Calendario Eventi

NEI PROSSIMI MESI PEPITA PROMOTERS SARA’  L’UFFICIO STAMPA ANCHE DI:

novembre 2012 – luglio 2013

nov 15 gio 2012
Amazing Models – L’anatomia in modelli 3D tra il ‘700 e il ‘900 @ Museo delle Cere Anatomiche “Luigi Cattaneo” a Bologna
19:15 – 15 marzo 2013 @ 20:00
immagine guida della mostra

immagine guida della mostra

Fino al 15 marzo 2013 presso il Museo delle Cere Anatomiche “Luigi Cattaneo” (Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie – Università degli Studi -Via Irnerio 48) si inaugura la mostra Amazing models. L’anatomia in modelli 3D tra il ‘700 e il ‘900, evento pilota del più ampio progetto AMEP – Amazing Models in European Perspective che si articola a Bologna in un percorso di diverse iniziative culturali al confine tra arti e scienze mediche e che sarà itinerante nelle città diVienna e Lieda fino a marzo 2014.

Promosso da E.A.C.E.A. (Education, Audiovisual and Culture Executive Agency) della Commissione Europea e patrocinato dalComune di Bologna e dallo SMA (Sistema Museale d’Ateneo) dell’Università di Bologna, AMEP nasce dalla collaborazione tra ilMuseo delle Cere Anatomiche “Luigi Cattaneo” di Bologna, il Museo Josephine dell’Università di Medicina di Vienna (A) e il Museo Boerhaave di Leida (NL), coordinatore dell’intero progetto.

E’ Bologna ad avviare l’iniziativa ospitando la prima tappa della mostra itinerante Amazing Models, curata da Luisa Leonardi(Responsabile scientifica del progetto AMEP) e da Alessandro Ruggeri (Responsabile del Museo).

La mostra approderà a Vienna nell’aprile 2013 (fino a settembre 2013) e a Leida nell’ottobre 2013 (fino ad aprile 2014). Essa raccoglie una collezione di modelli anatomici tra ’700 e ’900, dalle prime figure in cera fino alle resine più attuali, passando per la cartapesta e il disegno anatomico, e riunisce per la prima volta insieme pezzi appositamente selezionati dalle tre collezioni in un’unica formula espositiva, che traccia un percorso storico e culturale che attraversa l’Europa. Ognuno dei tre musei conserva modelli anatomici unici, che si contraddistinguono sia per la particolare tecnica di realizzazione, che per il differente background storico e culturale e il peculiare pregio scientifico-artistico. La mostra si propone ad un pubblico anche non specialistico in un viaggio dentro al corpo umano, per conoscere come è stato scomposto dagli anatomici, esplorato dagli artisti e investigato dagli studenti.

La linea che unisce Bologna (I), Leida (NL) e Vienna (A) disegna un triangolo nel cuore dell’Europa che traccia un importante collegamento in campo medico, storico e culturale tra queste tre città. Città che custodiscono eccellenze diversificate e complementari per le loro Università, i loro centri di medicina e i musei che ne sono nati. In questi luoghi è cambiato il modo di guardare e sperimentare il corpo umano ed i saperi che vi sono stati prodotti influenzano ancora oggi conoscenze e competenze in ambiti diversi, dalla scienza anatomica alle arti visive.

Fin dai tempi più antichi arte figurativa ed anatomia si sono rincorse nei secoli, percorrendo sentieri ed assecondando indirizzi talora molto vicini, ma spesso autonomi ed indipendenti. L’Arte figurativa ha privilegiato la figura corporea nella sua configurazione esterna e nelle sue tensioni fisiche ed emotive. L’Anatomia, al contrario, ha scavato da subito all’interno del corpo per scoprire le sue funzioni vitali.

La mostra Amazing Models oltre a mettere in luce le peculiarità scientifiche di ciascuna collezione e la loro continuità storica, intende svelare la connessione che ha sempre messo in relazione la scienza medica e le arti visive, laddove queste ultime hanno iniziato ad essere chiamate in causa per diffondere e supportare le nuove scoperte medico-scientifiche. Ogni modello anatomico presentato in mostra è frutto della collaborazione tra scienziati e artisti, tra mente e tecnica, tra indagine e rappresentazione. L’intero percorso è un’esplorazione assolutamente inaspettata del corpo e della mente umana, dei suoi segreti, delle sue meraviglie, delle sue patologie.

Per informazioni: tel. 051.2091533

Email: museo@museocereanatomiche.it

Web: www.amazingmodels.org

www.museocereanatomiche.it

Ingresso: intero 3 € / ridotto 1 € (studenti e dipendenti dell’Università di Bologna, disabili, over 65)

Orari della mostra: dal lunedì al venerdì 9-13/14-16; sabato e domenica 10-17

feb 1 ven 2013
Birra Spiga Reale – L’unica birra biologica con grano khorasan KAMUT®
feb 1 – 31 maggio 2013 all-day

bottiglia spiga reale - birra kamut

Al BioFact di Norinberga, lo scorso febbraio, è stata presentata la Birra Spiga Reale con grano khorasan KAMUT® e malto di grano khorasan KAMUT®, l’unica birra di grano khorasan KAMUT® attualmente sul mercato, completamente biologica, con un’elevata percentuale di questo antico cereale.

Birra Spiga Reale è una birra ad alta fermentazione, non filtrata, non pastorizzata e rifermentata in bottiglia.

Questo processo conferisce al prodotto un gusto speciale in evoluzione nel tempo. Ogni ingrediente è stato scelto attentamente, dall’acqua di sorgente allo zucchero di canna, dal luppolo a naturalmente l’ingrediente principale, il grano khorasan KAMUT®.

