Calendario Eventi

NEI PROSSIMI MESI PEPITA PROMOTERS SARA’  L’UFFICIO STAMPA ANCHE DI:

mar 8 ven 2013
Teo Teocoli Show @ Cinema Teatro Fanin
21:00 – 23:00
Teo Teocoli Show @  Cinema Teatro Fanin | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Nell’ambito della stagione TTTXTE Teo Teocoli Show. Un evento unico, irripetibile, con un Teo mai visto, da quando ha deciso di frequentare poco la TV e di dedicare al cinema italiano solo alcuni apprezzati camei (come nel recente “Bar Sport”, tratto dal libro di Stefano Benni). La vita d’artista raccontata attraverso gli occhi incantati, l’improvvisazione sublime e la gestualità unica di un grande “showman”, questi sono gli elementi del “Teo Teocoli Show”. In più di due ore di divertimento, i monologhi raccontano un passato che appartiene a tutti, con la riproposizione di immagini ed aneddoti della nostra “memoria collettiva”; gli appunti comici e l’effervescenza dei personaggi creati da Teo, e presentati in veri e propri pamphlet teatrali, restituiscono ogni sera al pubblico un fuoriclasse della comicità. Giocato su più registri, il “Teo Teocoli Show” è la sintesi tra cabaret e varietà, con un repertorio irripetibile di gag, canzoni e storie con perifrasi esilaranti, che rendono lo spettacolo una serata da ricordare. Sul palco con Teo anche la musica dal vivo de La Doctor Beat Band.

mar 16 sab 2013
@ Museo della civiltà contadina – Istituzione Villa Smeraldi
15:30 – 20:00

museo civ contadina 3

Il Museo della civiltà contadina – Istituzione Villa Smeraldi inaugura una nuova sezione espositiva dal titolo Artigiani di campagna. Nella sezione che completa il percorso della esposizione permanente Contadini della pianura bolognese (1750-1950), sono illustrati con una ricca selezione di testimonianze materiali, fotografie e disegni, i numerosi mestieri artigiani che animavano la vita della campagna, dal fabbro al maniscalco, dal mugnaio al cestaio, al fabbricante di scope.

Domenica 17 marzo (ore 16.00) la nuova sezione espositiva sarà presentata in maniera ludica anche ai bambini con Caccia al mestiere, un gioco a squadre ambientato all’interno di Artigiani di campagna, che condurrà bambini ed adulti ad esplorare e conoscere le antiche botteghe artigiane.

Tornando al pomeriggio di sabato 16 marzo, alle 16.30 viene presentata anche l’autobiografia di Giorgio Giovagnoni, Da contadino a imprenditore. Memorie di una vita, a cura di Anna Maria Martinuzzi, con introduzione di Tito Menzani. La presentazione vede l’intervento di Fabrizio Sarti, Presidente della Istituzione Villa Smeraldi e ed è animata da letture di alcuni brani del volume da parte di un attore della Associazione “Il temporale”. Nel volume, il quaderno n. 5 del Museo della civiltà contadina, dopo un breve saggio di Tito Mezzani sul valore storico della memorialistica, troviamo un lungo racconto autobiografico di Giorgio Giovagnoni, che descrive la sua doppia vita, cresciuto in una famiglia contadina racconta le difficoltà del lavoro dei campi di un ragazzo che fin da piccolo deve svolgere anche i servizi più duri e pericolosi, per diventare poi dopo la guerra apprendista operaio e grazie alle capacità e alla voglia di imparare, prima viene assunto come collaudatore esperto, poi decide di mettersi in proprio con tutte le soddisfazioni, ma anche le preoccupazioni che un’attività imprenditoriale comporta.

Alle 17.00 Tavola rotonda sul tema Radici storiche e ragioni di attualità dell’impresa artigiana, intervengono Andrea Tolomelli, Presidente della Unione Reno Galliera, Giovanna Trombetti, Direttore del Settore Sviluppo Economico della Provincia di Bologna, Tiziano Girotti (CNA Bologna), Alberto Guenzi (Università di Parma), Matteo Lepore, (Comune di Bologna). Modera Roberto Finzi (Università di Bologna).

Alle ore 18.45 aperitivo a cura della coop. Anima.

