AMMUTINAMENTI 2012 – Festival di danza urbana e d’autore (Ravenna dal 7 al 16 settembre 2012)

Festival Ammutinamenti - foto Dario Bonazza

Dal 7 al 16 settembre 2012 i luoghi più significativi di Ravenna ospitano la XIV edizione di Ammutinamenti - festival di danza urbana e d’autore, a cura dell’Associazione CANTIERI, con la direzione artistica di Monica Francia e Selina Bassini.

Il Festival è promosso dal Comune di Ravenna – Assessorato alla Cultura con il patrocinio e il contributo della Regione Emilia Romagna e il patrocinio della Provincia di Ravenna, del Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio Ravenna.

L’edizione 2012 è articolata in tre sezioni: Darsena Dance Raids, che come sempre apre il Festival, uno sguardo sul lavoro delle grandi compagnie di danza; per la Vetrina dei giovani danzatori Ravenna diventa palcoscenico per danzatori e formazioni, provenienti da tutta Italia; Video dance, il movimento del corpo incontra l’immagine in movimento.

Novità di questa edizione i Laboratori d’Autore, che si svolgono durante tutta l’estate per offrire ai giovani danzatori uno spazio per potersi incontrare e confrontare con Autori emergenti e Formatori affermati. Gli esiti di tutti i laboratori saranno oggetto di prove aperte e dimostrazioni pubbliche durante il Festival.

Darsena Dance Raids (7-9 settembre)

Da venerdì 7 settembre e per tutto il week end, l’apertura del festival è affidata al progetto Darsena Dance Raids: Evento speciale in Darsena di Città.

Il quartiere Darsena di Ravenna è una zona della città dalle caratteristiche uniche: attraversato da un canale d’acqua che lo collega al mare, è interessato da un processo di riqualificazione urbana, che lo sta trasformando da zona industriale, a quartiere innovativo e multiculturale. Una scommessa per Ravenna, nella corsa a “capitale della cultura 2019”, a cui l’Europa chiede anche innovazione, sperimentazione di nuovi linguaggi della scena, attenzione alle nuove generazioni di artisti, perseguendo l’obiettivo di favorire il ricambio generazionale di artisti e spettatori.

Per l’occasione gli spazi della Darsena sono occupati da performance in site specific: luogo di residenza di artisti, ma anche di coinvolgimento dello spettatore-cittadino nell’esperienza della creazione artistica. Presentano performance e spettacoli in Darsena o all’interno delle Artificerie Almagià (ex magazzino dello zolfo in via dell’Almagià), alcune fra le più innovative compagnie del panorama nazionale della danza contemporanea: la compagnia MK con Quattro danze coloniali viste da vicino, un lavoro di indagine sull’incontro e la distanza tra i corpi, ciò che è distante è “sempre vicino a qualcos’altro”, una negoziazione delle differenze, una coreografia sui luoghi dello scambio, dove l’attenzione non è più centrata sull’origine, ma sulla destinazione (venerdì ore 22.30).

La compagnia Dewey Dell di Teodora Castellucci presenta lo spettacolo Grave (sabato ore 22.30), sul tema della gravità e della sensazione di un corpo che precipita. All’interno dello spettacolo anche l’esito finale del laboratorio che la compagnia terrà in loco nei primi giorni di settembre con un gruppo di 10/15 ragazze dai 18 ai 30 anni non necessariamente professioniste, ma piuttosto interessate ad un’idea di movimento.

Il gruppo nanou in Motel LP, una trilogia composta di tre stanze. La drammaturgia, scandita in episodi, è l’interazione di un ristretto numero di personaggi immersi in uno spazio ambiguo, in cui elementi straordinari spostano l’andamento quotidiano dell’azione (domenica ore 21.00 e in replica lunedì 10 settembre ore 21.00 Almagià).

La Darsena di città è l’ambientazione anche del laboratorio condotto da Silvia Calderoni ['kane] ovvero, laboratorio di teatro urbano guidato, totalmente “in esterno” e “nomade”, rivolto ad un numero illimitato di persone. Tutto il lavoro di Calderoni e dei partecipanti al suo laboratorio è aperta alla visione del pubblico, che può assistere sempre e liberamente al suo svolgimento.

