USTICA E LE ARTI. Percorsi tra impegno, creatività e memoria (Faenza, Ra – Sabato 27 maggio 2006)

Sabato 27 maggio 2006 (dalle ore 10) presso il Teatro Masini di Faenza (p.zza Nenni 3 – Faenza, Ravenna) un importante momento di riflessione e approfondimento sui temi legati al rapporto fra arte e società in relazione alla storia che lega la memoria di Ustica e la creazione artistica, con il convegno dal titolo USTICA E LE ARTI. Percorsi tra impegno, creatività e memoria, organizzato dall’Associazione dei Parenti delle Vittime di Ustica e da Accademia Perduta/Romagna Teatri, in collaborazione con Premio Scenario/Premio Ustica per il Teatro e con il patrocinio del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna.

Attorno alla tragedia di Ustica e al conseguente bisogno di verità si è creata arte vera nei campi più vari, dalla musica alla letteratura, dalle arti visive, al teatro e al cinema. Alla Strage di Ustica si sono ispirati il film Il muro di gomma di Marco Risi con la sceneggiatura di Andrea Purgatori e la colonna sonora originale di Francesco De Gregori, lo spettacolo teatrale e quello televisivo (RAI2) I-TIGI Canto per Ustica di Marco Paolini, l’opera di teatro musicale contemporaneo Unreported inbound Palermo (coproduzione Teatro Comunale di Bologna – Pocket Opera Norinberga) di Alessandro Melchiorre su testi di Daniele Del Giudice, il racconto contenuto nel volume Staccando l’ombra da terra dello stesso Del Giudice, La cantata del secolo breve della cantautrice Giovanna Marini, le poesie di Gregorio Scalise, una scena dell’Antigone delle città di Marco Baliani, un racconto di Pino Cacucci nella prima edizione della raccolta Forfora e, recentemente, gli spettacoli realizzati per il Premio Ustica per il Teatro. Sulle frequenze di Radio RAI2, Sergio Ferrentino e Massimo Cirri hanno condotto per Caterpillar l’operazione “Una risma di sapere”. Anche le arti visive hanno dato il loro contribuito con i bozzetti dei manifesti per il XVII e il XXV anniversario della Strage dello scultore Germano Sartelli, che ha anche realizzato una grande opera visiva (22 m. x 5) sullo stesso tema. Inoltre alcuni tra i più importanti fumettisti italiani hanno prestato la loro penna per molte vignette satiriche, raccolte nel volume Com’è profondo il mare (ed. Cuore), a cura di Andrea Purgatori, Daria Bonfietti e Michele Serra. Senza dimenticare la comunicazione grafica complessiva creata da Officina Immagine.

Attualmente il musicista Pippo Pollina sta componendo per Accademia Perduta un’opera di teatro musicale, dedicata al rientro a Bologna del relitto del DC9 Itavia, nel nuovo Museo della Memoria.
Il convegno per approfondire in maniera più organica i vari aspetti di questo intreccio tra cronaca, arte e cultura prevede due diverse tipologie di interventi.

Da una parte gli interventi dei protagonisti: artisti, scrittori, personalità dell’informazione e dello spettacolo, che portano le testimonianze dei rispettivi percorsi creativi e di lavoro.

Intervengono: Barbara Apuzzo, Massimo Cirri, Daniele Del Giudice, Sergio Ferrentino, Mario Gelardi, Alessandro Melchiorre, Pippo Pollina e Gregorio Scalise. Interventi scritti saranno inviati da Marco Baliani, Tomaso Mario Bolis, Pino Cacucci, Giovanna Marini e Marco Paolini.

 

 Dall’altra parte le riflessioni di studiosi delle varie discipline artistiche ed esperti della comunicazione,  oltre a docenti di teatro, letteratura, comunicazione dell’Università di Bologna che portano contributi sui rapporti fra impegno civile, arte, società, informazione. Al tavolo dei relatori: Andrea Aloi, Roberto Grandi, Niva Lorenzini, Luigi Pestalozza, Andrea Purgatori, Cristina Valenti.

Saranno esposti contributi grafici di Grazia Nidasio (Stefi), Germano Sartelli e Sergio Staino.