Con l’arrivo della primavera, il Museo della civiltà contadina offre anche quest’anno nelle domeniche pomeriggio, un fitto cartellone di proposte adatte a tutte le età.

A quindici chilometri da Bologna, nel cuore di un ampio parco all’inglese, Villa Smeraldi ospita dal 1973 il Museo della civiltà contadina della pianura bolognese, che attraverso attività didattiche, visite guidate, proposte laboratoriali, mostre temporanee e permanenti, ha il doppio scopo di farconoscere il lavoro e la vita nelle campagne bolognesi tra Ottocento e Novecento, e avvicinare il fruitore alla natura e ai suoi frutti, con una particolare attenzione all’educazione dei più giovani.

Come ormai di consueto nel pomeriggio di Pasqua, (31 marzo – ore 16.00) Caccia all’uovo, una caccia al tesoro alla scoperta del parco di Villa Smeraldi con premio finale un uovo di Pasqua. A cura della Coop. Soc. Anima.

Il 14 aprile (ore 16.00) Tintura della canapa con i fiori di cartamo, laboratorio per bambini affiancati da adulti. Dopo una breve presentazione delle principali piante tintorie, laboratorio di preparazione e tintura naturale di un filato di canapa con fiori di cartamo (Carthamus tinctorius) a cura di Anna Roberti.

Il 28 aprile (ore 16.00) Trasformiamo il latte, laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni di trasformazione del latte vaccino in formaggio fresco, ricotta e burro. Al termine degustazione del formaggio Parmigiano Reggiano.

Il 12 maggio (ore 16.30) Macchine per sollevare l’acqua, nell’ambito di Archeologite, incontro dedicato alla conoscenza delle macchine per il sollevamento dell’acqua dall’antichità fino ai primi motori inanimati, all’esterno sarà possibile vedere in azione una macchina utilizzata dalla fine dell’Ottocento per lo svuotamento dei maceri da canapa. In collaborazione con l’Associazione Gruppo della Stadura.

La domenica successiva il 19 maggio (ore 16.30) iniziano i sempre apprezzati appuntamenti dedicati alla frutta di stagione. La frutta si conosce mangiandola: la fragola, degustazione guidata di diverse varietà di fragole per imparare a riconoscerle attraverso il confronto. La visita alla sezione espositiva darà un quadro d’insieme dei metodi di coltivazione e conservazione della frutta. In collaborazione con CRA – Unità di Ricerca per la Frutticoltura (Forlì) e con il Dipartimento di Colture Arboree di Bologna

L’incontro del 9 giugno (ore 16.30) è dedicato a Labirinto di canapa, visita guidata a cura di alcune classi del territorio al labirinto ricavato all’interno del canapaio piantato a Villa Smeraldi. In collaborazione con il Dipartimento di Scienze e tecnologie agroambientali di Bologna e la Bottega della canapa.

Ultimo appuntamento in calendario per la primavera il 30 giugno (ore 16.30) con l’attesa Festa della mietitura e trebbiatura, visita guidata alla sezione del museo dedicata alla storia della coltivazione del frumento; a seguire, dimostrazione di preparazione del pane fatto in casa e cottura nel forno a legna. All’esterno, esposizione di macchine e dimostrazione di trebbiatura tradizionale. In collaborazione con l’Associazione Gruppo della Stadura.

 Inoltre a partire dal mese di maggio, la prima, la terza e, nel caso, la quinta domenica di ogni mese dalle ore 15.00, il parco ospita il mercato contadino di Bentivoglio offrendo la possibilità di acquistare i prodotti di stagione della pianura bolognese.

Per partecipare alle iniziative in programma e visitare anche il museo è previsto il pagamento di un biglietto di € 4,00 per gli adulti e € 2,00 per i bambini.

