GENDER BENDER FESTIVAL: 15° EDIZIONE

A BOLOGNA DAL 25 OTTOBRE AL 5 NOVEMBRE 2017

 www.genderbender.it

  Dal 25 Ottobre al 5 Novembre farà tappa in oltre venti spazi della città Gender Bender Festival, il grande evento prodotto dal Cassero, il centro lgbt bolognese che da trentacinque anni realizza progetti dedicati alle differenze di orientamento sessuale e identità di genere.

In questa quindicesima edizione sono in programma a Bologna più di cento appuntamenti in dodici giorni: 26 proiezioni di film, 23 appuntamenti di danza, 17 attività laboratoriali, 11 conversazioni con artisti, 7 incontri tra presentazioni di libri e lectio magistralis, 7 party e una serie di concerti, 2 mostre.

Ideato e diretto si dalla sua prima edizione da Daniele Del Pozzo, Gender Bender rappresenta una delle vetrine internazionali più interessanti nel campo della danza, del cinema, delle arti visive e performative e della cultura, offrendo uno sguardo approfondito e particolare sulle differenze di genere, sulle identità.

Come ogni anno anche questa quindicesima edizione di Gender Bender porterà in città un numero significativo di prime nazionali ed europee, tracciando così l’orizzonte vasto di una riflessione che coinvolge tanto il mondo degli intellettuali e degli artisti quanto l’esperienza quotidiana di ciascuno di noi.

 

Tra i numerosi titoli che compongono la sezione danza del programma, spiccano i virtuosismi ironici e inaspettati dei corpi di Silvia Gribaudi nel suo nuovo spettacolo R.OSA e i luoghi mitici e l’energia di HEKLA del coreografo Fabrizio Favale. Riflette invece in maniera divertita sul folklore e sulle tradizioni il lavoro che porterà in scena Simon Mayer mentre Dana Michel presenterà il suo ritratto coreografico di un personaggio che vive ai margini. Tra i grandi ritorni c’è il Balletto di Roma, che per l’edizione 2017 del festival affida a tre giovani coreografe – Giorgia Nardin, Chiara Frigo e Francesca Pennini – altrettante opportunità creative nella dimensione di una compagnia di danza. Tornano anche gli straordinari danzatori della compagnia ceca Dot504, che questa volta presentano un lavoro sull’abbandono e sulla perdita.

 

Nella sezione Cinema una novità importante: verranno proiettate in anteprima le prime 5 puntate di 195 Lewis di Chanelle Pearson, una serie che racconta le vicende di un gruppo di amiche che fanno i conti con la realtà di essere donne, nere, queer e poliamorose a Brooklyn. Da non perdere i ritratti dedicati a Emily Dickinson e Morrisey attraverso i lungometraggi di Mark Gill e Terence Davies, quest’ultimo pluripremiato regista che presenterà la pellicola A quiet passion interpretata da Cinthya Nixon (Miranda Hobbes nella serie Sex and the City). In anteprima europea il film Jesus is dead di Victor Villanueva , road movie che racconta un viaggio di una madre con i suoi tre figli: un ragazzo transessuale, un ballerino con la Sindrome di Down e un universitario alle prese con la ricerca del lavoro.  Piccoli atti di rivoluzione per Rebels on Pointe di Bobbi Jo Hart, documentario sulla celebre compagnia di ballo “in drag” Les Ballets Trockadero di Monte Carlo mentre Eliza Hittma  ci racconta le tensioni di un ragazzo alle prese con desideri sessuali diversi e contrastanti nella pellicola Beach Rats

 

Gender Bender è inoltre capofila del progetto biennale Performing Gender – Dance makes differences dedicato alla costruzione di un nuovo modello di formazione per 5 giovani dance maker europei della danza, 5 dance dramaturgs e 50 danzatori e danzatrici internazionali, per aiutarli a sviluppare nuove forme di narrazione e rappresentazione delle identità di genere e LGBTQI.

Il progetto coinvolge complessivamente 6 partner in 5 paesi europei per il biennio 2017-2019. Capofila è Gender Bender, festival prodotto dal Cassero LGBT Center di Bologna, in partnership con: il Comune di Bassano del Grappa e il suo Centro per la Scena Contemporanea, il festival City of Women di Lubiana (Slovenia), il Boulevard Festival di ‘s-Hertogenbosch (Paesi Bassi), Paso a 2 – Certamen Coreogràfico de Madrid (Spagna), e Yorkshire Dance Center di Leeds (Regno Unito).