Per tutto il fine settimana moltissimi gli eventi che coinvolgono tutto il quartiere Darsena. Performance, installazioni e mostre a cura di La Darsena che vorrei, in occasione del primo compleanno del processo di Partecipazione dei cittadini al POC Darsena di città. La Darsena che vorrei è un gruppo di cittadinanza attiva, costituitosi per la riqualificazione del Quartiere Darsena, promosso dal Comune di Ravenna.

Tre in particolare le mostre da segnalare, visitabili fino al 16 settembre.

Le facce della partecipazione, della giornalista Rai Carla Baroncelli, che a partire dalla sua esperienza tra cronaca e arte, ha fotografato le 100 espressioni più strane delle persone del gruppo La Darsena che vorrei. Le foto sono state poi stampate in grandi manifesti, attaccati alla banchina. Sempre nella banchina, anche i diversi punti di vista sulla Darsena, – occhi di bimbo, occhi di adulto –immortalati nelle immagini della mostra fotografica L’altalena dell’artista Loretta Merenda. Alla fine del percorso un’altalena, che innalza lo sguardo e metaforicamente ci mostra un futuro più lontano.

AbitiAMO a cura di Crea Verde è l’installazione fatta di sculture create da vecchi jeans, che fungono anche da vasi per piante ed erba.

Tutte le sere in Darsena alle 19.00 il collettivo Falsework, formato da architetti-performers propone La contessa vien dal mare – un progetto per la Darsena di Ravenna. Mentre in via Perilli c’è Schegge di creatività, mostra mercato di artigianato e design di giovani artiste.

Nell’area verde di Via Spadolini container industriali ospitano diverse performance e video installazioni. Alle 20.00 (e in replica 21.00 e 23.30) Performance di Parkour, a cura di Ravenna Parkour: una disciplina metropolitana, nata in Francia agli inizi degli anni ’80, che consiste nel superare qualsiasi ostacolo, in un percorso, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante. Sempre in container (dalle ore 20.30) Cartografie, performance di danza giocata sulla spoliazione anche metaforica della danzatrice vestita di carta, a cura di Giulia Cesari, Alessandro Lonzi e Chiara Pappi. Dalle 21.30 una video installazione dal titolo Darsena Dance Raids 09<11 del poliedrico Andrea Bernabini, regista e creativo nella produzione video e fotografica da sempre interessato al Festival Ammutinamenti, di cui ha curato l’immagine guida di questa edizione.

Dalle ore 19.00 punti ristoro.

Si svolge inoltre in un container di fronte alle Artificerie Almagià tutti i giorni del festival (dalle ore 20.00) la sezione Video Dance Moving Virtual Bodies, a cura di Gitta Wigro, che promuove la videoarte nella danza contemporanea con la proiezione di un programma di dance films realizzati da alcuni tra i più interessanti autori della scena internazionale. Opere che hanno contenuti e provenienza diversa (Francia, Italia, Gran Bretagna, Paesi Bassi), ma uniti dalla stessa tensione verso un linguaggio coreografico che emerga attraverso lo schermo. L’attore Gianfranco Tondini accompagna il pubblico in una visione guidata (venerdì alle 21.15, sabato alle 24.00).

Gli eventi in Darsena prendono il loro ufficiale avvio venerdì 7 settembre (ore 18.00) con la Banda Città di Ravenna, che accompagna musicalmente l’arrivo del corteo RavennaRema (ore 18.30); corteo composto da canoe, kayak, paddle, dragon boat, e altre imbarcazioni a remi che faranno un percorso partendo dal Cimitero Monumentale per arrivare alla Darsena. L’evento è a cura della Società Canottieri Ravenna.