 Il numero dei partecipanti alle visite guidate e ai laboratori è limitato a 25 persone circa, pertanto è consigliata la prenotazione nei giorni feriali dalle ore 9 alle 12 presso la segreteria del museo (tel. 051 891050).

mar 21 gio 2013
Berlinguer. I pensieri lunghi con Eugenio Allegri @ Sala Ilaria Alpi
21:00 – 23:00
Berlinguer. I pensieri lunghi con Eugenio Allegri @ Sala Ilaria Alpi | Crevalcore | Emilia-Romagna | Italia

I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela. Idee, ideali, programmi pochi o vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, talvolta anche loschi, senza alcun rapporto con le esigenze e i bisogni umani emergenti, senza perseguire il bene comune. Sono piuttosto federazioni di correnti, di camarille, ciascuna con “boss” e “sotto-boss”. Penso che la degenerazione dei partiti sia il punto essenziale della crisi italiana.” (Enrico Berlinguer LA QUESTIONE MORALE ne «La Repubblica», 28 luglio 1981).

Lo spettacolo, in forma di monologo, non vuol essere né biografico né celebrativo, ma lavora per raccontare uno spaccato di storia italiana con le sue contraddizioni ed utopie, tragedie e speranze, cercando di disegnare un’epoca dove fedi ed ideologie sembravano ancora possibili. Berlinguer/ I pensieri lunghi è un racconto teatrale che, utilizzando anche le parole e le riflessioni dei grandi intellettuali del ‘900 (da Gramsci a Pasolini, da Saramago ad Allende), mette a fuoco ciò che abbiamo rimosso, perduto, trasformato, negato.

mar 22 ven 2013
@ Museo Giuseppe Scarabelli di Imola
18:00 – 19:30
Collezione di entomologia, particolare di una cassetta di coleotteri

Collezione di entomologia, particolare di una cassetta di coleotteri

Si inaugura il nuovo Museo Giuseppe Scarabelli di Imola, all’interno del polo museale di San Domenico, dopo una chiusura durata sette anni, alla presenza del Sindaco Daniele Manca e dell’Assessore alla cultura Valter Galavotti.

A poco più di un anno dall’inaugurazione nel dicembre 2011 del percorso “Collezioni d’arte della città”, il Museo di San Domenico si arricchisce del nuovo Museo Giuseppe Scarabelli con i suoi oltre 25.000 pezzi esposti di geologia, archeologia, scienze naturali, oltre ai materiali etnografici precolombiani e africani, compresa una piccola mummia egizia. Apre così al pubblico l’intero primo piano dell’antico complesso domenicano restaurato.

Peculiarità di grande valore scientifico e di forte suggestione per il visitatore, è costituita dal nucleo originale del Museo -il cosiddetto Gabinetto di Storia Naturale fondato nel 1857 da Giuseppe Scarabelli insieme ad altri tre studiosi, collezionisti e concittadini imolesi- che ha sempre mantenuto l’ordinamento originale, costituendo un raro esempio di museo ottocentesco giunto integro fino a noi.

Il progetto scientifico e museografico attuale è rispettoso dell’allestimento storico, traducendolo in un linguaggio contemporaneo: in questa direzione hanno congiuntamente operato lo staff del Museo -in particolare Laura Mazzini per la cura scientifica e Claudia Baroncini per gli strumenti comunicativi- e Mannes Laffi di mudesign che ha ideato l’allestimento e la nuova identità visiva.

L’archeologa Laura Mazzini ha coordinato il lavoro di numerosi specialisti esterni e restauratori, giungendo alla realizzazione di un progetto scientifico fondato sul disegno costitutivo e le finalità di Scarabelli, arricchito da una nuova sezione dal titolo “Una storia a ritroso”, ideata come una galleria del tempo che a tappe aiuta il visitatore ad immergersi nel clima dell’antico Gabinetto.

Il progetto di allestimentodi Mannes Laffi dà una veste contemporanea all’antico Museo, nel rispetto delle vetrine originali, del loro ordinamento e dell’antico sapore, reinterpretato attraverso l’utilizzo di materiali come il legno, le decorazioni delle pareti, che sono texture e comunicazione allo stesso tempo, e un progetto illuminotecnico tecnologicamente aggiornato e capace di creare un’atmosfera suggestiva.

Il nuovo Museo Giuseppe Scarabelli proietta nel nuovo millennio gli ideali scarabelliani.

Educazione dei giovani: tra le attività principali del Museo vi è la collaborazione con scuole e università, per mantenere viva l’eredità di Scarabelli e i suoi scopi didattici e formativi.

