IL DIARIO DI MARIAPIA di Fausto Paravidino a Sant’Agata B. (17 febbraio 2012, ore 21.00)

Fausto Paravidino

Venerdì 17 febbraio 2012 (ore 21.00) nell’ambito della stagione TTTXTE, al Teatro Comunale Ferdinando Bibiena di Sant’Agata Bolognese (Via 2 Agosto 1980, 114) l’enfant terrible del teatro italiano Fausto Paravidino presenta il nuovo lavoro Il diario di Mariapia, una commedia neoplastica, con Iris Fusetti, Monica Samassa e lo stesso Paravidino che ne cura anche la regia.

Il diario di Mariapia è il diario vero dell’ultimo mese di vita di Maria Pia Cristofolini, morta di cancro a sessant’anni, medico e madre dello stesso Fausto Paravidino (Genova 1976).

Malata di cancro, Mariapia si prepara a morire per cercare di finire la sua vita bene come ha sempre cercato di trascorrerla, ma in ospedale qualcosa non va per il verso giusto. La morte si presenta preceduta da una spossatezza imprevista e da una sensazione di vuoto, di qui la depressione che è l’unica cosa peggiore del cancro.

Per far fronte a questa imprevista depressione la sua oncologa le consiglia di continuare a fare il suo lavoro, il dottore appunto, rendendo testimonianza della sua esperienza sanitaria e di tenere un diario delle sua sensazioni, pensieri, riflessioni. Da questo diario, mescolato con gli scritti suoi e di suo zio, fratello della madre sempre intorno alla perdita di Maria Pia, nasce il testo dello spettacolo, che sul palco diventa una commedia che parla della vita, quando si avvicina alla morte e dell’effetto che questo fa ai futuri superstiti. La cosa speciale e sorprendente di questo testo è raccontare una fase straordinaria della vita, forse la più spaventosa, ma con una prospettiva diversa, che oltre a commuoverci sa anche farci sorridere molto. La tragedia non lascia posto al formalismo; è quel che è, si ride e si piange, la vita continua anche quando sta per finire. Lo spettacolo racconta la rappresentazione di una famiglia normale: una donna che NON vorrebbe morire ma che non potendo scegliere, cerca di farlo meglio che può.

 Paravidino stesso scrive così del suo spettacolo: “…ho sempre cercato il modo di tradurre questa materia in qualcosa di fruibile agli altri. L’occasione arriva con una richiesta dell’istituto Italiano di Cultura a Stoccolma per una rappresentazione al Dramaten, il teatro di Bergman, regista caro a mia madre che mi aveva allevato nella contemplazione delle sofferenze di Liv Ullmann prima di mostrarmi le sue. Così ho scritto questa commedia per tre attori che interpretano più personaggi. Finalmente c’è un gioco teatrale che interagisce con la rappresentazione oscena del nulla e del biografismo. Quello che cerchiamo di portare in scena è una festa del teatro e una sfida alla recitazione… La pièce comincia con uno spettacolo di Shakespeare, la festa del teatro per eccellenza, continua con dei virtuosismi, cambi di stile, passaggi di luogo, due attori che fanno una pletora infinita di personaggi, poi a mano a mano che la protagonista perde le sue facoltà, la cosa diventa più semplice fino ad arrivare a qualcosa di molto vicino al nulla, ma che invece è pieno di qualcosa. Trovare quel pieno, senza trucchi, è un esercizio teatrale difficile, è una grossa scommessa, è il senso della cosa.”

Info: tel. 051.6818942

http://www.teatrobibiena.it/

info@teatrobibiena.it

biglietti:

intero             € 16,00

ridotti            da € 15,00 a € 13,00

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