Studi recenti hanno dimostrato che il grano khorasan KAMUT® possiede un’alta capacità antiossidante molto maggiore rispetto ai grani moderni. Si è anche scoperto che questo antico grano possiede elevate proprietà antinfiammatorie.

Il progetto Birra Spiga Reale con grano khorasan KAMUT® e malto di grano khorasan KAMUT® nasce da un’idea di Fabio Cagnin, e dal successivo sviluppo del progetto con la collaborazione dei soci Renzo Michieletto e Federica Barea. Il punto di svolta è stato l’incontro con il Dottor Stefano Buiatti, ricercatore al Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Udine, la prima università italiana a dotarsi di un impianto sperimentale per la produzione di birra.

E’ quindi stata messa a punto la ricetta della birra biologica con grano khorasan KAMUT® ma prima di ciò e per sopperire alla mancanza di malto di grano khorasan KAMUT® sul mercato europeo, ci si è messi in contatto con C.R.A.-G.P.G., Centro di ricerca per Genomica e Postgenomica animale e vegetale di Piacenza, dove si è riusciti a maltare un campione di 5 kg di grano khorasan KAMUT®, successivamente utilizzato per i test sulla birra a Udine.

Infine, l’ultima importante decisione da prendere è stata trovare il birrificio giusto e per questo è stato creato un birrificio ad hoc: il K3 BRAUER.

Questo processo conferisce al prodotto un gusto speciale in evoluzione nel tempo. Ogni ingrediente è stato scelto attentamente, dall’acqua di sorgente allo zucchero di canna, dal luppolo a naturalmente l’ingrediente principale, il grano khorasan KAMUT®.

Studi recenti hanno dimostrato che il grano khorasan KAMUT® possiede un’alta capacità antiossidante molto maggiore rispetto ai grani moderni. Si è anche scoperto che questo antico grano possiede elevate proprietà antinfiammatorie.

Il progetto Birra Spiga Reale con grano khorasan KAMUT® e malto di grano khorasan KAMUT® nasce da un’idea di Fabio Cagnin, e dal successivo sviluppo del progetto con la collaborazione dei soci Renzo Michieletto e Federica Barea. Il punto di svolta è stato l’incontro con il Dottor Stefano Buiatti, ricercatore al Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Udine, la prima università italiana a dotarsi di un impianto sperimentale per la produzione di birra.

E’ quindi stata messa a punto la ricetta della birra biologica con grano khorasan KAMUT® ma prima di ciò e per sopperire alla mancanza di malto di grano khorasan KAMUT® sul mercato europeo, ci si è messi in contatto con C.R.A.-G.P.G., Centro di ricerca per Genomica e Postgenomica animale e vegetale di Piacenza, dove si è riusciti a maltare un campione di 5 kg di grano khorasan KAMUT®, successivamente utilizzato per i test sulla birra a Udine.

Infine, l’ultima importante decisione da prendere è stata trovare il birrificio giusto e per questo è stato creato un birrificio ad hoc: il K3 BRAUER.

La Birra Spiga Reale va servita a 8/10° C e fra gli ingredienti oltre all’acqua di sorgente, grano e malto di grano khorasan KAMUT®, zucchero di canna si trovano anche malto d’orzo, luppolo, lievito tutti ingredienti da agricoltura biologica. Ha un colore ambrato tendente al dorato ed un aroma intenso  dolce e profumato, con spiccate note agrumate e sentori di arancio e miele; con una bassa gradazione alcolica, intorno a 5,5 % vol, ha un sapore morbido e fruttato.

La birra, in particolare i formati da  75 cl e 50 cl ed il Magnum, sono al momento destinati principalmente al canale Horeca (Ristoranti/Pizzerie/Pub/Birrerie/Enoteche specializzate).

KAMUT® è il nome del marchio registrato e usato per identificare e garantire una particolare linea mai ibridata o incrociata, né modificata, dell’antica varietà dal nome botanico Triticum turgidum ssp. turanicum, il cui nome comune è khorasan, un parente antico del grano duro, originario della Mezzaluna Fertile.

KAMUT® è un marchio registrato di Kamut International Ltd. e Kamut Enterprises of Europe bvba.

La Birra Spiga Reale va servita a 8/10° C e fra gli ingredienti oltre all’acqua di sorgente, grano e malto di grano khorasan KAMUT®, zucchero di canna si trovano anche malto d’orzo, luppolo, lievito tutti ingredienti da agricoltura biologica. Ha un colore ambrato tendente al dorato ed un aroma intenso  dolce e profumato, con spiccate note agrumate e sentori di arancio e miele; con una bassa gradazione alcolica, intorno a 5,5 %  vol., ha un sapore morbido e fruttato.

La birra, in particolare i formati da  75 cl e 50 cl ed il Magnum, sono al momento destinati principalmente al canale Horeca (Ristoranti/Pizzerie/Pub/Birrerie/Enoteche specializzate).

KAMUT® è il nome del marchio registrato e usato per identificare e garantire una particolare linea mai ibridata o incrociata, né modificata, dell’antica varietà dal nome botanico Triticum turgidum ssp. turanicum, il cui nome comune è khorasan, un parente antico del grano duro, originario della Mezzaluna Fertile.

KAMUT® è un marchio registrato di Kamut International Ltd. e Kamut Enterprises of Europe bvba.

