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NEI PROSSIMI MESI PEPITA PROMOTERS SARA’  L’UFFICIO STAMPA ANCHE DI:

giu 1 sab 2013
Il lavoro creativo degli Italiani d’Olanda (1 giugno – 24 novembre 2013) @ 55° Biennale di Venezia
giu 1 – 24 novembre 2013 all-day

Sono tre gli italiani residenti in Olanda chiamati a presentare la loro ricerca artistica, in occasione della prossima Biennale di Venezia (1 giugno – 24 novembre 2013).

L’artista Rossella Biscotti (in Olanda dal 2004) è stata invitata per l’esposizione internazionale, l’artista Francesca Grilli (dal 2007) presenterà un nuovo lavoro al Padiglione Italia, mentre Lorenzo Benedetti (dal 2008), direttore del Museo De Vleeshal di Middelburg, ha presentato il progetto vincente per il Padiglione olandese con il nuovo lavoro di Mark Manders.

La presenza di artisti provenienti dall’Olanda alla prossima Biennale è promossa attivamente dalla Sezione Culturale dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi, con il sostegno a diversi progetti artistici e attività di comunicazione.

L'artista Rossella Biscotti
L’artista Rossella Biscotti

Rossella Biscotti è stata invitata dal curatore della Biennale, Massimiliano Gioni, (da qui è diverso tutto il paragrafo) a produrre un’opera site-specific per la 55° Esposizione Internazionale d’Arte. Per l’occasione l’artista ha dato vita ad un lavoro dal carattere processuale, che coinvolge attivamente le detenute della Casa di Reclusione femminile di Venezia-Giudecca. Da gennaio 2013 infatti, all’interno del carcere, ha luogo il “Laboratorio Onirico”, appuntamento bisettimanale condotto dall’artista stessa, dove un gruppo di detenute si incontra per collettivizzare i propri sogni ed attuare un processo di soggettivazione e riflessione sull’istituzione in cui si trovano a partire dalle proprie esperienze oniriche http://www.rossellabiscotti.com.

L'artista Francesca Grilli
L’artista Francesca Grilli

Francesca Grilli è uno dei 14 artisti selezionati per il Padiglione Italia, curato dal direttore del museo Macro di Roma, Bartolomeo Pietromarchi. Sulla continuità del suo filone di ricerca intrapresa negli ultimi anni, dice: “Il lavoro sarà di nuovo incentrato su una mia continua ricerca sul suono e la voce. Ci sarà continuità con la recente residenza al Museo Macro di Roma ‘Variazione per voce’” http://www.francescagrilli.com.

Lorenzo Benedetti, direttore del Museo De Vleeshal di Middelburg
Lorenzo Benedetti, direttore del Museo De Vleeshal di Middelburg

Lorenzo Benedetti, infine, propone un progetto di Mark Manders, il cui lavoro è stato selezionato per il Padiglione Olandese, il Padiglione Rietveld (http://www.venicebiennale.nl/), lo storico spazio dell’Olanda che festeggia i suoi 50 anni alla Biennale.

Manders “è conosciuto per le sue sculture poetiche in colori sobri con un certo mistero, ma con un’attrazione visuale fortissima”, secondo Benedetti. Il lavoro di Manders è anti-spettacolare in chiara continuità con il patrimonio artistico olandese. “Mark fa uso della tavolozza di Rembrandt e condivide l’ideale di Rietveld di semplificare la sua arte”.

Mentre un tempo gli artisti olandesi cercavano ispirazione in Italia, ora gli italiani chiedono la residenza in Olanda per poter sviluppare il loro percorso professionale ed artistico. La scena italiana nei Paesi Bassi è vivace e i rapporti tra gli artisti sono stretti, soprattutto ad Amsterdam. Luogo centrale è il ristorante l’Ozio, del bresciano e collezionista d’arte Marco Nember. Ha aperto il suo ristorante tre anni fa, e oltre alla proposta gastronomica, presenta 2-3 mostre all’anno. In più il museo De Vleeshal di Middelburg (www.vleeshal.nl), diretto dallo stesso Benedetti, è diventato un importante centro dove conoscere meglio i migliori artisti della scena contemporanea.

La scelta dell’Olanda non è casuale. Gli artisti italiani hanno trovato nel loro paese di adozione, lo spazio e il tempo per sperimentare. Il costo di studi e spazi è contenuto. In più, c’è la disponibilità di strutture e fondi a disposizione degli artisti. I Paesi Bassi hanno sempre prestato grande attenzione all’arte contemporanea, creando strutture importanti come la Rijksakademie, De Appel, Witte de With e tanti altri. E con la recente riapertura del museo Stedelijk di Amsterdam, il mondo artistico, nonostante i tagli è in grande fermento.

