ATER-TE-ATER – Teatro ad Alta Quota / Festival Internazionale di Teatro Val Badia (Val Badia, Bolzano / 10-22 luglio 2011)

foto di Gustav Willeit

Dal 10 al 22 luglio 2011 la Val Badia, incastonata fra le stupende vette dolomitiche del Trentino Alto Adige, ospita la seconda edizione di ATER-TE-ATER, festival Internazionale di Teatro, che si svolge nelle località di San Vigilio di Marebbe, La Valle e Corvara (Bz).

ATER-TE-ATER nasce da un’idea dell’Associazione culturale ErehwoN, che da anni svolge un attento lavoro di produzione e programmazione teatrale sul territorio. Il Festival è realizzato con il sostegno di: Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, Cultura Ladina, Ripartizione Turismo e Lëur per y cun la junëza della Provincia Autonoma di Bolzano, Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano, Associazione turistica San Vigilio, Associazione turistica Corvara, Associazione turistica La Valle, Comitato culturale del Comune di Badia

 Aterteater è un gioco di parole in lingua ladina che significa altro nell’altro e contemporaneamente altro teatro – per identificare un festival alla ricerca di un teatro innovativo e sorprendente, ma vicino alla gente, capace di parlare ad un pubblico vasto e variegato. Il festival, infatti, cerca innanzitutto un forte dialogo con il territorio e la sua realtà ricca di sfaccettature, caratterizzandosi come un festival internazionale, con spettacoli in lingua italiana, tedesca e ladina, per rispecchiare il carattere multiculturale e multilingue della regione e promuovere lo scambio e l’incontro tra realtà diverse. Pone particolare attenzione nella scelta di forme di teatro capaci di coinvolgere – senza rinunciare a qualità e ricerca artistica – il pubblico locale, spesso lontano dalle programmazioni dei teatri cittadini, e il pubblico di turisti, provenienti da tutt’Europa, che d’estate popola i paesi della vallata. Spettacoli, dunque, che possano fondersi con l’ambiente circostante ed essere presentati nelle sale, nei cortili, nei masi, nei boschi – ma anche lasciarvi un segno e modificarlo con la forza che solo il teatro, a volte, può avere.

Accanto agli spettacoli il festival propone ogni anno un lavoro didattico, organizzando seminari e laboratori per attori e autori locali con professionisti del teatro.

Focus del Festival è in questa edizione il tema della narrazione. Ospite d’eccezione, infatti, uno dei più importanti narratori del teatro italiano, Marco Baliani, con lo spettacolo Kohlhaas di Remo Rostagno e Marco Baliani tratto da Michael Kohlhaas di Heinrich von Kleist. La storia vera di un’ingiustiza subita da un allevatore di cavalli nella Germania del 1500, spettacolo cult di grande intensità, che ha emozionato con centinaia di rappresentazioni pubblico e critica (12 luglio San Vigilio di Marebbe; 14 luglio Corvara).

Baliani è in scena anche con lo spettacolo per ragazzi Frollo, scritto a quattro mani con Mario Bianchi. Lo spettacolo narra di un bambino di pastafrolla che diventerà umano attraverso un viaggio di iniziazione, che lo porterà a superare prove di coraggio e di privazione (13 luglio San Vigilio di Marebbe).

L’artista ferrarese Paolo Nani, ma residente da anni in Danimarca, porta al festival La lettera, spettacolo senza parole che con oltre 800 repliche in tutta Europa è diventato un piccolo classico del teatro fisico. La storia della lettera, che si ispira liberamente agli Esercizi di stile di Raymond Queneau, si ripete 15 volte con altrettanti varianti: all’indietro, con sorpresa, senza mani, horror, cinema muto, circo ecc. (21 e 22 luglio San Vigilio di Marebbe).

Il Teatro delle Ariette si racconta invitando il pubblico a sedersi a tavola per assistere e gustare il suo Teatro da mangiare? di Paola Berselli e Stefano Pasquini, con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini. Spettacolo storico della compagnia emiliana, che in questi anni si è comportato come un vero e proprio organismo vivente crescendo, maturando e arricchendosi dell’esperienza di 400 repliche in giro per l’Italia e l’Europa. Attorno al grande tavolo dove si ritrovano, attori e spettatori, a condividere il tempo di un pranzo o di una cena, succede qualcosa che non siamo in grado di spiegare. Si compie un rito così profondamente umano da catapultarci nel cuore del nostro presente, nell’attimo assoluto del “qui e ora”, senza mediazione, nell’evidente e disarmante verità delle nostre vite (15 e 16 luglio Maso di Ciaminades, Badia).

La compagnia lombarda Teatro Telaio, presenta Lijëndes (termine ladino per Leggende) passeggiata teatral-musicale per bambini e adulti, tra boschi, valli e narrazioni di leggende e miti montani. Due viandanti accompagnati da Mazaruò incontrano alcune situazioni e personaggi- simbolo della natura e della mitologia della montagna, come la pietra, il fuoco, l’acqua, il gelo, il vento, il bosco. Questa prima versione dello spettacolo tocca alcune narrazioni, come: Conturina, leggenda dolomitica diffusa fra Trentino e Bellunese (il cui modello narrativo è Cenerentola) La sposa dello scoiattolo (versione piemontese), La fata di Messouerè (Val d’Aosta), La compagnia perduta (Val Devero e Val di Sole) e altre (20 luglio passeggiata a Corvara; Giovedì 21 luglio passeggiata a La Valle).

Antonio Pizzicato, regista, compositore e performer della voce, che da anni svolge un attento lavoro di ricerca sul rapporto tra narrazione, canto e musica, guiderà insieme a Marina Rippa per i movimenti scenici e Federico Bertozzi per la drammaturgia, il seminario Da Zacan con artisti e autori locali (16, 17, 18 luglio La Valle, all’aperto).

Di grande interesse il lavoro di Theater 89, compagnia storica di Berlino, per la prima volta in Italia, che porta in scena Londn L.A.-Lübbenau dal testo di Oliver Bukowski (10 e 11 luglio San Vigilio di Marebbe). Theater 89 si rifà e sviluppa la tradizione brechtiana, dando grande importanza sia alle tematiche scelte sia al contesto di rappresentazione. Oltre al teatro di Berlino, gestisce DAS HAUS a Niedergörsdorf, una piccola località del Brandeburgo, e porta i propri spettacoli fuori dalle sale, tra la gente, anche nelle più piccole località di provincia, i cui abitanti ne sono spesso i protagonisti. Cerca i suoi testi tra gli autori dimenticati e i giovani ancora da promuovere, scegliendo agli albori autori come Oliver Bukowski, che nel frattempo è diventato uno degli autori tedeschi contemporanei più importanti. Londn L.A.-Lübbenau è il suo testo più rappresentato, con il quale ha vinto il Gerhart-Hauptmann-Preis della Freie Volksbühne. Ci racconta, pur con ironia e grandi momenti comici, il dramma del fallimento sociale, e di conseguenza sentimentale – tema centrale nel lavoro di Bukowski -  di una giovane coppia di innamorati che cerca di avviare un negozio di bibite nel proprio garage.

Info: +39 340 1530841
www.aterteater.it

info@aterteater.it

Biglietti: 7,00 – 12,00 euro

 

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