 

mar 16 sab 2013
@ Museo della civiltà contadina – Istituzione Villa Smeraldi
15:30 – 20:00

museo civ contadina 3

Il Museo della civiltà contadina – Istituzione Villa Smeraldi inaugura una nuova sezione espositiva dal titolo Artigiani di campagna. Nella sezione che completa il percorso della esposizione permanente Contadini della pianura bolognese (1750-1950), sono illustrati con una ricca selezione di testimonianze materiali, fotografie e disegni, i numerosi mestieri artigiani che animavano la vita della campagna, dal fabbro al maniscalco, dal mugnaio al cestaio, al fabbricante di scope.

Domenica 17 marzo (ore 16.00) la nuova sezione espositiva sarà presentata in maniera ludica anche ai bambini con Caccia al mestiere, un gioco a squadre ambientato all’interno di Artigiani di campagna, che condurrà bambini ed adulti ad esplorare e conoscere le antiche botteghe artigiane.

Tornando al pomeriggio di sabato 16 marzo, alle 16.30 viene presentata anche l’autobiografia di Giorgio Giovagnoni, Da contadino a imprenditore. Memorie di una vita, a cura di Anna Maria Martinuzzi, con introduzione di Tito Menzani. La presentazione vede l’intervento di Fabrizio Sarti, Presidente della Istituzione Villa Smeraldi e ed è animata da letture di alcuni brani del volume da parte di un attore della Associazione “Il temporale”. Nel volume, il quaderno n. 5 del Museo della civiltà contadina, dopo un breve saggio di Tito Mezzani sul valore storico della memorialistica, troviamo un lungo racconto autobiografico di Giorgio Giovagnoni, che descrive la sua doppia vita, cresciuto in una famiglia contadina racconta le difficoltà del lavoro dei campi di un ragazzo che fin da piccolo deve svolgere anche i servizi più duri e pericolosi, per diventare poi dopo la guerra apprendista operaio e grazie alle capacità e alla voglia di imparare, prima viene assunto come collaudatore esperto, poi decide di mettersi in proprio con tutte le soddisfazioni, ma anche le preoccupazioni che un’attività imprenditoriale comporta.

Alle 17.00 Tavola rotonda sul tema Radici storiche e ragioni di attualità dell’impresa artigiana, intervengono Andrea Tolomelli, Presidente della Unione Reno Galliera, Giovanna Trombetti, Direttore del Settore Sviluppo Economico della Provincia di Bologna, Tiziano Girotti (CNA Bologna), Alberto Guenzi (Università di Parma), Matteo Lepore, (Comune di Bologna). Modera Roberto Finzi (Università di Bologna).

Alle ore 18.45 aperitivo a cura della coop. Anima.

Con l’arrivo della primavera, il Museo della civiltà contadina offre anche quest’anno nelle domeniche pomeriggio, un fitto cartellone di proposte adatte a tutte le età.

A quindici chilometri da Bologna, nel cuore di un ampio parco all’inglese, Villa Smeraldi ospita dal 1973 il Museo della civiltà contadina della pianura bolognese, che attraverso attività didattiche, visite guidate, proposte laboratoriali, mostre temporanee e permanenti, ha il doppio scopo di farconoscere il lavoro e la vita nelle campagne bolognesi tra Ottocento e Novecento, e avvicinare il fruitore alla natura e ai suoi frutti, con una particolare attenzione all’educazione dei più giovani.

Come ormai di consueto nel pomeriggio di Pasqua, (31 marzo – ore 16.00) Caccia all’uovo, una caccia al tesoro alla scoperta del parco di Villa Smeraldi con premio finale un uovo di Pasqua. A cura della Coop. Soc. Anima.

Il 14 aprile (ore 16.00) Tintura della canapa con i fiori di cartamo, laboratorio per bambini affiancati da adulti. Dopo una breve presentazione delle principali piante tintorie, laboratorio di preparazione e tintura naturale di un filato di canapa con fiori di cartamo (Carthamus tinctorius) a cura di Anna Roberti.

Il 28 aprile (ore 16.00) Trasformiamo il latte, laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni di trasformazione del latte vaccino in formaggio fresco, ricotta e burro. Al termine degustazione del formaggio Parmigiano Reggiano.

Il 12 maggio (ore 16.30) Macchine per sollevare l’acqua, nell’ambito di Archeologite, incontro dedicato alla conoscenza delle macchine per il sollevamento dell’acqua dall’antichità fino ai primi motori inanimati, all’esterno sarà possibile vedere in azione una macchina utilizzata dalla fine dell’Ottocento per lo svuotamento dei maceri da canapa. In collaborazione con l’Associazione Gruppo della Stadura.

La domenica successiva il 19 maggio (ore 16.30) iniziano i sempre apprezzati appuntamenti dedicati alla frutta di stagione. La frutta si conosce mangiandola: la fragola, degustazione guidata di diverse varietà di fragole per imparare a riconoscerle attraverso il confronto. La visita alla sezione espositiva darà un quadro d’insieme dei metodi di coltivazione e conservazione della frutta. In collaborazione con CRA – Unità di Ricerca per la Frutticoltura (Forlì) e con il Dipartimento di Colture Arboree di Bologna

L’incontro del 9 giugno (ore 16.30) è dedicato a Labirinto di canapa, visita guidata a cura di alcune classi del territorio al labirinto ricavato all’interno del canapaio piantato a Villa Smeraldi. In collaborazione con il Dipartimento di Scienze e tecnologie agroambientali di Bologna e la Bottega della canapa.