Divulgazione e circolazione dei contenuti scientifici: per questo il progetto di allestimento ha realizzato un museo al 100% accessibile, eliminando completamente le barriere architettoniche e scegliendo le nuove tecnologie per integrare la comunicazione. Un sistema  Wi-Fi permetterà durante la visita di accedere al sito dei Musei civici e con i propri tablet e smartphone consultare la guida multimediale del Museo oppure scegliere gli iPad messi a disposizione nel percorso per “navigare” e visitare le sezioni e le vetrine ottocentesche.

Il Gabinetto di Storia Naturale, nello spirito di Scarabelli che lo fondò come luogo di ricerca vivo e attivo e in contatto con studiosi italiani ed europei, si offre anche ad una “visita virtuale” dei suoi contenuti, essendo disponibile sul web la guida multimediale, strumento che nasce per essere sempre  implementabile, aggiornata su nuovi studi e scoperte scientifiche. Il Museo infatti rappresenta ancora oggi un importante documento scientifico, un patrimonio unico, prezioso, sempre stimolante per la conoscenza del territorio imolese e in generale dell’ambiente in cui viviamo.

Nella serata inaugurale una degustazione di vini curata dall’Associazione Italiana Sommelier sarà l’occasione per festeggiare insieme questa importante apertura e attendere l’inizio delle visite guidate curate dagli esperti del Museo che dalle 20 fino alle 23  accompagneranno alla scoperta di questo affascinante nuovo percorso museale.

mar 23 sab 2013
Stefano Benni e Fausto Mesolella in Ci manca Totò @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena
21:00 – 23:00
Stefano Benni e Fausto Mesolella

Stefano Benni e Fausto Mesolella

Stefano Benni e Fausto Mesolella insieme per un nuovo progetto tra musica e poesia dal titolo Ci manca Totò, un live surreale in cui la chitarra di Mesolella, filo conduttore dell’intero concerto, accompagna le letture di Benni e le sue performance vocali. Il primo spunto per questo nuovo progetto è stata la comune passione per il Principe della risata.

Lo scrittore, che per l’occasione presenta diversi testi, sorprende indossando a stralci i panni del cantante, per lui inediti, con uno stile del tutto personale a metà strada tra il rap, il recitato ed il melodico. Tra le novità, un brano scritto per Fabrizio De Andrè e uno su Totò, con un testo sospeso tra ironia e malinconia. Non mancano pezzi inediti di Fausto Mesolella, il cui primo CD da solista è uscito a marzo 2012. Difficile etichettare questo progetto. L’improvvisazione continua, frutto dell’interazione tra i due artisti, rende infatti questo spettacolo unico e in continua evoluzione. I due artisti si sono incontrati per la prima volta su un palco alla Libera Università di Alcatraz, ospiti di Jacopo Fo. “Tutto è nato per caso” dice Fausto Mesolella “Abbiamo capito di trovarci bene insieme e ci è venuta voglia di fare uno spettacolo”.

Stefano Benni è uno scrittore e poeta italiano. Autore di vari romanzi e antologie di racconti di successo, tra i quali Bar Sport, Elianto, Terra!, La compagnia dei celestini, Baol, Comici spaventati guerrieri, Saltatempo, Margherita Dolcevita e Il bar sotto il mare. I suoi romanzi contengono, tramite la costruzione di mondi e situazioni immaginarie, una forte satira della società italiana degli ultimi decenni. Il suo stile di scrittura fa ampio uso di giochi di parole, neologismi e parodie di altri stili letterari.

 Fausto Mesolella è un musicista italiano. Milita da 30 anni instancabilmente al servizio della musica come arrangiatore, produttore, scrittore e musicista. In pianta stabile con gli Avion Travel dalla loro nascita alla loro separazione, lavora al contempo con musicisti nazionali ed internazionali prestando il suo suono e la sua maestria di arrangiatore e scrittore. Nel marzo 2012 pubblica il suo primo disco da solista autoprodotto Suonerò fino a farti fiorire.

mar 27 mer 2013
ERICA MOU in concerto @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena di Sant’Agata Bolognese
21:00 – 23:00
ERICA MOU in concerto @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena di Sant’Agata Bolognese  | Sant\'agata Bolognese | Emilia-Romagna | Italia

Il concerto di Erica Mou, talento della musica italiana tra i più interessanti della scena rock fa parte della stagione TTTXTE.