I dance maker selezionti sono: Roberta Racis (Italia), Nataša Živković (Slovenia), Jija Sohn (Paesi Bassi), Koldo Arostegui (Spagna) e Sophie Unwin (Regno Unito).

I drammaturghi selezionati sono: Greta Pieropan (Italia), Tea Hvala (Slovenia), Nina Aalders (Paesi Bassi), Sergio Martínez-Vila (Spagna), Tanya Steinhauser (Regno Unito).

 

DANZA ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

R.OSA | coreografia di Silvia Gribaudi interpretata da Claudia Marsicano | Italia

R. Osa è una performance che con ironia porta in scena l’espressione del corpo, della donna e del ruolo sociale che occupa. Lo spettacolo mette al centro una sfida, quella di superare continuamente il proprio limite. Si ispira alle immagini di Botero, al mondo Anni ’80 di Jane Fonda, al concetto di successo e prestazione. Sono 10 esercizi di virtuosismo che invitano il pubblico a riflettere su come guardiamo gli altri e cosa ci aspettiamo da loro sulla base dei nostri giudizi. R.Osa è una rivoluzione del corpo, che si ribella alla gravità e mostra la sua lievità. Silvia Gribaudi è coreografa vincitrice di numerosi premi  - GD’A Veneto, Aerowaves, Equilibrio, Chrystal Dance Prize – e ospite in numerosi festival tra cui Biennale di Venezia e Edinburgh Fringe Festival. Segue progetti coreografici internazionali con The Place (UK), Dansateliers (NL), Certamen coreografico de Madrid (ES), Dance Week Festival (HR), Circuit Est Montreal, Nederlanse Dansdagen Maastricht (NL). Ha collaborato con Roberta Torre, Giuliana Musso e Roberto Castello.

 

 

SONS OF SISSY | coreografia di Simon Mayer | Austria

Un’ingegnosa e divertente rivisitazione di quell’universo di tradizioni, danze e musiche popolari da cui proviene il giovane coreografo austriaco. Superbamente interpretato, lo spettacolo utilizza la musica di tradizione alpina, suonata dal vivo dagli stessi danzatori, con l’intenzione di rileggere in chiave contemporanea le pratiche coreografiche dei balli tradizionali di gruppo. L’obiettivo, perfettamente raggiunto, è di liberarle dalle convenzioni culturali di una anacronistica rappresentazione del maschile per scoprirne le potenzialità del linguaggio estetico.

Simon Mayer, performer, coreografo e musicista, è nato in Austria nel 1984. Ha studiato alla Vienna State Opera Ballet School, alla PARTS di Bruxelles ed è stato membro del Vienna State Opera Ballet. Ha lavorato, tra gli altri, con Anne Teresa de Keersmaeker, Wim Vandekeybus e Zita Swoon ed è stato Artista in Residenza al Theatre de L’L di Bruxelles.

 

 

HEKLA | coreografia di Fabrizio Favale | Italia

Hekla è un luogo mitico di approdo. Lo spettacolo evoca un paesaggio scarno e primitivo, un orizzonte esteso e privo di riferimenti dove i danzatori affondano in un universo senza spessore, leggero e cangiante, fatto della pura ricercatezza e complessità del movimento, come in un ricamo senza fine, fatto di velocità e lentezza, di simultaneità intraviste e subito raccolte, di calore e di gelo, di distanze, di approssimazioni, di energia consumata, di corpi spossati e arenati.

Fabrizio Favale è un coreografo indipendente, i suoi lavori sono stati presentati a Internationale Tanzmesse NRW di Dusseldorf, Focus on Modern Dance in Manila, La Biennale di Venezia, Suzanne Dellal a Tel Aviv, Expo 2010 a Shanghai, SIDance a Seoul, Festival Interplay a Torino, Kitazawa Town Hall a Tokyo.