Ultimo appuntamento in calendario per la primavera il 30 giugno (ore 16.30) con l’attesa Festa della mietitura e trebbiatura, visita guidata alla sezione del museo dedicata alla storia della coltivazione del frumento; a seguire, dimostrazione di preparazione del pane fatto in casa e cottura nel forno a legna. All’esterno, esposizione di macchine e dimostrazione di trebbiatura tradizionale. In collaborazione con l’Associazione Gruppo della Stadura.

 Inoltre a partire dal mese di maggio, la prima, la terza e, nel caso, la quinta domenica di ogni mese dalle ore 15.00, il parco ospita il mercato contadino di Bentivoglio offrendo la possibilità di acquistare i prodotti di stagione della pianura bolognese.

Per partecipare alle iniziative in programma e visitare anche il museo è previsto il pagamento di un biglietto di € 4,00 per gli adulti e € 2,00 per i bambini.

 Il numero dei partecipanti alle visite guidate e ai laboratori è limitato a 25 persone circa, pertanto è consigliata la prenotazione nei giorni feriali dalle ore 9 alle 12 presso la segreteria del museo (tel. 051 891050).

mar 22 ven 2013
@ Museo Giuseppe Scarabelli di Imola
18:00 – 19:30
Collezione di entomologia, particolare di una cassetta di coleotteri

Collezione di entomologia, particolare di una cassetta di coleotteri

Si inaugura il nuovo Museo Giuseppe Scarabelli di Imola, all’interno del polo museale di San Domenico, dopo una chiusura durata sette anni, alla presenza del Sindaco Daniele Manca e dell’Assessore alla cultura Valter Galavotti.

A poco più di un anno dall’inaugurazione nel dicembre 2011 del percorso “Collezioni d’arte della città”, il Museo di San Domenico si arricchisce del nuovo Museo Giuseppe Scarabelli con i suoi oltre 25.000 pezzi esposti di geologia, archeologia, scienze naturali, oltre ai materiali etnografici precolombiani e africani, compresa una piccola mummia egizia. Apre così al pubblico l’intero primo piano dell’antico complesso domenicano restaurato.

Peculiarità di grande valore scientifico e di forte suggestione per il visitatore, è costituita dal nucleo originale del Museo -il cosiddetto Gabinetto di Storia Naturale fondato nel 1857 da Giuseppe Scarabelli insieme ad altri tre studiosi, collezionisti e concittadini imolesi- che ha sempre mantenuto l’ordinamento originale, costituendo un raro esempio di museo ottocentesco giunto integro fino a noi.

Il progetto scientifico e museografico attuale è rispettoso dell’allestimento storico, traducendolo in un linguaggio contemporaneo: in questa direzione hanno congiuntamente operato lo staff del Museo -in particolare Laura Mazzini per la cura scientifica e Claudia Baroncini per gli strumenti comunicativi- e Mannes Laffi di mudesign che ha ideato l’allestimento e la nuova identità visiva.

L’archeologa Laura Mazzini ha coordinato il lavoro di numerosi specialisti esterni e restauratori, giungendo alla realizzazione di un progetto scientifico fondato sul disegno costitutivo e le finalità di Scarabelli, arricchito da una nuova sezione dal titolo “Una storia a ritroso”, ideata come una galleria del tempo che a tappe aiuta il visitatore ad immergersi nel clima dell’antico Gabinetto.

Il progetto di allestimentodi Mannes Laffi dà una veste contemporanea all’antico Museo, nel rispetto delle vetrine originali, del loro ordinamento e dell’antico sapore, reinterpretato attraverso l’utilizzo di materiali come il legno, le decorazioni delle pareti, che sono texture e comunicazione allo stesso tempo, e un progetto illuminotecnico tecnologicamente aggiornato e capace di creare un’atmosfera suggestiva.

Il nuovo Museo Giuseppe Scarabelli proietta nel nuovo millennio gli ideali scarabelliani.

Educazione dei giovani: tra le attività principali del Museo vi è la collaborazione con scuole e università, per mantenere viva l’eredità di Scarabelli e i suoi scopi didattici e formativi.

Divulgazione e circolazione dei contenuti scientifici: per questo il progetto di allestimento ha realizzato un museo al 100% accessibile, eliminando completamente le barriere architettoniche e scegliendo le nuove tecnologie per integrare la comunicazione. Un sistema  Wi-Fi permetterà durante la visita di accedere al sito dei Musei civici e con i propri tablet e smartphone consultare la guida multimediale del Museo oppure scegliere gli iPad messi a disposizione nel percorso per “navigare” e visitare le sezioni e le vetrine ottocentesche.

Il Gabinetto di Storia Naturale, nello spirito di Scarabelli che lo fondò come luogo di ricerca vivo e attivo e in contatto con studiosi italiani ed europei, si offre anche ad una “visita virtuale” dei suoi contenuti, essendo disponibile sul web la guida multimediale, strumento che nasce per essere sempre  implementabile, aggiornata su nuovi studi e scoperte scientifiche. Il Museo infatti rappresenta ancora oggi un importante documento scientifico, un patrimonio unico, prezioso, sempre stimolante per la conoscenza del territorio imolese e in generale dell’ambiente in cui viviamo.

Nella serata inaugurale una degustazione di vini curata dall’Associazione Italiana Sommelier sarà l’occasione per festeggiare insieme questa importante apertura e attendere l’inizio delle visite guidate curate dagli esperti del Museo che dalle 20 fino alle 23  accompagneranno alla scoperta di questo affascinante nuovo percorso museale.

mar 27 mer 2013
ERICA MOU in concerto @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena di Sant’Agata Bolognese
21:00 – 23:00
ERICA MOU in concerto @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena di Sant’Agata Bolognese  | Sant\'agata Bolognese | Emilia-Romagna | Italia

Il concerto di Erica Mou, talento della musica italiana tra i più interessanti della scena rock fa parte della stagione TTTXTE.