Erica Musci, in arte Erica Mou, è una giovane cantautrice italiana. Scrive e compone da sempre la propria musica, in cui alterna grazia innocente a sensuale ironia.

Tra il 2008 ed il 2009, Erica vince alcuni tra i premi più prestigiosi legati alla canzone italiana d’autore.

L’8 marzo 2011 esce su etichetta Sugar il suo album d’esordio “È”. Entrato nella rosa dei finalisti per la miglior opera prima dell’ultima edizione del Premio Tenco, il disco raccoglie 11 brani autobiografici, che mettono in luce le sue grandi qualità compositive e vocali e una bonus track, “Don’t Stop”, cover dello storico brano dei Fletwood Mac, prodotto dall’islandese Valgeir Sigurosson, già collaboratore di Bjork, e arrangiato da MaJiKer, alias Matthew Ker.

Subito dopo l’uscita del disco, Erica prosegue la sua attività live esibendosi su alcuni dei palchi italiani più prestigiosi: da quello del Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, all’Arena di Verona per i Wind Music Awards, passando per l’Heineken Jammin’ Festival e gli MTV Days di Torino. Premiata dal MEI come miglior talento dell’anno 2011, Erica, insieme a Subsonica e Caparezza, è stata tra gli artisti in cartellone alla 3a edizione di HIT WEEK, il più grande festival di musica italiana in America svoltosi lo scorso ottobre tra New York, Los Angeles e Miami.

Con il brano “Nella vasca da bagno del tempo” Erica partecipa al Festival di Sanremo 2012, ottenendo il grande apprezzamento della stampa che le assegna due prestigiosi riconoscimenti: il premio della critica “Premio Mia Martini”, ed il “Premio Sala Stampa Radio Tv.

apr 6 sab 2013
Nicky Nicolai e Stefano Di Battista in Io, Mina e le altre @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena
21:15 – 22:15
Nicky Nicolai e Stefano Di Battista in Io, Mina e le altre @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena | Sant\'agata Bolognese | Emilia-Romagna | Italia

Nicky Nicolai e Stefano Di Battista in Io, Mina e le altre, concerto in omaggio alla grande artista italiana Mina, rivisitando in chiave “fusion/jazz” i suoi più gradi successi dagli esordi ad oggi. Arrangiamenti eleganti, raffinati valorizzati dalla direzione artistica del grande sassofonista Stefano Di Battista ed accompagnati dalla sublime voce di Nicky Nicolai. Con loro sul palco anche Dario Rossiglione al contrabbasso, Roberto Terenzi al piano e Stefano Ariano alla batteria.

Nicoletta “Nicky” Nicolai nasce a Roma da genitori estranei all’ambiente artistico ma fin da bambina comincia ad amare la musica, appassionandosi al canto durante l’infanzia trascorsa nel paese di Nespolo in provincia di Rieti. È proprio da qui che comincia ad esprimere la sua passione per il canto entrando nel coro della chiesa, come nella migliore delle tradizioni dei cantanti soul e gospel afro-americani.

Negli anni ’80 frequenta i corsi di recitazione tenuti da Beatrice Bracco per l’applicazione del metodo Stanislawski al canto ed all’uso del corpo sul palcoscenico; dal 1992 intraprende lo studio accademico del canto lirico. Sotto la guida di Lucia Vinardi si diploma presso il Conservatorio Piccinni di Bari e contemporaneamente passa dal canto come materia di studio, alla sua applicazione in ambito lavorativo: dal 1996 al 1998 entra a far parte del cast di due opere musicali, “La Bella e la bestia” e “La Cenerentola”.

Nel 2001 insieme al sassofonista Stefano Di Battista scrive il brano “Roma…io senza te”, colonna sonora di un video commissionato dal sindaco Walter Veltroni per la promozione nel mondo dell’immagine della capitale. Dall’incontro dei due artisti nasce una salda collaborazione artistica che diventerà poi un matrimonio.