 

 

MERCURIAL GEORGE | coreografia di Dana Michel | Canada | prima europea

La coreografa nera canadese presenta un assolo assolutamente unico; il ritratto di un personaggio marginale costruito attraverso un  gesto minimalista, rigoroso e barcollante allo stesso tempo. Mercurial George è bizzarro, ma anche sinceramente divertente, e restituisce una creatura ai margini della società, completamente immersa in un universo tutto personale fatto di detriti, accumuli di oggetti, ingenuità fanciullesca e sacro mistero. Intuitivo, gratuito e dissenziente. Dana Michael rompe gli schemi e sposta gli sguardi verso una coreografia intuitiva, rigorosa e spiazzante.

 

BOLERO TRIP TIC | coreografie di Giorgia Nardin, Francesca Pennini, Chiara Frigo | Balletto di Roma -Italia

Il Balletto di Roma dà voce a tre artiste italiane attive sulla scena contemporanea internazionale e offre loro l’opportunità di confrontarsi con la creazione nell’ambito di una compagnia.

 

L’Après-midi d’un Faune | coreografia di Giorgia Nardin | Musica di Claude Debussy

Una rilettura del capolavoro dell’impressionismo musicale, già interpretato dal celebre Nijinsky. Ricco di di immagini e riferimenti erotici, il fauno rivive oggi nello stile fisico e provocatorio di Nardin che ne delinea con chiarezza la struttura fisica e spaziale, attraverso uno sguardo attento sul corpo e sullo stato emotivo.  Giorgia Nardin è una coreografa e performer indipendente formata presso la Northern School of Contemporary Dance. Il suo lavoro All dressed up with nowhere to go è primo tra 20 lavori selezionati dal Network Aerowaves 2015. È inoltre la prima artista italiana a diventare coreografa residente presso il K3 Zentrum fur Choreographie Hamburg (Kampnagel). É docente associata al Balletto di Roma, e partecipa a numerosi progetti europei.

 

Suite Bergamasque | coreografia di Chiara Frigo | Musica di Claude Debussy

In un intreccio di citazioni letterarie e musicali, Chiara Frigo indaga il tema delle migrazioni costruendo un labirinto coreografico, dove le traiettorie di fuga incontrano sempre più spesso un muro; in cui migrare è un bisogno febbrile di uscire da un dedalo fatto di trappole spietate e inganni che si ripetono.   Chiara Frigo coreografa e perfomer ha vinto con Takeya il premio GD’A Veneto, selezionato poi all’interno di Anticorpi XL e del network europeo Aerowaves. Partecipa al progetto europeo di ricerca coreografica Choreoroam. Suite-Hope vince il bando Residences de La Caldera (Barcellona) ed è uno dei cinque lavori scelti per rappresentare l’Italia al Fringe Festival di Edimburgo. Ballroom e West End, sono i due lavori realizzati nell’ambito del progetto europeo Act Your Age.

 

Bolero |  coreografia di Francesca Pennini | Musica di Maurice Ravel

Il Bolero di Pennini promette di essere scardinato e ricomposto secondo l’ironica e complessa danza tipica della coreografa. Nella nuova versione é un atto di resistenza e di contagio: da una parte la musica, agente scatenante di una febbre sensuale ed ossessiva; dall’altra la danza, un rito di vaccinazione, una sfida atta a fare anticorpi per un conflitto sistemico con il suono. Francesca Pennini si forma come danzatrice professionista presso il Laban Centre di Londra e lavora nelle produzioni di Sasha Waltz & Guests. Cura la direzione artistica di CollettivO CineticO dal 2007. Nel 2009 è una dei coreografi selezionati per il progetto Choreoroam, nel 2015 é coreografa della Biennale College Danza di Venezia e docente in un ciclo di conferenze sulla performance al MAXXI di Roma. Nello stesso anno vince il Premio Danza & Danza come miglior Coreografa e Interprete, mentre nel 2016 la compagnia vince il Premio Hystrio Iceberg e il Premio Nazionale dei Critici di Teatro.

 

 

 

YOU ARE NOT THE ONE WHO SHALL LIVE LONG | coreografia di Jozef Fruček e Linda Kapetanea – DOT504 | Repubblica Ceca | prima nazionale

Uno spettacolo che mette in scena il tema dell’abbandono e della perdita grazie a quattro interpreti straordinari. Un lavoro mozzafiato, intenso e  straziante che mostra  come per gli esseri umani non ci sia nulla di più prezioso della vita. Una riflessione sull’impossibilità di essere fino in fondo padroni del nostro destino, perché tutto è cambiamento continuo, costante trasformazione.