Erica Musci, in arte Erica Mou, è una giovane cantautrice italiana. Scrive e compone da sempre la propria musica, in cui alterna grazia innocente a sensuale ironia.

Tra il 2008 ed il 2009, Erica vince alcuni tra i premi più prestigiosi legati alla canzone italiana d’autore.

L’8 marzo 2011 esce su etichetta Sugar il suo album d’esordio “È”. Entrato nella rosa dei finalisti per la miglior opera prima dell’ultima edizione del Premio Tenco, il disco raccoglie 11 brani autobiografici, che mettono in luce le sue grandi qualità compositive e vocali e una bonus track, “Don’t Stop”, cover dello storico brano dei Fletwood Mac, prodotto dall’islandese Valgeir Sigurosson, già collaboratore di Bjork, e arrangiato da MaJiKer, alias Matthew Ker.

Subito dopo l’uscita del disco, Erica prosegue la sua attività live esibendosi su alcuni dei palchi italiani più prestigiosi: da quello del Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, all’Arena di Verona per i Wind Music Awards, passando per l’Heineken Jammin’ Festival e gli MTV Days di Torino. Premiata dal MEI come miglior talento dell’anno 2011, Erica, insieme a Subsonica e Caparezza, è stata tra gli artisti in cartellone alla 3a edizione di HIT WEEK, il più grande festival di musica italiana in America svoltosi lo scorso ottobre tra New York, Los Angeles e Miami.

Con il brano “Nella vasca da bagno del tempo” Erica partecipa al Festival di Sanremo 2012, ottenendo il grande apprezzamento della stampa che le assegna due prestigiosi riconoscimenti: il premio della critica “Premio Mia Martini”, ed il “Premio Sala Stampa Radio Tv.

apr 6 sab 2013
Nicky Nicolai e Stefano Di Battista in Io, Mina e le altre @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena
21:15 – 22:15
Nicky Nicolai e Stefano Di Battista in Io, Mina e le altre @ Teatro Comunale Ferdinando Bibiena | Sant\'agata Bolognese | Emilia-Romagna | Italia

Nicky Nicolai e Stefano Di Battista in Io, Mina e le altre, concerto in omaggio alla grande artista italiana Mina, rivisitando in chiave “fusion/jazz” i suoi più gradi successi dagli esordi ad oggi. Arrangiamenti eleganti, raffinati valorizzati dalla direzione artistica del grande sassofonista Stefano Di Battista ed accompagnati dalla sublime voce di Nicky Nicolai. Con loro sul palco anche Dario Rossiglione al contrabbasso, Roberto Terenzi al piano e Stefano Ariano alla batteria.

Nicoletta “Nicky” Nicolai nasce a Roma da genitori estranei all’ambiente artistico ma fin da bambina comincia ad amare la musica, appassionandosi al canto durante l’infanzia trascorsa nel paese di Nespolo in provincia di Rieti. È proprio da qui che comincia ad esprimere la sua passione per il canto entrando nel coro della chiesa, come nella migliore delle tradizioni dei cantanti soul e gospel afro-americani.

Negli anni ’80 frequenta i corsi di recitazione tenuti da Beatrice Bracco per l’applicazione del metodo Stanislawski al canto ed all’uso del corpo sul palcoscenico; dal 1992 intraprende lo studio accademico del canto lirico. Sotto la guida di Lucia Vinardi si diploma presso il Conservatorio Piccinni di Bari e contemporaneamente passa dal canto come materia di studio, alla sua applicazione in ambito lavorativo: dal 1996 al 1998 entra a far parte del cast di due opere musicali, “La Bella e la bestia” e “La Cenerentola”.

Nel 2001 insieme al sassofonista Stefano Di Battista scrive il brano “Roma…io senza te”, colonna sonora di un video commissionato dal sindaco Walter Veltroni per la promozione nel mondo dell’immagine della capitale. Dall’incontro dei due artisti nasce una salda collaborazione artistica che diventerà poi un matrimonio.

Nel 2002 Nicky Nicolai partecipa alla rassegna “Le Signore del jazz” al Teatro dell’Opera di Roma insieme ad Ada Montellanico, Maria Pia De Vito, Barbara Casini e Karin Schmidt, dove interpreta, tra i molti classici, una versione di “E se domani” dal repertorio di Mina.

L’anno successivo Nicky è interprete di una serie di concerti tenuti nell’Auditorium Aldobrandini di Frascati per un bellissimo omaggio a Joni Mitchell nella manifestazione “Donne in jazz”.

Il 2004 è l’anno del suo album di debutto, “Tutto passa” in cui compaiono ospiti eccellenti quali Lucio Dalla e Renzo Arbore in veste di coroner: molto apprezzato dalla critica, questo lavoro inaugura una straordinaria stagione di concerti e di collaborazioni.

Il Nicky Nicolai/Stefano Di Batista Jazz Quartet calca i più importanti palcoscenici italiani, dal Blue Note di Milano all’Auditorium di Roma, ed in estate è con Lucio Dalla nel tour “Dalla in jazz”, che batte moltissime della piazze italiane ed europee.