Nel 2002 Nicky Nicolai partecipa alla rassegna “Le Signore del jazz” al Teatro dell’Opera di Roma insieme ad Ada Montellanico, Maria Pia De Vito, Barbara Casini e Karin Schmidt, dove interpreta, tra i molti classici, una versione di “E se domani” dal repertorio di Mina.

L’anno successivo Nicky è interprete di una serie di concerti tenuti nell’Auditorium Aldobrandini di Frascati per un bellissimo omaggio a Joni Mitchell nella manifestazione “Donne in jazz”.

Il 2004 è l’anno del suo album di debutto, “Tutto passa” in cui compaiono ospiti eccellenti quali Lucio Dalla e Renzo Arbore in veste di coroner: molto apprezzato dalla critica, questo lavoro inaugura una straordinaria stagione di concerti e di collaborazioni.

Il Nicky Nicolai/Stefano Di Batista Jazz Quartet calca i più importanti palcoscenici italiani, dal Blue Note di Milano all’Auditorium di Roma, ed in estate è con Lucio Dalla nel tour “Dalla in jazz”, che batte moltissime della piazze italiane ed europee.

Il nome di Nicky Nicolai si presenta al grande pubblico televisivo nel 2005 grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo, in cui si afferma nella categoria Gruppi (quarta nella classifica finale) assieme allo Stefano Di Battista Jazz Quartet con la canzone “Che mistero è l’amore”, con la conseguente riscoperta di “Tutto passa”, che viene prontamente ristampato con il nuovo titolo e in un’edizione arricchita dalla canzone vincitrice, nonché da tre inediti tra cui una reinterpretazione originale di “Sono stanco”, dal repertorio di Bruno Martino.

Per tutto il corso del 2005 Nicky Nicolai è impegnata in un tour caratterizzato da numerosi impegni live che la porta nei più importanti teatri italiani e agli appuntamenti più rilevanti come il IX Festival Internazionale del Jazz di Torino.

Nel 2006 torna sul palco del Teatro Ariston, questa volta da solista, con il brano “Lei ha la notte” che precede la pubblicazione del nuovo album, “L’altalena”, il primo registrato per Sony BMG, a cui collaborano una schiera di autori e musicisti, da Stefano Di Battista, anche produttore insieme a Celso Valli e Adriano Pennino, a Nicola Piovani autore di “Doppi Significati”(parole di Pasquale Panella), a Jovanotti, autore del testo de “Il valzer del nostro amore”, posato sulle note di Giovanni Allevi.

apr 8 lun 2013
Affari di cuore di Colette Freedman, con Mariangela D’Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo @ Teatro Comunale
21:00 – 23:00
Affari di cuore di Colette Freedman, con Mariangela D'Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo @ Teatro Comunale | San Giovanni | Emilia-Romagna | Italia

Ultimo appuntamento per la stagione di Crevalcore, nell’ambito della stagione TTTXTE, Affari di cuore di Colette Freedman, tratto dal romanzo The affair di Anna Dillon, con Mariangela D’Abbraccio, Chiara Noschese, Pino Quartullo.

Il testo di Freedman disseziona il rapporto amoroso, mettendo in scena la classica dinamica a tre – moglie, marito, amante – nella forma di un dramma psicologico raffinato e tagliente. Caterina e Roberto, sposati, due figli, vedono lentamente scivolare il loro matrimonio verso la noia. Lei sente la frustrazione di aver rinunciato alla carriera per la famiglia, lui è sempre più distratto dal lavoro. Roberto incontra Stefania, collega giovane e talentuosa, e flirta con lei. Caterina trova una traccia di questa relazione e cerca un confronto con la verità, costringendo così anche gli altri a fare i conti con le loro profonde motivazioni. Il bisogno di sapere la verità, per crudele che sia, e l’empatia, che inevitabilmente ci lega ai protagonisti, diventano motori di un testo che ci mette in gioco personalmente, con le nostre contraddizioni, passioni, debolezze. Guardiamo le vite degli altri attraverso il buco della serratura e allo stesso tempo ci sentiamo a casa, in uno dei tre vertici di questo dramma. Una straordinaria costruzione drammaturgica, che elegge il pubblico a diretto interlocutore, rendendolo così partecipe delle contraddizioni, passioni e debolezze dei tre protagonisti.