Tra gli italiani d’Olanda, ci sono curatori, come Lorenzo Benedetti, Lorenzo Bruni, Francesco Stocchi, Luca Cerizza, Angela Serino, Alessandra Saviotti e Francesco Bernardelli e poi artisti, come Rossella Biscotti, Francesca Grilli, Giorgio Andreotta Calò, Domenico Mangano e Nico Feragnoli.

“Da sempre ci sono forti legami tra l’Italia e l’Olanda” dice Benedetti. Storicamente i pittori fiamminghi ed olandesi avevano un grande interesse per l’Italia. Ma anche in tempi più recenti, artisti come Ger van Elk, Marinus Boezem, Jan Dibbets si avvicinarono molto all’arte povera. Penso inoltre a Rudi Fuchs che è stato direttore di Rivoli a Torino. Adesso il legame è all’inverso. Sono gli italiani che vanno in Olanda, soprattutto a causa della situazione in Italia”. Gli artisti italiani hanno scelto l’Olanda, dice Grilli, “perché offre la possibilità di fare ricerca. Tutti gli artisti italiani in Olanda lavorano con discipline ibride, come installazioni e video. Progetti che richiedono parecchio tempo e mezzi”.

La permanenza in Olanda è stata fondamentale per ognuno. Come afferma Lorenzo Benedetti, che dirige De Vleeshal, storico centro di eccellenza olandese per la ricerca in campo dell’arte visiva. ”È uno spazio speciale in un paese speciale. Anche se sono anni burrascosi, l’Olanda rimane comunque attenta alla ricerca. Ed è il paese con il maggiore numero di musei di arte contemporanea sin dall’inizio, come il Van Abbe di Eindhoven, Boymans Van Beuningen di Rotterdam e lo Stedelijk di Amsterdam”.

Per Rossella Biscotti: “In Olanda c’è un clima molto internazionale, molti scambi. È un paese aperto, culturalmente stimolante.”

Quest’anno in Olanda è entrato in vigore il nuovo piano di politica culturale. Il programma di sostegno alle arti visivi è gestito, con fondi pubblici, ma in assoluta indipendenza dalla Fondazione Mondriaan. Non sono tempi facili per il settore culturale, che tradizionalmente in Olanda è molto sostenuto dallo stato e i fondi sono notevolmente diminuiti. Questo però non è solo un problema, ma può anche costituire il motivo per sviluppare una nuova visione e una nuova qualità della proposta artistica. Il sistema dell’arte olandese si sta adeguando alla nuova realtà. Forse gli artisti italiani sono più abituati ad operare in un sistema senza la continua certezza di sostegno pubblico, come sostiene Francesca Grilli: “Gli italiani hanno una maggiore elasticità, che è necessaria, siamo un po’ più pronti a tutto.”

Per informazioni: Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi

Tel. 06 32286001

www.olanda.it

lug 18 gio 2013
Festival Volterrateatro 2013 (Volterra, PI 22-28 luglio 2013) @ Volterra, PI
15:00 – 28 luglio 2013 @ 23:30

immaginesantogenet compagniadellafortezza 

Si rialza il sipario sul Festival VolterraTeatro, giunto alla sua XXVII edizione.

Il Festival, diretto da Armando Punzo, si svolgerà a Volterra e nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Montecatini Val di Cecina, dal22 al 28 luglio.

Fedele alla sua storica vocazione eclettica, VolterraTeatro 2013 insisterà, anche quest’anno, nel solco della contaminazione artistica e della sperimentazione più avanzata.

È all’interno di tale dimensione di poliedricità che si chiarisce la scelta, portata avanti con audacia già da diversi anni, di eleggere la poesia a spazio privilegiato della riflessione culturale coltivata dal Festival volterrano.

La poesia come dimensione trasversale in cui si fondono diverse declinazioni espressive, come sguardo inattuale e dunque lucido sulla realtà, come luogo inedito di reinvenzione dell’immaginario contemporaneo.

In uno tra i vari anticipi di programma, che introdurranno alla settimana clou del Festival, proprio la poesia si renderà protagonista di una esperienza performativa ospitata da La Rocca Sillana di Pomarance (19 luglio), superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi. L’evento è promosso da “Officina Rolandi” di Pomarance

Punta di diamante di una rassegna, che prevede il coinvolgimento di importanti formazioni artistiche, sarà lo spettacolo della ormai storica Compagnia della Fortezza.

Da venticinque anni, infatti, le mura della Fortezza Medicea di Volterra custodiscono uno degli spazi più innovativi della scena teatrale italiana ed internazionale.

Lo spazio recluso del carcere, forzato con tenacia nelle sue retoriche totalizzanti dalle logiche di una teatralità professionale, pionieristica e audace, si è rivelato, quasi per paradosso, luogo principe di apertura, fucina di lavoro per architetti di dimensioni altre rispetto a quella fenomenica, intervallo di tempo fuori dal tempo ordinario.