Il nome di Nicky Nicolai si presenta al grande pubblico televisivo nel 2005 grazie alla sua partecipazione al Festival di Sanremo, in cui si afferma nella categoria Gruppi (quarta nella classifica finale) assieme allo Stefano Di Battista Jazz Quartet con la canzone “Che mistero è l’amore”, con la conseguente riscoperta di “Tutto passa”, che viene prontamente ristampato con il nuovo titolo e in un’edizione arricchita dalla canzone vincitrice, nonché da tre inediti tra cui una reinterpretazione originale di “Sono stanco”, dal repertorio di Bruno Martino.

Per tutto il corso del 2005 Nicky Nicolai è impegnata in un tour caratterizzato da numerosi impegni live che la porta nei più importanti teatri italiani e agli appuntamenti più rilevanti come il IX Festival Internazionale del Jazz di Torino.

Nel 2006 torna sul palco del Teatro Ariston, questa volta da solista, con il brano “Lei ha la notte” che precede la pubblicazione del nuovo album, “L’altalena”, il primo registrato per Sony BMG, a cui collaborano una schiera di autori e musicisti, da Stefano Di Battista, anche produttore insieme a Celso Valli e Adriano Pennino, a Nicola Piovani autore di “Doppi Significati”(parole di Pasquale Panella), a Jovanotti, autore del testo de “Il valzer del nostro amore”, posato sulle note di Giovanni Allevi.

mag 21 mar 2013
Smell Festival dell’Olfatto (Bologna 21-26 maggio 2013) @ Museo della Musica
mag 21 – domenica all-day

4-LaboratoriSmell

Bologna ospita la IV edizione di Smell Festival dell’Olfatto, la rassegna dedicata alla cultura dell’olfatto e all’arte del profumo, ideata e diretta da Francesca Faruolo in collaborazione con Tempo.

Tema attorno a cui ruotano gli eventi di questa edizione è L’effimero, una scelta nata dal desiderio di esplorare la doppia anima degli odori, tanto impalpabili, quanto intimamente legati alla memoria.

Smell 2013 – scrive Faruolo – intende sfiorare il centro del paradosso dell’Effimero, che coglie e illumina l’anima contraddittoria degli odori e delle nostre percezioni olfattive. Desidera percorrere la sottile linea di confine tra fugacità e permanenza, invitando a coniugare gli opposti. Con solenne leggerezza e volatile sedimento.”

Anche quest’anno il Festival propone un ampio programma fatto di incontri con creatori di fragranze, installazioni e laboratori sensoriali, che permettono al pubblico di espandere il proprio universo olfattivo. Quartier generale dell’evento si conferma il Museo della Musica di Bologna (Strada Maggiore 34 – www.museomusicabologna.it), che offreuna preziosa cornice alle iniziative, suggerendo un legame tra note musicali e note fragranti. Coinvolti anche numerosi altri luoghi della città, con percorsi tra atelier, palazzi storici e negozi selezionati.

Spiega la direttrice artistica: “Il profumo ha una natura sfuggente, è vero, ma è anche un fedelissimo custode del tempo. Possiamo infatti rivivere sensazioni ed emozioni perdute a partire da un richiamo odoroso”. Il fenomeno, conosciuto anche come “effetto Proust, rappresenta una nuova frontiera di ricerca nel campo della medicina e della psicologia. A Smell Festival se ne parla durante l’evento L’Odore. Percezione olfattiva della memoria, con il Prof. Gianni Brighetti, docente del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna e Giuseppe Imprezzabile, art director di Meo Fusciuni Parfum,chemetteranno pubblico e stampa a conoscenza di una ricerca nata nel fertile terreno d’incontro tra arte e scienza.

Anche per il 2013 prosegue la collaborazione tra Smell Festival e Zonemoda-Università di Bologna, sede di Rimini, che ospita una lecture sulla creatività e la ricerca nell’ambito del profumo. L’incontro, coordinato dal Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Moda, Prof. Fabriano Fabbri e dalla Prof.ssa Antonella Mascio, vede protagonista lo staff di Fluidounce, giovane azienda di Parma la cui mission è produrre fragranze che siano “un mezzo sensibile per attivare ricordi e relazioni”, che “provochino all’azione” secondo “linee impavide di espressione personale”. Dopo l’incontro con gli studenti di Zonemoda, Fluidounce è di nuovo protagonista di un evento sabato 25 maggio al Museo della Musica di Bologna dove Alberto Borri e Serena Ghidini, fondatori e manager dell’azienda, presentano nu_be (www.nubeperfume.com) un nuovo concept di profumi ispirato agli elementi che hanno dato origine all’Universo: elio, carbonio, ossigeno, litio, idrogeno. Partecipano all’incontro anche la designer Francesca Gotti autrice del concept, dell’immagine e del packaging della collezione, e Tommaso Granelli, orchestratore del racconto di nu_be e attento alla traduzione del profumo sui differenti media non olfattivi.

A Smell Festival si parla anche di oli essenziali e del loro utilizzo a scopo curativo, insieme a Marco Valussi, fitoterapeuta laureato a Londra e ricercatore associato presso l’Unità di Biostatistica, Epidemiologia e Salute pubblica dell’Università di Padova, che presenta il suo nuovo libro Il Grande Manuale dell’Aromaterapia. Fondamenti di scienza degli oli essenziali, Tecniche Nuove 2013. (Sabato 25 maggio, Museo della Musica).