Nella giornata di sabato 8 settembre diversi avvenimenti unici. La mattina (ore 10.00) si apre con il convegno Darsena, con voce di donna, che prevede la proiezione del video realizzato da La Darsena che vorrei. Nel pomeriggio (ore 17.00) Pop Up Play Gruppi gioco a sorpresa, in cui sono coinvolti i bimbi dai 3 ai 10 anni per riappropriarsi di uno spazio di città attraverso il gioco informale. Prenotazione obbligatoria. A cura di Associazione La Lucertola.

Dalle ore 20.00 viene presentato in Darsena anche INTERCITY, progetto formativo/performativo – promosso da Anticorpi – Rete di Festival, Rassegne e Residenze Creative dell’Emilia-Romagna e TPP – Teatro Pubblico Pugliese. L’iniziativa è rivolta a otto giovani autori di danza emiliani (Elena Giacchetti, Barbara Berti, Alice Bariselli, Cinzia Pietribiasi) e pugliesi (Manuela Lops, Mariano Cipriani, Belen Duarte, Michele Gorizia), che si sperimentano nella realizzazione di creazioni coreografiche in urbano o site-specific, attraverso un percorso di due settimane in tre differenti città: Bologna (7 settembre nel cartellone del festival Danza urbana), Ravenna (8 settembre per Ammutinamenti) e Carpi (15 settembre nell’ambito del Festival della Filosofia); confrontandosi così in contesti urbani anche feriti come quelli della città di Carpi, danneggiata dal terremoto. Tutor dei giovani corografi è Antonio Carallo, storico danzatore della compagnia di Pina Bausch.

Gran finale per la serata (dalle ore 21.30) a cura di Tango La Floridita di Ravenna, presso il palazzo sede dell’autorità portuale della Darsena: Milonga Porteña, attraverso la struggente danza argentina vengono idealmente unite Ravenna e Buenos Aires, entrambe città portuali, per l’appunto “porteñe”. All’evento, che è ad invito, partecipano le principali realtà tanguere del territorio, la musica è a cura del TangoDj Internacional el ‘Popùl’ Castello.

Domenica 9 settembre due gli eventi in programma solo per questa giornata, entrambi in banchina. Dalle ore 19.00 Quintetto per due ballerine,due suonatori e un sorso d’acqua, evento a cura di Monica Marcucci, ispirato dalle suggestioni che vengono dall’acqua e dalla luce solare. Dalle 20.30 il collettivo Orthographe dà l’avvio alla performance collettiva e sessione di gioco da loro inventato dal titolo Cobain Affaire, dove il pubblico viene coinvolto come giocatore; obbiettivo: risolvere un enigma, grazie all’aiuto di indizi audio-video. Prenotazione obbligatoria.

Partecipa all’evento Darsena Dance Raids anche il Social network di fotografia fruibile da Smarthphone Challange Instagram di Igersravenna, che dedica un contest specifico al Festival Ammutinamenti in Darsena, con un vero e proprio concorso fotografico e premio finale del Festival alla foto più bella.

Per info www.igersravenna.it

Vetrina Giovane Danza D’autore (14-16 settembre – Artificerie Almagià e altri luoghi della città)

Il Festival trova la sua naturale realizzazione dal 14 al 16 settembre con la VETRINA GIOVANE DANZA D’AUTORE, progetto ideato da Cantieri e realizzato con il Network Anticorpi XL.

Una tre giorni di spettacolo, in cui i giovani autori italiani possono mettere in gioco le loro aspettative di affermazione artistica, tracciando le proprie linee di crescita e di confronto. La vetrina si articola in due sezioni: OUT che presenta creazioni ideate per spazi pubblici di interesse storico o di frequente passaggio cittadino; IN, le produzioni ideate per spazi teatrali, presentate alle Artificerie Almagià.

I materiali inviati dai giovani coreografi sono scelti da una commissione artistica, coordinata dall’associazione Cantieri e composta da oltre 20 partners di 14 Regioni italiane del Network Anticorpi XL.