Nata dall’intuizione di Armando Punzo, la Compagnia della Fortezza, notoriamente composta da detenuti-attori del Carcere di Volterra, si è conquistata nel tempo un importante ruolo all’interno della storia teatrale contemporanea tout court, imponendosi all’attenzione di pubblico ed addetti ai lavori per la creazione di nuovi linguaggi teatrali e come specialista in fabbricazione di mondi immaginari abitati da corpi e voci di irriproducibile potenza.

Santo Genet Commediante e Martire – primo studio (23-26 luglio) è il titolo provvisorio del nuovo atteso lavoro della Compagnia, che in questa occasione si confronta con le opere e gli scritti di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese tra i più discussi e controversi del nostro Novecento teatrale. A firmare regia e drammaturgia dello spettacolo che sarà presentato nel Carcere di Volterra, come di consueto, Armando Punzo.

La Compagnia compie nel 2013 un quarto di secolo, e i festeggiamenti per il traguardo raggiunto si fondono, senza soluzione di continuità, con il Festival VOLTERRATEATRO 2013.

Proprio sulle suggestioni dall’universo di Genet, ad esempio, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso, si innesterà il lavoro dell’artista toscano Mario Francesconi.

VOLTERRATEATRO è promosso da Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C.. Un contributo notevole proviene anche da Idealcoop e Nuova Idealcoop cooperativa sociale, ente attivo sul territorio della Val di Cecina, da diversi anni al fianco del Festival. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, storica sostenitrice del Festival.

lug 25 gio 2013
Festival Volterrateatro 2013 (Volterra, PI 22-28 luglio 2013) @ Volterra, PI
15:00 – 4 agosto 2013 @ 23:30

immaginesantogenet compagniadellafortezza 

Si rialza il sipario sul Festival VolterraTeatro, giunto alla sua XXVII edizione.

Il Festival, diretto da Armando Punzo, si svolgerà a Volterra e nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Montecatini Val di Cecina, dal22 al 28 luglio.

Fedele alla sua storica vocazione eclettica, VolterraTeatro 2013 insisterà, anche quest’anno, nel solco della contaminazione artistica e della sperimentazione più avanzata.

È all’interno di tale dimensione di poliedricità che si chiarisce la scelta, portata avanti con audacia già da diversi anni, di eleggere la poesia a spazio privilegiato della riflessione culturale coltivata dal Festival volterrano.

La poesia come dimensione trasversale in cui si fondono diverse declinazioni espressive, come sguardo inattuale e dunque lucido sulla realtà, come luogo inedito di reinvenzione dell’immaginario contemporaneo.

In uno tra i vari anticipi di programma, che introdurranno alla settimana clou del Festival, proprio la poesia si renderà protagonista di una esperienza performativa ospitata da La Rocca Sillana di Pomarance (19 luglio), superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi. L’evento è promosso da “Officina Rolandi” di Pomarance

Punta di diamante di una rassegna, che prevede il coinvolgimento di importanti formazioni artistiche, sarà lo spettacolo della ormai storica Compagnia della Fortezza.

Da venticinque anni, infatti, le mura della Fortezza Medicea di Volterra custodiscono uno degli spazi più innovativi della scena teatrale italiana ed internazionale.

Lo spazio recluso del carcere, forzato con tenacia nelle sue retoriche totalizzanti dalle logiche di una teatralità professionale, pionieristica e audace, si è rivelato, quasi per paradosso, luogo principe di apertura, fucina di lavoro per architetti di dimensioni altre rispetto a quella fenomenica, intervallo di tempo fuori dal tempo ordinario.

Nata dall’intuizione di Armando Punzo, la Compagnia della Fortezza, notoriamente composta da detenuti-attori del Carcere di Volterra, si è conquistata nel tempo un importante ruolo all’interno della storia teatrale contemporanea tout court, imponendosi all’attenzione di pubblico ed addetti ai lavori per la creazione di nuovi linguaggi teatrali e come specialista in fabbricazione di mondi immaginari abitati da corpi e voci di irriproducibile potenza.

Santo Genet Commediante e Martire – primo studio (23-26 luglio) è il titolo provvisorio del nuovo atteso lavoro della Compagnia, che in questa occasione si confronta con le opere e gli scritti di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese tra i più discussi e controversi del nostro Novecento teatrale. A firmare regia e drammaturgia dello spettacolo che sarà presentato nel Carcere di Volterra, come di consueto, Armando Punzo.

La Compagnia compie nel 2013 un quarto di secolo, e i festeggiamenti per il traguardo raggiunto si fondono, senza soluzione di continuità, con il Festival VOLTERRATEATRO 2013.

Proprio sulle suggestioni dall’universo di Genet, ad esempio, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso, si innesterà il lavoro dell’artista toscano Mario Francesconi.

VOLTERRATEATRO è promosso da Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C.. Un contributo notevole proviene anche da Idealcoop e Nuova Idealcoop cooperativa sociale, ente attivo sul territorio della Val di Cecina, da diversi anni al fianco del Festival. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, storica sostenitrice del Festival.