Novità di questa edizione, per iniziativa della storica marca di fazzoletti di carta Tempo, un focus sull’infanzia, che inizia domenica 26 maggio alle ore 11.00 allo “Spazio Tempo” (presso il Museo della Musica) con La mente profumata dei bambini, incontro aperto a genitori, insegnanti e a tutti gli interessati. L’evento, coordinato da Francesca Faruolo, è condotto dalla Clara Cavinato, tra le prime ad essersi interessate specificamente al tema dell’olfatto nella formazione dei più piccoli con una tesi di laurea, conseguita presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Milano Bicocca, su come lo sviluppo dell’olfatto può incidere sulle potenzialità di apprendimento dei bambini. A seguire una parte pratica, con il coinvolgimento dei partecipanti ad un gioco dimostrativo.

I workshop dello “Spazio Tempo”, rivolti anche agli adulti, sono previsti sabato 25 e domenica 26 maggio e sono finalizzati a distinguere le essenze, comporre accordi profumati, potenziare la propria immaginazione sensoriale (info e iscrizioni: www.tempo.it).

L’aspetto magico e curativo legato all’uso della piante, dei profumi e delle essenze è trattato in collaborazione con la Biblioteca Italiana delle Donne di Bologna, giovedì 23 marzo dalle 18.00 presso l’Aula Magna del Complesso di Santa Cristina (piazzetta Giorgio Morandi 2), dove Erika Maderna presenta il suo libro Medichesse. La vocazione femminile alla cura (Aboca, 2012).

Il Festival è come sempre promotore delle nuove tendenze nella produzione di fragranze esclusive, artigianali e di nicchia, con uno sguardo anche alle realtà indipendenti rispetto ai consueti canali di distribuzione. Grazie alla collaborazione con il Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, l’hotel 5 stelle lusso di Bologna, nasce in quest’ottica Ephemeral Perfume Showcase: un party e, insieme, un percorso espositivo sensoriale attraverso le proposte della miglior profumeria selettiva, che si svolge venerdì 24 maggio dalle ore 18.00 alle 23.00. Tra le eleganti sale del 1° piano dell’Hotel, il pubblico può scoprire le più esclusive fragranze d’autore, le profumazioni per ambiente e le candele artigianali, frutto dell’incontro tra ricerca e creatività con una costante attenzione alla qualità del prodotto. Approfondimenti sulla cultura del profumo sono previsti, dalle 19.00 alle 23.00, nella prestigiosa sala conferenze “Camerino Di Europa”, dove si alterneranno incontri e “olfazioni” (degustazioni di fragranze) guidate da esperti. Un servizio di aperitivo e buffet è disponibile sulla terrazza dell’albergo con vista della Torre di Palazzo Fava dalle 19.00 alle 21.30. Mentre per tutta la durata del Festival il Ristorante del Grand Hotel Majestic “già Baglioni”, I Carracci, propone un menu “effimero”, che interpreta il tema di Smell Festival 2013 attraverso i sapori e i profumi dell’alta cucina. Ingresso libero e gratuito senza consumazione (Aperitivo con buffet € 25 a persona. Cena ristorante Carracci € 50 P.P.)

Durante il Festival, inoltre, tutta la città si anima dando vita al programma di ‘Round Smell Festival, un circuito di eventi, incontri, presentazioni, workshop dislocati nel tessuto urbano di Bologna, tra concept store, profumerie, atelier di moda, associazioni culturali, gallerie d’arte.

Il programma dettagliato è disponibile dal mese di maggio su www.smellfestival.it.

Per dettagli sulle modalità di partecipazione agli eventi consultare il sito o chiedere a info@smellfestival.it

IMMAGINE: Anche quest’anno l’immagine di Smell Festival è stata affidata a Georges Bousquet. L’illustratore francese ha scelto una visione simbolica dell’effimero suggerendo un’analogia con il sogno che, un po’ come il profumo, è luogo evanescente di elaborazione del vissuto.

lug 18 gio 2013
Festival Volterrateatro 2013 (Volterra, PI 22-28 luglio 2013) @ Volterra, PI
15:00 – 28 luglio 2013 @ 23:30

immaginesantogenet compagniadellafortezza 

Si rialza il sipario sul Festival VolterraTeatro, giunto alla sua XXVII edizione.

Il Festival, diretto da Armando Punzo, si svolgerà a Volterra e nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Montecatini Val di Cecina, dal22 al 28 luglio.

Fedele alla sua storica vocazione eclettica, VolterraTeatro 2013 insisterà, anche quest’anno, nel solco della contaminazione artistica e della sperimentazione più avanzata.

È all’interno di tale dimensione di poliedricità che si chiarisce la scelta, portata avanti con audacia già da diversi anni, di eleggere la poesia a spazio privilegiato della riflessione culturale coltivata dal Festival volterrano.

La poesia come dimensione trasversale in cui si fondono diverse declinazioni espressive, come sguardo inattuale e dunque lucido sulla realtà, come luogo inedito di reinvenzione dell’immaginario contemporaneo.

In uno tra i vari anticipi di programma, che introdurranno alla settimana clou del Festival, proprio la poesia si renderà protagonista di una esperienza performativa ospitata da La Rocca Sillana di Pomarance (19 luglio), superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi. L’evento è promosso da “Officina Rolandi” di Pomarance

Punta di diamante di una rassegna, che prevede il coinvolgimento di importanti formazioni artistiche, sarà lo spettacolo della ormai storica Compagnia della Fortezza.

Da venticinque anni, infatti, le mura della Fortezza Medicea di Volterra custodiscono uno degli spazi più innovativi della scena teatrale italiana ed internazionale.

Lo spazio recluso del carcere, forzato con tenacia nelle sue retoriche totalizzanti dalle logiche di una teatralità professionale, pionieristica e audace, si è rivelato, quasi per paradosso, luogo principe di apertura, fucina di lavoro per architetti di dimensioni altre rispetto a quella fenomenica, intervallo di tempo fuori dal tempo ordinario.

