festival, proprio la poesia si renderà protagonista di una esperienza performativa ospitata da La Rocca Sillana di Pomarance (19 luglio), superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi. L’evento è promosso da “Officina Rolandi” di Pomarance

Punta di diamante di una rassegna, che prevede il coinvolgimento di importanti formazioni artistiche, sarà lo spettacolo della ormai storica Compagnia della Fortezza.

Da venticinque anni, infatti, le mura della Fortezza Medicea di Volterra custodiscono uno degli spazi più innovativi della scena teatrale italiana ed internazionale.

Lo spazio recluso del carcere, forzato con tenacia nelle sue retoriche totalizzanti dalle logiche di una teatralità professionale, pionieristica e audace, si è rivelato, quasi per paradosso, luogo principe di apertura, fucina di lavoro per architetti di dimensioni altre rispetto a quella fenomenica, intervallo di tempo fuori dal tempo ordinario.

Nata dall’intuizione di Armando Punzo, la Compagnia della Fortezza, notoriamente composta da detenuti-attori del Carcere di Volterra, si è conquistata nel tempo un importante ruolo all’interno della storia teatrale contemporanea tout court, imponendosi all’attenzione di pubblico ed addetti ai lavori per la creazione di nuovi linguaggi teatrali e come specialista in fabbricazione di mondi immaginari abitati da corpi e voci di irriproducibile potenza.

Santo Genet Commediante e Martire – primo studio (23-26 luglio) è il titolo provvisorio del nuovo atteso lavoro della Compagnia, che in questa occasione si confronta con le opere e gli scritti di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese tra i più discussi e controversi del nostro Novecento teatrale. A firmare regia e drammaturgia dello spettacolo che sarà presentato nel Carcere di Volterra, come di consueto, Armando Punzo.

La Compagnia compie nel 2013 un quarto di secolo, e i festeggiamenti per il traguardo raggiunto si fondono, senza soluzione di continuità, con il Festival VOLTERRATEATRO 2013.

Proprio sulle suggestioni dall’universo di Genet, ad esempio, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso, si innesterà il lavoro dell’artista toscano Mario Francesconi.

VOLTERRATEATRO è promosso da Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C.. Un contributo notevole proviene anche da Idealcoop e Nuova Idealcoop cooperativa sociale, ente attivo sul territorio della Val di Cecina, da diversi anni al fianco del Festival. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, storica sostenitrice del Festival.