GENDER BENDER FESTIVAL 12° EDIZIONE A BOLOGNA DAL 25 OTTOBRE AL 2 NOVEMBRE 2014

 73 appuntamenti in 9 giorni, 33 repliche di 15 spettacoli,

27 film e documentari, 4 party, 1 progetto europeo, 3 concerti,  5 incontri con gli autori, laboratori e attività per bambini, adolescenti e persone anziane

VIRGINIE BRUNELLE danza Canada | PRIDE di MATTHEW WARCHUS cinema Gran Bretagna | KOEN DE PRETER danza Belgio | JONE SAN MARTIN – WILLIAM FORSYTHE danza Germania | XIU XIU musica USA | ENZO COSIMI danza Italia |

LOU REED cinema USA | LANDER PATRICK danza Portogallo | FABRIZIO FAVALE danza Italia | WALTER SITI letteratura Italia | ANTONIA SAN JUAN cinema Spagna |

RICCARDO BUSCARINI danza Italia | SUSAN SONTAG cinema USA | EDUARDO SAVARESE letteratura Italia | FREDERIC MARTEL saggistica Francia | CHRISTINA HENRIQUEZ danza Spagna | ALESSANDRO SCIARRONI danza Italia |

JUANJO ARQUES danza Paesi Bassi |FRANCESCA FOSCARINI – YASMEEN GODDER danza Italia | THE HIDDEN CAMERAS musica Canada | TEATRINO GIULLARE teatro Italia | JONATHAN BLAKE incontri Gran Bretagna

 

Sono questi alcuni degli appuntamenti con cui si annuncia la dodicesima edizione di Gender Bender, il festival ideato e diretto da Daniele Del Pozzo, dedicato alle rappresentazioni del corpo e delle identità di genere e orientamento sessuale nella cultura e nelle arti contemporanee, a Bologna dal 25 ottobre al 2 novembre.

 

Gender Bender è un festival curioso e aperto a tutti, da sempre in dialogo con le esperienze artistiche più innovative in ambito internazionale. È unico in Europa e richiama un pubblico eterogeneo e trasversale – composto da persone di diverse generazioni, generi e orientamenti sessuali – a scoprire le opere di artisti contemporanei chiamati da ogni parte del mondo a esprimere il loro punto di vista sui temi legati alle identità. Unisce in maniera originale arte e società, cultura e relazioni umane, visione e produzione.

Il festival ospita anche due progetti speciali: Teatro Arcobaleno   (www.teatroarcobaleno.webs.com) spettacoli di teatro e laboratori per l’infanzia, e Performing Gender, progetto sulla danza contemporanea sostenuto dalla Unione Europea (www.performinggender.eu).

Gender Bender è prodotto da Il Cassero LGBT Center, che da oltre trenta anni realizza progetti dedicati alle differenze di orientamento sessuale e identità di genere, sostiene l’autodeterminazione e mette in campo azioni di contrasto contro stereotipi e discriminazioni. Il Cassero LGTB Center ha sede nello spazio della Salara, assegnato in convenzione dal Comune di Bologna ad Arcigay, e svolge in Italia un ruolo di primo piano in campo culturale, artistico, politico e sociale, perseguendo l’obiettivo di promuovere la cultura dei diritti e della libertà delle persone gay, lesbiche e transessuali.

Nelle parole del direttore artistico: “Per Gender Bender 2014 è tempo di identità rivelate. Il festival è la giusta occasione per mostrare al mondo – in maniera fiduciosa – l’unicità dei desideri e delle identità, tenute forse un po’ troppo a lungo segrete. É il momento opportuno per rivelare quei caratteri peculiari che rendono speciale e super ciascuno di noi. É il buon costume di indossare finalmente i propri panni più confortevoli per correre in aiuto di chi ne ha bisogno”.

L’edizione di quest’anno restituisce uno sguardo sulla bellezza e la fragilità del genere umano e sulle tante storie – umane e artistiche – che ne costituiscono la straordinaria e sorprendente ricchezza e varietà. Ecco allora le abilità uniche di Jone San Martin, straordinaria danzatrice audiolesa di William Forsythe, e di Alphea Pouget, la quasi novantenne  protagonista dello spettacolo del giovane coreografo Koen De Preter; il blitz coreografico di Silvia Gribaudi e del suo drappello di splendide signore over 60; l’anima inquieta e lucida della scrittrice Susan Sontag; l’incontro esplosivo e divertente di due mondi – quello gay lesbico di Londra e quello dei minatori in sciopero contro le riforme della Thatcher – nel bellissimo film Pride di Matthew Warchus; il film autobiografico del regista Abdellah Taïa, primo scrittore arabo ad aver pubblicamente dichiarato la propria omosessualità; Menstrual man, la vicenda vera dell’uomo che in India ha dato il via a un grande movimento di emancipazione permettendo alle donne di produrre da sé gli assorbenti per il ciclo mestruale; l’omaggio cinematografico al grande musicista Lou Reed, cantore sensibile del lato selvaggio di New York; i cortometraggi dedicati agli studenti delle scuole superiori per un’educazione alle differenze; lo spettacolo per bambini di Alessandro Sciarroni con due strepitosi Batman e Robin;  il conflitto tra culture nel film autobiografico della regista americana di origine iraniane Desiree Akhavan; la vita, l’amore e il sesso raccontati con ironia e leggerezza da anziani gay e lesbiche nei film di Adele Tulli e Rosa Von Praunheim; la commedia sulla famiglia disfunzionale diretta da Antonia San Juan, la indimenticabile Agrado di Tutto su mia madre di Almodòvar; le lezioni di danza per persone anziane colpite da demenza e da Parkinson; l’inquieto genio musicale di Jamie Stewart, leader della band americana Xiu Xiu; le coppie in conflitto nello spettacolo della giovane coreografa canadese Virginie Brunelle; le nuove coraggiose produzioni di Riccardo Buscarini, Cristina Henríquez, Vlasta Delimar e Juanjo Arques, realizzate all’interno del progetto europeo Performing Gender;  la conversazione con lo scrittore Walter Siti, vincitore del Premio Strega; la storia di Julia, raccontata nell’omonimo film della regista J. Jackie Baier, transessuale lituana, prostituta e tossicodipendente, che ci sorprende per l’intelligenza e la capacità, tutta umana nella sua fragilità, di rialzarsi sempre.

Autori, storie e opere provenienti da Belgio, Spagna, Paesi Bassi, Austria, Croazia, Italia, Stati Uniti, Ungheria, Marocco, Svizzera, Gran Bretagna, Portogallo, Danimarca, Germania, Francia, Canada.

 

Gender Bender è prodotto da Il Cassero LGBT Center, che da oltre trent’anni realizza progetti dedicati alle differenze di orientamento sessuale e identità di genere, sostenendo l’autodeterminazione e mettendo in campo azioni di contrasto contro stereotipi e discriminazioni. Il Cassero svolge in Italia un ruolo di primo piano in campo culturale, artistico, politico e sociale e persegue l’obiettivo di promuovere la cultura dei diritti e della libertà delle persone gay, lesbiche e transessuali.