DOT504 è una compagnia di danza contemporanea fondata a Praga dal direttore artistico e coreografo Lenka Ottová, che ha come obiettivo la fusione tra la tecnica classica e la sperimentazione moderna. La compagnia prosegue la sua fruttuosa collaborazione con il duo formato dal coreografo slovacco Jozef Frucek e dalla coreografa greca Linda Kapetanea, noti come RootlessRoot Company.

 

SLAP AND TICKLE | coreografia di Liz Aggiss | Regno Unito

Vincitore del Total Theatre Award all’ultimo Festival di Edimburgo, Slap and Tickle è uno spettacolo fisico, grottesco e paradossale, sulla morale e i tabù sessuali: una disorientante carrellata di interpretazioni e contraddizioni di donne, ragazze, madri, prostitute  e anziane. Attraverso un percorso personale e storico, Aggiss crea una “feminist soup” che passa dalla parola parlata al movimento espressionista, dai cambi d’abito alle manipolazioni della propaganda, stratificando idee e forme che ridiscutono la visibilità e la rappresentazione delle donne.

Anarchica, indomita e impavida, Liz Aggiss è una performer che da oltre 40 anni porta in scena la sua ricerca, a cavallo tra il personale e lo storico.  I suoi lavori parlano di politica di genere e di rappresentazione delle donne nella danza e nella società.

 

 

 

 

CINEMA ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

Ogni anno Gender Bender seleziona 20 lungometraggi – fiction, documentari e animazione – dai maggiori festival internazionali di cinema: Cannes, Berlino, Locarno, Londra, Toronto, Sundance, Outfest Los Angeles, Frameline San Francisco, Mix Brasil, Mannheim, Vienna, Tribeca, Venezia. Come di consueto, molte delle opere selezionate sono delle prime nazionali.  Ecco i titoli già confermati per l’edizione 2017.

 

195LEWIS | webserie di Chanelle Aponte Pearson | Stati Uniti

Ambientata nel cuore di Bed-Stuy, Brooklyn, 195LEWIS è la serie che ha come protagonisti di un gruppo di amici e amiche neri, queer e poliamorosi. In particolare, la storia è incentrata sulla coppia queer formata da Yuri e Camille e sul loro sperimentare i confini della propria relazione aperta. Dall’esplorazione della non-monogamia etica all’arte come professione sia redditizia che militante, la serie esplora l’amore radicale in tutte le sue forme, con  dialoghi intelligenti, un umorismo tagliente e un realismo a tratti brutale.

 

 

JESUS IS DEAD | film di Victor Villanueva | Filippine

Quando Ivay viene a sapere che Jesus, il marito che ha allontanato da casa, è morto, comunica ai suoi figli che stanno per intraprendere un viaggio attraverso le isole delle Filippine per partecipare al funerale del padre. Jesus is dead è il  road movie che racconta questo viaggio di madre Iyay con i suoi tre figli: Jay, ragazzo transessuale che ha adottato Mia, la figlia della sua compagna Maria; Hubert, appassionato ballerino con la Sindrome di Down; e Jay, universitario alle prese con la ricerca del lavoro. Tutti e quattro, assieme alla piccola Mia e al cane di famiglia Giuda, attraverseranno in minivan isole, avventure e soprattutto disavventure.

 

REBELS ON POINTE | film di Bobbi Jo Hart | Stati Uniti

Esplorando temi universali come l’identità, il sogno, la famiglia, il lutto e l’amore, Rebels on Pointe è il primo documentario che celebra il famoso Les Ballets Trockadero di Monte Carlo. La celebre compagnia di ballo “in drag” è stata fondata oltre 40 anni fa a New York City sulla scia dei moti di Stonewall ed è diventata da allora fenomeno di culto in tutto il mondo. Il film alterna l’intimità dei dietro le quinte, frammenti di storia documentata, coinvolgenti storie personali e brani di spettacoli dal vivo in Nord America, Europa e Giappone. Rebels on Pointe è una miscela creativa dell’espressione artistica “gender bending”, della diversità, della passione e della tenacia. Una storia che in ultima analisi dimostra che una ballerina non è solo una donna che balla, ma un atto di rivoluzione in tutu.