Il Network Anticorpi XL, richiamando il successo ottenuto dai social network su Internet, è frutto dell’ideazione e dell’attenta cura del modello di “rete” proposto da alcuni anni da “Cantieri” prima a livello regionale, poi esteso agli operatori di tutta Italia. Il network ha portato ad un nuovo schema di relazioni tra i soggetti che producono, promuovono ed osservano la danza d’autore in Italia. Con la propulsione che ha saputo dare anche al sistema nazionale della danza d’autore, il modello partecipativo di “Cantieri” è la testimonianza di come una crescita di interesse, economica e culturale, possa avvenire solo a fronte di un lavoro costante e capillare sul territorio, che prevede precise strategie di formazione del pubblico, di reperimento delle risorse e di progettazione culturale, oltre che di scambio e arricchimento reciproco.

La sezione OUT si apre venerdì 14 settembre al MAR (Museo d’arte della città – via di Roma, 13) alle ore 16.00 (e in replica alle 17.00). Ramona Di Serafino (Abruzzo) presenta Overshadow, un lavoro tutto giocato fra luce e ombra. Claudia Caldarano (Toscana) in Dialogo, una perfomance con la musica dal vivo di Beppe Scadrino al sax e clarinetto. Alle 18.30 il pubblico si sposta al Minnie Song (negozio di abbigliamento e degustazione di vino e birra- via Zirardini) per assistere alla performance UN/DRESS di Masako Matsushita (Marche).

In serata la sezione IN alle Artificerie Almagià con Francesca B. Vista (Lazio) in I CHANGE, una partita tra suono e movimento ispirata a John Cage, che vede protagonisti una danzatrice-coreografa e un musicista-compositore, ognuno con il proprio strumento: un corpo e un contrabbasso. Daniele Ninarello (Piemonte) che presenta NON(LEG)AZIONI. Ninarello nel 2012 ha ricevuto una menzione speciale al DNA Romaeuropa Festival; attualmente è impegnato in un progetto del Centro de Documentação e Pesquisa em Dança di Rio de Janeiro in Brasile. Manolo Perazzi (Abruzzo) in Pianterreno, in cui tutto si sviluppa all’interno di una stanza: un viaggio all’interno di una mente disagiata e dibattuta tra momenti di smarrimento e lucidità, tra desiderio di uscire fuori da quelle quattro mura e paura di affrontare il mondo. Giorgia Nardin (Veneto) in Dolly, che riflette su quanto la bambola Barbie, magra, slanciata, sicura di sé, gioiosa e realizzata, ha contribuito a modellare nel tempo i parametri con cui il corpo femminile viene inteso. A seguire un melting pot di linguaggi nel lavoro dell’italo inglese Elisabetta Lauro e del colombiano Cesar Augusto Cuenca Torres (Puglia) in un estratto di Hay Un No Se Que No Se Donde-estratto. Entrambi diplomati in Germania, partecipano come ospiti alla “Sacre du Printemps” di Pina Bausch e collaborano a Kassel con il coreografo e regista taiwanese Wu Kuo-Chu, di cui nel 2004 diventano membri stabili della compagnia. Dal 2011 lavorano autonomamente e hanno presentato diversi pezzi brevi in Italia e Germania. La serata si conclude con il gradito ritorno di Helen Cerina (Marche) in Du liebst mich zu viel, performance tutta concentrata sul tema della disconnessione.

Sabato 15 settembre per la sezione OUT alla Galleria Ninapì (Galleria d’arte contemporanea in Via Pascoli 31) alle ore 16.00 (e in replica 16.30) replica di UN/DRESS di Masako Matsushita; alle ore 17.00 (e in replica 17.30) O | Proiezione dell’architettura ossea di Nicola Galli (Emilia Romagna), artista poliedrico che spazia tra arti visive, performative, fotografia e video.

Alle ore 18.30 alla Libreria Feltrinelli (Via Diaz), Francesca Gironi e Francesca Tilio (Marche) in The girl is missing // I don’t know who I am: una donna ha perso la memoria. Per ricostruire la sua storia ha a disposizione pochi oggetti sparsi in una stanza vuota, ma non sa leggere gli indizi. La performance è un set fotografico, che ospita 5 spettatori alla volta. Ogni situazione dà vita ad uno scatto, che insieme agli altri costituiscono le tracce di una storia. La fotografa accoglie l’ospite, lo conduce sotto voce, scatta. Il pubblico osserva. Gli scatti realizzati verranno pubblicati sul blog THEGIRLISMISSING.BLOGSPOT.COM.