 

giu 27 gio 2013
COMPAGNIA DI SOLLICCIANO in FRANKENSTEIN, storia di un corpo / Regia Elisa Taddei @ Teatro del Carcere di Sollicciano
20:00 – 23:00
Foto di Sara Desideri e Anna Casini

Foto di Sara Desideri e Anna Casini

 Con

Kamel Abdelrani,  Samir Ben Abdzine, Massimo Bono, Piero Bottini, Frederico Buhrer, Elisabetta Bronzi, Vito Calabrese, Ciro Castaldi,  Luigi D’Alessandro, El Kedri El Ayech, Francesco Finocchiaro, Marco Franci,  Iacopo Gallori, Yu Ji Wen, Ben Naucer Mansour , Stefano Marucci, Massimiliano Monti, Jebil Nadir, Maurizio Panarese, Vincenzo Pisano, Ennio Proietti, Maurizio Squillaci, Daniele Tellini, Ciro Torino

 

La Compagnia di Sollicciano, formata da attori-detenuti, con la regia di Elisa Taddei dell’Associazione Krill Teatro, presenta Frankenstein, storia di un corpo, la nuova produzione in prima nazionale.

Il progetto ha il sostegno della Fondazione Carlo Marchi e della Regione Toscana, all’interno del progetto ‘Teatro e Carcere’.

Frankenstein, storia di un corpo nasce da una rilettura del classico di Mary Shelley. Nel rapporto tra scienza e natura, nel dibattito controverso su quali siano i limiti oltre i quali la scienza non debba spingersi, lo spettacolo di quest’anno rivolge l’attenzione al risultato di questa ricerca scientifica, che nel romanzo della Shelley è incarnato dal mostro, la “creatura”. Rifiutato dal Dott. Frankenstein come esperimento fallito, il protagonista parla attraverso ciò che il suo corpo può raccontare.

Lo spettacolo è il tentativo di dare voce al mostro di Frankenstein attraverso le sensazioni, le storie e le domande che nascono in relazione al corpo; domande come “Cosa nasconde un corpo tatuato?”

Nel suo essere “mostruoso”, la creatura di Frankenstein parla della scoperta di un’identità diversa, ma riconducibile a quella di tanti altri, e dunque parla anche di condivisione e fratellanza.

A differenza di ciò che succede nella storia originale dove il rifiuto del Dott. Frankenstein si trasforma in fuga, questa volta si assiste, nella comicità grottesca degli uomini scienziati, a qualcosa di terrificante, il tentativo violento di aggiustare, sanare, ricostruire questo corpo “sbagliato”.

Ma non c’è alcun rimedio…e una domanda rimane aperta: chi è il mostro ?

Anche quest’anno sono stati coinvolti nel lavoro i ragazzi degli Istituti superiori, in particolare ha partecipato al progetto il gruppo di studenti disabili del Liceo Artistico di Porta Romana di Firenze, che ha curato la realizzazione dell’immagine dello spettacolo presente nel materiale promozionale (manifesti, brochure ecc.) ed alcuni importanti materiali di scena dello spettacolo.

Il progetto “Teatro a Sollicciano”, accolto dalla Direzione del Carcere di Firenze, nasce nell’ottobre del 2004 sotto la guida di Elisa Taddei. Nel 2004 viene approvato dal Coordinamento Teatro e Carcere, promosso dalla Regione Toscana, a cui aderiscono le principali realtà artistiche che operano nel settore teatro e carcere, presenti sul territorio regionale. Da allora, la compagnia di attori detenuti del carcere di Sollicciano ha prodotto ogni anno uno spettacolo nuovo.

A partire dal 2005 questo progetto viene sostenuto dalla Fondazione Carlo Marchi, che opera “per la diffusione della cultura e del civismo in Italia ” e dal Comune di Scandicci.

Fino ad oggi la Compagnia di Sollicciano ha realizzato tredici spettacoli, risultato di percorsi annuali di lavoro e ad essa hanno partecipato più di duecento detenuti tra attori, scenografi, assistenti al suono e alle luci.

Negli ultimi anni la compagnia è riuscita ad ottenere i permessi per uscire dal carcere e ha potuto presentare i suoi lavori in teatri come il Teatro Studio di Scandicci.