La giornata di convegno si conclude alle ore 21.00, con lo spettacolo Quattro, vincitore del Premio Ustica per il Teatro 2005, scritto da Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro; in scena quattro attori Antonella Morea, Angela De Matteo, Daniele Russo, Bruno Tramice della compagnia decimopianeta – Politeama Mancini s.r.l., in collaborazione con Accademia Perduta/Romagna Teatri, con la regia di Paolo Zuccari. Il Premio Ustica per il Teatro è dedicato a progetti originali e inediti destinati alla scena, che contribuiscono alla crescita della coscienza civile.

 

 Motivazione dell’assegnazione del premio a questo intenso spettacolo è stata: “Attraverso una sapiente scrittura drammaturgica, si disegnano e si intrecciano diversi piani narrativi. Personaggi che non sembrerebbero destinati ad appartenere alla stessa storia uniscono i loro destini attorno a quello di una ragazzina uccisa per errore in una sparatoria di camorra, sullo sfondo di una Napoli satura di suoni e di odori, generosa e crudele, diversa e uguale a tutte le città che si fanno teatro di tragedie assurde. Ritratti umani tratteggiati con dolente pietas e asciutta spietatezza, sostenuti dall’interpretazione intensa dei quattro attori e dall’ottima scrittura dei due giovanissimi drammaturghi, per raccontare una storia della cronaca recente che, attraverso il teatro, diventa memoria della contemporaneità.”

 

 “Dopo venticinque anni dai tragici avvenimenti, – ha scritto la senatrice Daria Bonfietti – alla fine del 2005, si è conclusa la vicenda giudiziaria per la Strage di Ustica. Nel 1999, dopo la più lunga istruttoria della storia del nostro Paese il giudice dottor Priore ha affermato: ‘L’incidente al DC9 è occorso a seguito di azione militare di intercettamento, il DC9 è stato abbattuto, è stata spezzata la vita a 81 cittadini innocenti con un’azione, che è stata propriamente atto di guerra, guerra di fatto e non dichiarata, operazione di polizia internazionale coperta contro il nostro Paese, di cui sono stati violati i confini e i diritti. Nessuno ha dato la minima spiegazione di quanto è avvenuto’. Conquistata definitivamente questa prima e importante verità, abbiamo avuto due gradi di giudizio sui comportamenti dei generali ai vertici dell’aeronautica militare all’epoca dei fatti: si sono conclusi con due assoluzioni, prima per prescrizione poi per insufficienza di prove, che, se sono state accolte con delusione da molta parte dell’opinione pubblica, hanno comunque confermato che nell’immediatezza dell’evento erano note agli apparati militari molte importanti notizie che furono taciute [...] Si può dunque oggi consegnare alla storia questa ricostruzione di una vicenda che in ogni modo si è cercato di nascondere e di far dimenticare, quando invece una grande mobilitazione dell’opinione pubblica ha tenuto desta l’esigenza di verità e di giustizia. Di questa grande mobilitazione sono stati protagonisti anche tanti artisti: hanno avuto un ruolo per non far dimenticare, per esprimere l’esigenza di verità e di trasparenza [...] Adesso su tutto questo è doveroso avere un tempo di riflessione: si è creata arte vera a partire da una tragedia e dal conseguente bisogno di verità. Se diamo uno sguardo complessivo a tutto quello che è stato messo in campo si ha un “fenomeno artistico” di una grande ampiezza sia per il numero delle opere sia per la loro validità. Credo che in pochi altri momenti della storia del nostro Paese vi siano stati tanti e così significativi prodotti artistici. Il convegno Ustica e le arti. Percorsi tra impegno, creatività e memoria sarà un momento per metterli tutti insieme, per dare uno sguardo complessivo, per indagare la tela tra esigenze quotidiane di impegno e creazione artistica profonda. Un momento importante per la cultura e la storia del nostro Paese.”

 

 Il Comitato scientifico del convegno è presieduto da Cristina Valenti (Dipartimento di Musica e Spettacolo, Università di Bologna) e composto da Daria Bonfietti (senatrice, presidente Associazione dei Parenti delle Vittime di Ustica), Ruggero Sintoni (codirettore Accademia Perduta/Romagna Teatri), Gregorio Scalise (poeta e drammaturgo), Tomaso Mario Bolis (Officina Immagine, Bologna).

Per informazioni: tel. 0546 667294  fax 0546 680121

e mail: ufficiostampa@accademiaperduta.it

www.accademiaperduta.it

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