 

ENGLAND IS MINE | film di Mark Gill | Regno Unito

Il regista Mark Gill, nominato agli Oscar nel 2014 per il cortometraggio The Voorman Problem, racconta nel suo biopic non autorizzato l’adolescenza di Steven Patrick Morrissey, noto ai più solo come Morrisey, nella Manchester dei primi anni Settanta, prima che diventasse il leggendario frontman dei The Smiths. Presentato in anteprima al Festival del Cinema di Edimburgo, il film  ci riporta all’Inghilterra degli anni ’70 e ’80, quella di Margaret  Thatcher, della disoccupazione, della rivolta. Morrissey è interpretato da Jack Lowden, conosciuto soprattutto per la miniserie di BBC Guerra e Pace.

 

A QUIET PASSION | film di Terence Davies | Belgio – Regno Unito – Usa

Presentato in anteprima al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, A Quiet Passion è il dramma biografico di Terence Davies che descrive la vita di Emily Dickinson: i suoi amori, le sue lotte e la sua magnifica poesia. Girato in Belgio e a Amherst, in Massachusetts,  il film traccia un ritratto empatico ma non idealistico della vita della poeta. Accolto con entusiasmo dalla critica, A Quiet Passion combina una trama drammatica con momenti di acuta ironia.

 

 

BEACH RATS | film di Eliza Hittman | Canada

Frankie, un adolescente sbandato che vive all’estrema periferia di Brooklyn, ha un’estate miserabile. Il padre muore e sua madre vuole che lui si trovi una ragazza, perciò Frankie evade  della sua vita domestica combinando guai con i suoi amici delinquenti e flirtando con uomini più anziani sul web. Dal sesso online passa agli incontri reali con ragazzi in  una vicina spiaggia, luogo di cruising per omosessuali. Ma contemporaneamente inizia anche una relazione con una ragazza. La tensione tra i suoi diversi desideri lo porterà presto a fare i conti con le conseguenze delle sue scelte.

 

ARTI VISIVE  :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

CENTRUM NATURAE | performance di Mona Lisa Tina e Giovanni Gaggia | Italia

Centrum Naturae è una performance di arti visive realizzata da Mona Lisa Tina e Giovanni Gaggia. Nasce dal bisogno di dare forma, attraverso il linguaggio performativo, al tentativo di generare un incontro tra due corpi, al di là dei limiti connaturati alle specifiche fisicità.

 

CORPI SONORI | mostra della graphic novel di Julie Maroh

Corpi sonori è la mostra con le tavole originali della graphic novel omonima di Julie Maroh, edita da Panini: una storia sulle relazioni, sul sesso e, in ultima analisi, sull’amore. Julie Maroh, fumettista francese, è l’autrice de Il Blu è un Colore Caldo, vincitore del Premio del Pubblico al Festival di Angoulême da cui è stato tratto il film Palma d’Oro a Cannes La vita di Adèle. Nel 2014 ha pubblicato City & Gender.

 

QUEL GENERE DI PERSONE CHE DOVRESTI CONOSCERE | mostra fotografica di Simona Pampallona

In Quel genere di persone che dovresti conoscere (Bizzarro Press) Simona Pampallona, fotografa freelance romana con un interesse per i temi legati alla sessualità e al genere, ha raccolto foto e brevi interviste ad alcuni “sex performers”: individui che amano, agiscono e pensano al di fuori delle tradizionali etichette di genere, ricercando una strada diretta verso la liberazione dei corpi e delle menti.

 

 

 

INCONTRI :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

LECTIO MAGISTRALIS CON SELENE ZORZI

Selene Zorzi è teologa ed ex monaca benedettina, autrice di Al di là del genio femminile, sugli studi di genere in relazione alla Bibbia, alla patristica e al magistero della Chiesa. Ha appena pubblicato Il genere di Dio, la Chiesa e la teologia alla prova del gender (La meridiana). È docente stabile straordinario di Patrologia e Storia della Teologia all’Istituto Teologico Marchigiano. Insegna Antropologia Teologica, Filosofia antica e Patrologia all’ISSR di Ancona.

 

LECTIO MAGISTRALIS CON GIOVANNA ZAPPERI

Questa conferenza propone una lettura trasversale dei testi di Carla Lonzi (1931-1982), storica dell’arte e figura preminente del femminismo italiano degli anni ’70. Giovanna Zapperi, storica dell’arte e critica, è autrice di Carla Lonzi. Un’arte della vita. Tra le sue numerose pubblicazioni in altre lingue, in italiano figurano: L’artista è una donna e, con Alessandra

Gribaldo, Lo schermo del potere. Vive e lavora in Francia.