Novità di quest’anno l’introduzione di un biglietto per il pubblico, che servirà a retribuire la prestazione in scena degli attori-detenuti.

Per assistere allo spettacolo è necessario prenotare entro il 15 giugno inviando la fotocopia del documento di identità al numero di fax 055/7372363. Nel fax dovrà inoltre essere specificato a quale delle due date si vuole partecipare e riportare un recapito telefonico per eventuali comunicazioni. La persona che ha inviato i propri dati, dovrà presentarsi il giorno prescelto direttamente all’entrata del carcere con un documento.

lug 18 gio 2013
Festival Volterrateatro 2013 (Volterra, PI 22-28 luglio 2013) @ Volterra, PI
15:00 – 28 luglio 2013 @ 23:30

immaginesantogenet compagniadellafortezza 

Si rialza il sipario sul Festival VolterraTeatro, giunto alla sua XXVII edizione.

Il Festival, diretto da Armando Punzo, si svolgerà a Volterra e nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Montecatini Val di Cecina, dal22 al 28 luglio.

Fedele alla sua storica vocazione eclettica, VolterraTeatro 2013 insisterà, anche quest’anno, nel solco della contaminazione artistica e della sperimentazione più avanzata.

È all’interno di tale dimensione di poliedricità che si chiarisce la scelta, portata avanti con audacia già da diversi anni, di eleggere la poesia a spazio privilegiato della riflessione culturale coltivata dal Festival volterrano.

La poesia come dimensione trasversale in cui si fondono diverse declinazioni espressive, come sguardo inattuale e dunque lucido sulla realtà, come luogo inedito di reinvenzione dell’immaginario contemporaneo.

In uno tra i vari anticipi di programma, che introdurranno alla settimana clou del Festival, proprio la poesia si renderà protagonista di una esperienza performativa ospitata da La Rocca Sillana di Pomarance (19 luglio), superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi. L’evento è promosso da “Officina Rolandi” di Pomarance

Punta di diamante di una rassegna, che prevede il coinvolgimento di importanti formazioni artistiche, sarà lo spettacolo della ormai storica Compagnia della Fortezza.

Da venticinque anni, infatti, le mura della Fortezza Medicea di Volterra custodiscono uno degli spazi più innovativi della scena teatrale italiana ed internazionale.

Lo spazio recluso del carcere, forzato con tenacia nelle sue retoriche totalizzanti dalle logiche di una teatralità professionale, pionieristica e audace, si è rivelato, quasi per paradosso, luogo principe di apertura, fucina di lavoro per architetti di dimensioni altre rispetto a quella fenomenica, intervallo di tempo fuori dal tempo ordinario.

Nata dall’intuizione di Armando Punzo, la Compagnia della Fortezza, notoriamente composta da detenuti-attori del Carcere di Volterra, si è conquistata nel tempo un importante ruolo all’interno della storia teatrale contemporanea tout court, imponendosi all’attenzione di pubblico ed addetti ai lavori per la creazione di nuovi linguaggi teatrali e come specialista in fabbricazione di mondi immaginari abitati da corpi e voci di irriproducibile potenza.

Santo Genet Commediante e Martire – primo studio (23-26 luglio) è il titolo provvisorio del nuovo atteso lavoro della Compagnia, che in questa occasione si confronta con le opere e gli scritti di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese tra i più discussi e controversi del nostro Novecento teatrale. A firmare regia e drammaturgia dello spettacolo che sarà presentato nel Carcere di Volterra, come di consueto, Armando Punzo.

La Compagnia compie nel 2013 un quarto di secolo, e i festeggiamenti per il traguardo raggiunto si fondono, senza soluzione di continuità, con il Festival VOLTERRATEATRO 2013.

Proprio sulle suggestioni dall’universo di Genet, ad esempio, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso, si innesterà il lavoro dell’artista toscano Mario Francesconi.

VOLTERRATEATRO è promosso da Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C.. Un contributo notevole proviene anche da Idealcoop e Nuova Idealcoop cooperativa sociale, ente attivo sul territorio della Val di Cecina, da diversi anni al fianco del Festival. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, storica sostenitrice del Festival.