La seconda serata della vetrina (ore 21.00), sezione IN, vede in programma Annalì Rainoldi (Lombardia) in Diataraxia Noctuidae, protagonista di un paesaggio deserto e silenzioso un’entità femminile che ricorda il volo della diataraxia, una farfalla notturna. A seguire Francesca Duranti (Toscana), formatasi in ginnastica ritmica, danza contemporanea e classica a Firenze, Siena e nei maggiori centri di danza europei, propone Non so come stare. Maristella Tanzi e Carlo Quartararo (Puglia) nell’ironico N-Esimo Progetto Fallimentare, in cui una danzatrice ed un tecnico mostrano al gentile pubblico una selezione dei loro spettacoli in repertorio, un lavoro altamente autobiografico, una visione un po’ sbilenca, di quello che fanno e di quanta fatica impiegano per farlo. Lo spettacolo è vincitore del Premio GD’A Puglia 2011. Per concludere Zolfo, la performance di Paola Ponti (Emilia Romagna), danzatrice e coreografa selezionata nel 2012 per il progetto di creazione residenziale all’art center OMI di New York (2012) e finalista del Premio GD’A 2011 Emilia Romagna.

Nel pomeriggio di domenica 16 settembre (ore 17.00) la sezione IN della vetrina si chiude con la compagnia Ba.Bau.Corp. di Francesco Collavino e Gemma Carbone (Friuli Venezia Giulia), che presenta Siano le ombre - (fiant umbrae), un lavoro sui giochi che crea la luce con il corpo del danzatore. Ancora una compagnia Metatesta Dance Company (Liguria) in Le Vedove del Buongusto: mezzo minuto di raccoglimento di Emanuela Bonora e Laura Brera, danzatrici e coreografe genovesi che si sono formate e hanno molto lavorato nell’ambiente londinese. La compagnia 7/8 chili (Marche) di Davide Calvaresi presenta Replay sulla relazione tra corpo, gesto ed immagine digitale, partendo dall’assemblaggio di sequenze video tratte da You Tube: riprese di accadimenti significativi di cronaca, eventi sportivi, interviste e gaffe. Le immagini sono state montate, in modo da creare continuità e possibilità di interazione con i corpi in scena. La piéce si interroga sui meccanismi di rappresentazione del potere, sulla libertà di azione dell’uomo e sulla capacità di distinguere la realtà dalla finzione. A seguire Dario Tortorelli (Puglia) con Romeo Heart, ispirato dalla musica elettronica sperimentale di Sandro Perri meglio conosciuto come Polmo Polpo. Chiude la vetrina di Ammutinamenti la coreografa Tiziana Bolfe (Veneto) in Le Coltri Stanche, ispirato all’opera le “Tre grazie” dello scultore neoclassico Antonio Canova.

Giovedì 13 settembre (ore 19.00) presso TAMO, Complesso di San Nicolò di RavennAntica (Via Baccarini), premiazione e spettacolo del Vincitore del concorso Histriodanza. Tema del concorso una coreografia di danza contemporanea che faccia sue le suggestioni della mostra di RavennAntica TAMO. Al vincitore andrà un premio in denaro, mentre ai segnalati premi speciali. Dopo la premiazione il pubblico potrà assistere all’esecuzione dell’opera vincitrice. Il promotore dell’iniziativa è la Fondazione RavennAntica. Il progetto è realizzato in collaborazione con l’Associazione Cantieri, che interviene anche nella valutazione critica delle opere in concorso.

Per informazioni: 320 9552632 – 0544 251966

info@cantieridanza.org

Prenotazioni: info@festivalammutinamenti.org

www.festivalammutinamenti.org

Festival Ammutinamenti - foto Dario Bonazza

 Eventi urbani: ingresso gratuito

Eventi Artificerie Almagià: € 10,00

(Prenotazione consigliata)

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