 

CONVERSAZIONE CON GIULIA GIANNI

Giulia Gianni presenta il suo libro Stiamo tutti bene: storia di Giulia, della sua compagna e della loro decisione di avere un bambino. Nata a Roma, ma cresciuta tra le nebbie ravennati, Giulia Gianni ha lavorato per anni sui set di produzioni cinematografiche e televisive. Nel 2014 ha iniziato a pubblicare il blog “Stiamo tutti bene”, al quale è ispirato l’omonimo romanzo edito da “La nave di Teseo”. Oggi fa la sceneggiatrice.

 

CONVERSAZIONE CON WALTER SITI

Uno dei più importanti scrittori italiani racconta il rapporto fra lettura e scrittura, il cantiere delle parole, il movimento attraverso cui gli interrogativi radicali di un lettore profondo diventano quelli di un narratore. Walter Siti: contagi, ossessioni, paradisi artificiali, amori brucianti.

 

ON THE ROAD | Laboratorio sulle diverse abilità

Il breve percorso di due giornate, rivolto a persone con disabilità e non, sarà l’occasione per sperimentare alcune delle attività proposte in questi anni dagli educatori e dagli animatori con disabilità del Centro Documentazione Handicap: un viaggio alla scoperta del proprio corpo, sui limiti che riconosciamo e non, sul piacere che può darci e quello che non sentiamo, sulle risorse che abbiamo e quelle ancora sconosciute.

La cooperativa sociale Accaparlante Onlus è nata nel 2004 per iniziativa dello stesso gruppo di lavoro del CDH.

 

PARTY ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

 

I party di Gender Bender sono tra i più attesi della stagione, grazie a una selezione di atmosfere musicali che spazia dall’elettronica più di ricerca al revival più pop, il tutto affidato alle mani e alle orecchie esperte dei dj più interessanti e affermati del panorama nazionale e internazionale. I party sono l’occasione per chiudere in bellezza le intense giornate di programmazione del festival e il luogo in cui incontrare gli artisti, gli operatori, gli ospiti e i giornalisti presenti a Gender Bender. Musica per ballare, ma anche ospiti per incursioni con performance dal vivo. Il tutto ospitato in una delle location tra le più originali in Italia – il vecchio magazzino del sale della città di Bologna, risalente al 18° secolo – allestito ogni sera con le installazioni più sfrenatamente creative pensate e realizzate dalla crew del Cassero.

 

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Gender Bender è prodotto da Il Cassero LGBT center

 

Con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna | Comune di Bologna |

 

Realizzato con il contributo di Regione Emilia Romagna | Comune di Bologna – Settore Sistema culturale e Università | Ministero per i Beni e le Attività Culturali | Fondazione del Monte | Granarolo | Coop Alleanza 3.0 | Ascom Bologna | Ambasciata del Canada | Ambasciata di Danimarca | Intpa |

 

Partner: Cineteca di Bologna | Arena del Sole | Teatri di Vita | La Baracca – Testoni Ragazzi | Fondazione ERT – Emilia Romagna Teatro | ATER | Centro di Documentazione Il Cassero | AtelierSI | librerie.coop | MIT Movimento Identità Transessuali | Schermi & Lavagne | Indie Pride | Associazione Orlando | Biblioteca Italiana delle Donne | Certamen Coreogràfico de Madrid | Dipartimento delle Arti dell’Università degli Studi di Bologna. | Almadanza | Leggere Strutture | Università degli Studi di Bologna | Piccolo Teatro del Baraccano | Paso a 2 | Comunicattive | Dipartimento di Lingue e Culture Moderne dell’Università di Bologna | Uni Lgbt | Bologna Welcome | Pivot Dance | Accaparlante | Teatro Laura Betti | BlaubArt |BilBOlbul | Paper Moon |

 

 

Media Partner: Radio Città del Capo | Spartacus | Gagarin | Anticorpi XL | Danza&Danza

 

Gender Bender fa parte di EFFE Festivals for Europe, Europe for Festivals e della Rete del Contemporaneo di Bologna insieme a Future Film Festival, Angelica, BilBolBul, Biografilm, Live Arts Week.