LA PAROLA IMMAGINATA a cura di Stefano Tassinari (ITC Teatro di San Lazzaro viale Rimembranze, 26 – San Lazzaro di Sàvena, Bologna ottobre 2007)

Stefano Tassinari

 

Giovedì 4 ottobre 2007 ritorna, sul palco dell’ITC Teatro di San Lazzaro (via Rimembranze, 26 San Lazzaro di Sàvena – Bologna) La Parola Immaginata, l’attesa rassegna di letteratura, teatro, musica e immagine curata dallo scrittore Stefano Tassinari che quest’anno festeggia i dieci anni. L’evento è promosso dagli Assessorati alla Cultura del Comune di San Lazzaro di Savena e della Provincia di Bologna nell’ambito di Invito in Provincia, in collaborazione con la Compagnia del Teatro dell’Argine.

 La Parola Immaginata propone, come di consueto, una lettura scenica di testi letterari intrecciata ad un’interpretazione in chiave musicale e fotografica. La rassegna nasce dall’idea di arte come contaminazione tra le varie forme di espressione. Stefano Tassinari ospita in ogni appuntamento uno scrittore per ripercorrere con lui le storie, gli interrogativi, le curiosità che nascono da una sua opera. Segue poi una lettura scenica di alcuni brani, interpretati da un noto attore sulle musiche di altrettanti importanti musicisti e con la proiezione continua di immagini di fotografi, che evocano il tema del libro.

 Sul palco per il primo appuntamento lo scrittore inglese Tim Parks che presenta Bontà, il suo ultimo romanzo (uscito in Italia il 20 settembre ed. Il Saggiatore). In una Londra anni Settanta e Ottanta – che da cornice si trasforma via via in una delle protagoniste – s’aggira con molta frenesia un giovane in fuga da una famiglia alquanto complicata (padre missionario protestante, ucciso in Burundi, madre religiosissima e svagata, zia pazza, nonno autoritario e nullafacente, sorella freak) e in cerca di un riscatto sociale che, una volta raggiunto, si dimostrerà un terribile boomerang. Riflessione amara e sarcastica sui falsi miti dell’epoca thatcheriana, il nuovo romanzo di Tim Parks scava anche nella falsa coscienza di un certo ambiente londinese e universale nel contempo. Voce narrante della serata Eugenio Allegri, attore di tanti spettacoli di Leo De Berardinis e intenso interprete di spettacoli cult come Novecento, La storia di Cyrano, Shylock e L’uomo nell’armadio. Il contrappunto musicale della serata è affidato a due straordinari chitarristi Massimo Alviti e Rodolfo Maltese (una delle anime del mitico Banco del Mutuo Soccorso). Cornice visiva le belle immagini della fotografa Patrizia Pulga.

Giovedì 11 ottobre lo scrittore e magistrato Giancarlo De Cataldo presenta Nelle mani giuste (ed. Einaudi), il nuovo romanzo-affresco che getta una luce nera sull’epoca in cui siamo tuttora immersi, l’epoca segnata dalle stragi di mafia. Dopo l’enorme successo ottenuto con “Romanzo criminale”, De Cataldo torna ad occuparsi dell’Italia più oscura, concentrando l’attenzione sul periodo segnato da Tangentopoli, dalle stragi mafiose e dall’avvento di Berlusconi. Anni pericolosi, durante i quali i tentativi di destabilizzare un Paese già allo sbando, furono numerosi e, soprattutto, capaci di lasciare un segno tangibile anche sulla stagione che stiamo vivendo oggi. Impegno civile e intrattenimento si fondono alla perfezione in un romanzo coraggioso e coinvolgente. Dà voce alle pagine del romanzo una straordinaria Elisabetta Pozzi, attrice di teatro e cinema, che ha lavorato, tra gli altri, con Albertazzi, Bene e Ronconi. La serata è interpretata musicalmente da Stefano Scatozza (musiche e chitarra), Raffaella Misiti (voce e piccole percussioni), Marcello Duranti (sassofoni e tubi sonori), Carlo Cossu: violino e canto armonico, Andrea Avena (contrabbasso) e Massimiliano Natale (percussioni), una delle migliori formazioni della nuova scena italiana, le cui radici affondano nella cultura mediterranea e in quella jazzistica. Le immagini di forte impatto sono di Pierpaolo Ferlaino.

Giovedì 18 ottobre lo scrittore tedesco Christoph Hein e il suo romanzo Nella sua infanzia, un giardino (ed. e/o) sono i protagonisti del terzo appuntamento della rassegna. Hein è uno dei principali scrittori contemporanei di lingua tedesca. Questo suo ultimo romanzo ci riporta a una vicenda realmente accaduta nei primi anni Novanta ai confini tra Germania e Polonia, anche se i nomi e alcuni luoghi sono stati modificati. Tutto parte dalla strana morte di un giovane militante della Raf durante uno scontro a fuoco con la polizia, per poi penetrare nei sentimenti dei genitori e dei fratelli, la cui vita è sconvolta da questo dramma, dalla violenza dei mezzi d’informazione e dal sospetto che lo Stato democratico della nuova Germania unificata stia, in realtà, coprendo degli assassini. Una storia inquietante, interpretata dall’attore Maurizio Cardillo, altro interprete storico di tanti indimenticati spettacoli di Leo De Berardinis, e sorretta musicalmente dal trio Roberto Manuzzi (storico strumentista della band di Francesco Guccini), Roberto Bartoli (contrabbasso) e Daniele Santimone (chitarre), e dalle suggestive immagini di Luca Gavagna.

Gran finale giovedì 25 ottobre con la scrittrice inglese Louise Dean e il suo romanzo La primavera dell’odio (ed. Il Saggiatore). La “questione irlandese” è al centro della storia raccontata in questo suo secondo romanzo da Louise Dean, considerata dalla critica una delle voci migliori della nuova narrativa britannica. Siamo a Belfast, nel 1979, nell’ambito di una famiglia sottoproletaria, segnata dall’arresto di uno dei figli, militante dell’Ira, coinvolto in uno sciopero della fame nel carcere di Long Kesh. Contemporaneamente, la storia segue la vita di John Dunn, ex militare dell’esercito britannico, diventato secondino proprio nell’Irlanda del nord. Le vite dei protagonisti s’intrecciano, provocando cambiamenti e tensioni, in uno scenario di guerriglia e contrasti estremi. La musica è invece affidata al trio Andrea Rebaudengo (pianoforte), Piercarlo Sacco (violino) e Aya Shinura (violoncello). Sullo sfondo le belle immagini di Pierluigi Faggion.

Per Info 051/6270150

www.itcteatro.it

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