Nata dall’intuizione di Armando Punzo, la Compagnia della Fortezza, notoriamente composta da detenuti-attori del Carcere di Volterra, si è conquistata nel tempo un importante ruolo all’interno della storia teatrale contemporanea tout court, imponendosi all’attenzione di pubblico ed addetti ai lavori per la creazione di nuovi linguaggi teatrali e come specialista in fabbricazione di mondi immaginari abitati da corpi e voci di irriproducibile potenza.

Santo Genet Commediante e Martire – primo studio (23-26 luglio) è il titolo provvisorio del nuovo atteso lavoro della Compagnia, che in questa occasione si confronta con le opere e gli scritti di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese tra i più discussi e controversi del nostro Novecento teatrale. A firmare regia e drammaturgia dello spettacolo che sarà presentato nel Carcere di Volterra, come di consueto, Armando Punzo.

La Compagnia compie nel 2013 un quarto di secolo, e i festeggiamenti per il traguardo raggiunto si fondono, senza soluzione di continuità, con il Festival VOLTERRATEATRO 2013.

Proprio sulle suggestioni dall’universo di Genet, ad esempio, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso, si innesterà il lavoro dell’artista toscano Mario Francesconi.

VOLTERRATEATRO è promosso da Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C.. Un contributo notevole proviene anche da Idealcoop e Nuova Idealcoop cooperativa sociale, ente attivo sul territorio della Val di Cecina, da diversi anni al fianco del Festival. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, storica sostenitrice del Festival.

lug 25 gio 2013
Festival Volterrateatro 2013 (Volterra, PI 22-28 luglio 2013) @ Volterra, PI
15:00 – 4 agosto 2013 @ 23:30

immaginesantogenet compagniadellafortezza 

Si rialza il sipario sul Festival VolterraTeatro, giunto alla sua XXVII edizione.

Il Festival, diretto da Armando Punzo, si svolgerà a Volterra e nei comuni di Pomarance, Castelnuovo Val di Cecina e Montecatini Val di Cecina, dal22 al 28 luglio.

Fedele alla sua storica vocazione eclettica, VolterraTeatro 2013 insisterà, anche quest’anno, nel solco della contaminazione artistica e della sperimentazione più avanzata.

È all’interno di tale dimensione di poliedricità che si chiarisce la scelta, portata avanti con audacia già da diversi anni, di eleggere la poesia a spazio privilegiato della riflessione culturale coltivata dal Festival volterrano.

La poesia come dimensione trasversale in cui si fondono diverse declinazioni espressive, come sguardo inattuale e dunque lucido sulla realtà, come luogo inedito di reinvenzione dell’immaginario contemporaneo.

In uno tra i vari anticipi di programma, che introdurranno alla settimana clou del Festival, proprio la poesia si renderà protagonista di una esperienza performativa ospitata da La Rocca Sillana di Pomarance (19 luglio), superba cornice di austera magnificenza per una scalata verso un metaforico Olimpo abitato da arabeschi sinestetici di voci e versi. L’evento è promosso da “Officina Rolandi” di Pomarance

Punta di diamante di una rassegna, che prevede il coinvolgimento di importanti formazioni artistiche, sarà lo spettacolo della ormai storica Compagnia della Fortezza.

Da venticinque anni, infatti, le mura della Fortezza Medicea di Volterra custodiscono uno degli spazi più innovativi della scena teatrale italiana ed internazionale.

Lo spazio recluso del carcere, forzato con tenacia nelle sue retoriche totalizzanti dalle logiche di una teatralità professionale, pionieristica e audace, si è rivelato, quasi per paradosso, luogo principe di apertura, fucina di lavoro per architetti di dimensioni altre rispetto a quella fenomenica, intervallo di tempo fuori dal tempo ordinario.

Nata dall’intuizione di Armando Punzo, la Compagnia della Fortezza, notoriamente composta da detenuti-attori del Carcere di Volterra, si è conquistata nel tempo un importante ruolo all’interno della storia teatrale contemporanea tout court, imponendosi all’attenzione di pubblico ed addetti ai lavori per la creazione di nuovi linguaggi teatrali e come specialista in fabbricazione di mondi immaginari abitati da corpi e voci di irriproducibile potenza.

Santo Genet Commediante e Martire – primo studio (23-26 luglio) è il titolo provvisorio del nuovo atteso lavoro della Compagnia, che in questa occasione si confronta con le opere e gli scritti di Jean Genet, scrittore, drammaturgo e poeta francese tra i più discussi e controversi del nostro Novecento teatrale. A firmare regia e drammaturgia dello spettacolo che sarà presentato nel Carcere di Volterra, come di consueto, Armando Punzo.

La Compagnia compie nel 2013 un quarto di secolo, e i festeggiamenti per il traguardo raggiunto si fondono, senza soluzione di continuità, con il Festival VOLTERRATEATRO 2013.

Proprio sulle suggestioni dall’universo di Genet, ad esempio, in una sorta di percorso concettuale e filosofico condiviso, si innesterà il lavoro dell’artista toscano Mario Francesconi.

VOLTERRATEATRO è promosso da Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Comuni di Pomarance, Castelnuovo V.C. e Montecatini V.C.. Un contributo notevole proviene anche da Idealcoop e Nuova Idealcoop cooperativa sociale, ente attivo sul territorio della Val di Cecina, da diversi anni al fianco del Festival. Un ringraziamento particolare va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, storica sostenitrice del Festival.